Quando si avvicina il periodo delle ferie, anche chi ricopre il ruolo del project manager deve prepararsi con attenzione. A differenza di altre posizioni, un responsabile di progetto non può semplicemente “staccare la spina”: i progetti proseguono, i team hanno bisogno di indicazioni e le scadenze non si fermano.
Ma quali sono i passi fondamentali che un project manager deve compiere per assicurare continuità al lavoro anche durante la propria assenza?
In questo articolo analizzeremo le principale responsabilità e le azioni da mettere in atto per gestire il progetto in modo efficace prima di partire.
Vedremo anche come strumenti come Twproject possano facilitare l’organizzazione.
INDICE DEI CONTENUTI
5 passaggi chiave per partire sereno (e lasciare il progetto in buone mani)
1. Rivedere i project goals e la roadmap
Un project manager deve sempre avere chiari i gli obiettivi di progetto prima di lasciare la gestione quotidiana. Rivedere la roadmap consente di verificare che tutto il team sia allineato sugli obiettivi e sulle prossime milestone.
Questa attività deve essere condivisa con i membri del team, in modo che ogni persona sappia cosa fare e a chi rivolgersi in caso di dubbi. Molto spesso questo step viene trascurato, ma è essenziale per evitare rallentamenti.
Con un software come Twproject, la roadmap e le scadenze sono sempre visibili e aggiornate in tempo reale: questo semplifica la consultazione per chi rimane operativo durante la tua assenza.
2. Assegnare priorità e deleghe
Tra le principali responsabilità di un responsabile di progetto, la capacità di definire cosa è urgente e cosa può attendere è centrale, soprattutto prima di una pausa.
Un project manager deve analizzare ogni attività aperta e suddividerla in base al livello di priorità: alta, media o bassa. Questo approccio varia in base alla complessità del progetto, ma ha un obiettivo chiaro: permettere al team di sapere su cosa concentrarsi in tua assenza.
Come definire le priorità
- Valutare i project goals: ogni priorità deve riflettere gli obiettivi principali del progetto.
Individuare le scadenze critiche: attività con impatti diretti sulle milestone vanno trattate con urgenza.
Considerare le risorse disponibili: non tutto può essere fatto subito; serve bilanciare carichi di lavoro e competenze.
Un PM può delegare in modo efficace solo se conosce bene i punti di forza del proprio team. La delega non significa “scaricare” responsabilità, ma trasferire parte del lavoro mantenendo chiari i ruoli e i controlli. Il project manager:
- Identifica i membri più competenti per ogni attività;
- Comunica aspettative e risultati attesi in maniera chiara;
- Fornisce strumenti per monitorare l’avanzamento senza micromanagement.
Un software come Twproject semplifica l’assegnazione delle priorità e delle deleghe:
- Consente di gestire il progetto tramite dashboard visive che mostrano cosa è urgente e chi ne è responsabile.
- Notifica automaticamente il team su compiti e scadenze, evitando fraintendimenti.
- Tiene traccia dello stato di avanzamento, così al tuo ritorno troverai un report aggiornato senza dover ricostruire cosa è stato fatto.
Con questa organizzazione, il team può lavorare in autonomia e tu puoi partire sereno, sapendo che le attività più importanti sono in buone mani.
3. Aggiornare la documentazione e gli strumenti
Uno degli errori più comuni che un responsabile di progetto commette prima di partire è sottovalutare l’importanza della documentazione.
Un project manager deve lasciare al team tutte le informazioni necessarie per proseguire il lavoro senza rallentamenti, soprattutto se non sarà facilmente reperibile.
Prima di prendersi una pausa, infatti, occorre assicurarsi che ogni informazione cruciale sia disponibile e chiara per chi rimane operativo. Un project managerdeve avere la consapevolezza che, in sua assenza, le decisioni quotidiane variano in base alle informazioni lasciate al team.
Ecco una checklist pratica per aggiornare la documentazione:
- Piano di progetto: controlla la timeline, assicurati che le milestone siano realistiche e che ogni attività abbia un responsabile chiaro. Non dimenticare di evidenziare eventuali dipendenze tra task: sapere quali sono i punti critici aiuta il team a evitare rallentamenti.
- La seconda area riguarda i file condivisi. Centralizza tutti i documenti in un unico spazio, così nessuno deve perdere tempo a cercare la versione giusta. Aggiorna i file e, se serve, aggiungi brevi note operative per spiegare come usarli.

- Infine, prepara un report di avanzamento. Non deve essere complicato: basta una panoramica su cosa è stato fatto, cosa resta da fare e quali sono i prossimi step durante la tua assenza. Segnala anche eventuali rischi già individuati, così il team saprà cosa monitorare.
Un PM può semplificare questo lavoro grazie a Twproject che integra piani di progetto, file e report in un’unica piattaforma. Questo consente di:
- Gestire il progetto in tempo reale con dashboard e indicatori aggiornati.
- Condividere documentazione senza dover inviare email multiple.
- Tracciare modifiche e attività in modo che al ritorno tutto sia documentato e nessuna informazione venga persa.
4. Pianificare la comunicazione durante l’assenza
Non basta gestire il progetto fino al giorno della partenza: serve stabilire come e quando si potrà essere contattati durante le vacanze. Questo varia in base al tipo di progetto e alla fase in cui ci si trova.
Definire regole chiare sulla reperibilità evita fraintendimenti e permette al team di sapere quando è davvero necessario disturbare il responsabile di progetto.
Anche Twproject può essere d’aiuto grazie ai canali di comunicazione interni e ai log di attività, che rendono ogni aggiornamento tracciabile senza bisogno di chiamate continue.
5. Preparare il team all’autonomia
Per un responsabile di progetto, andare in vacanza non significa solo pianificare le proprie attività, ma assicurarsi che il team sia pronto a lavorare senza il suo supporto costante. Questa è forse la prova più grande per chi ricopre questo ruolo del project manager: lasciare che le persone continuino a gestire il progetto senza supervisioni quotidiane.
Un project manager deve prima di tutto chiarire chi fa cosa. Ogni membro del team deve sapere quali sono le proprie responsabilità, quali decisioni può prendere in autonomia e a chi rivolgersi se dovessero sorgere dubbi. Questa chiarezza evita fraintendimenti e riduce al minimo le interruzioni, permettendo a tutti di concentrarsi sugli obiettivi di progetto già definiti.
Un altro passaggio importante riguarda le informazioni: non basta aggiornare la documentazione, serve anche raccontarla al team. Molto spesso si pensa che basti caricare file e report su una piattaforma condivisa, ma se le persone non sanno dove trovarli o come usarli, quei documenti diventano inutili. Prima di partire, quindi, è utile prendersi un momento per spiegare dove sono le risorse più importanti e come leggerle.
Anche la comunicazione durante l’assenza deve essere ben definita. Non significa essere reperibili ventiquattr’ore su ventiquattro, ma stabilire quando ha senso essere contattati e per quali motivi. Così si evitano messaggi inutili e si mantiene il giusto equilibrio tra relax e controllo del progetto.
Chi diventa project manager tende a mantenere un controllo stretto su ogni dettaglio, ma con il tempo si impara che la vera leadership non è controllare tutto, bensì creare un team capace di camminare da solo.
Strumenti di project management come Twproject aiutano moltissimo in questo: permettono di tenere sempre visibile lo stato di avanzamento, commentare direttamente sulle attività e lasciare traccia di ogni modifica. Al ritorno, non servirà “ricostruire” cosa è successo: sarà tutto lì, chiaro e aggiornato.
Preparare un team all’autonomia, insomma, non è solo una questione operativa, ma un atto di fiducia. Significa dire: “So che potete farcela anche senza di me”.
Il ruolo del project manager è complesso e richiede pianificazione anche per un momento apparentemente semplice come le ferie. Preparare documenti, delegare compiti e garantire la continuità operativa sono passaggi che fanno la differenza.
Che tu sia un project manager esperto o un junior con pochi anni di esperienza, la regola resta la stessa: anticipare i problemi e lasciare tutto pronto per la tua assenza. Solo così potrai goderti davvero la vacanza senza preoccupazioni.