Project management sanitario: dagli obiettivi all’azione

Il project management sanitario, al giorno d’oggi,si sta affermando come una disciplina imprescindibile per garantire il raggiungimento degli obiettivi, l’ottimizzazione delle risorse e il miglioramento continuo della qualità dei servizi.

Attraverso un approccio strutturato e orientato ai risultati, il project management nel settore sanitario consente di trasformare idee e strategie in azioni concrete ed efficienti.

L’importanza del project management sanitario

La gestione di progetti in ambito sanitario si distingue per l’elevato livello di complessità: coinvolge numerosi stakeholder, richiede il rispetto di normative stringenti e affronta continuamente sfide tecnologiche e organizzative.

Per questo motivo, il project management sanitario si basa su metodi collaudati che permettono di gestire le variabili tipiche di questo settore, come la gestione dei tempi, dei costi, della qualità e del rischio.

Inoltre, il settore sanitario richiede una capacità di adattamento superiore rispetto ad altri ambiti: le esigenze dei pazienti, l’evoluzione delle terapie e l’innovazione tecnologica impongono una pianificazione dinamica e flessibile.

In questo contesto, il project manager sanitario ha il compito di garantire che ogni progetto sia efficiente ed efficace, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’organizzazione.

Gestione dei progetti sanitari: dalla definizione degli obiettivi all’azione

Un progetto sanitario di successo inizia sempre dalla definizione chiara degli obiettivi. Questi devono essere specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e temporalmente definiti (SMART). Gli obiettivi rappresentano la bussola che guiderà tutte le fasi del project management.

Una volta definiti gli obiettivi, si passa alla pianificazione delle attività. Attraverso l’uso di strumenti di project management avanzati con Gantt charts, Kanban board già integrati in  Twproject, il project manager può mappare ogni attività, assegnare risorse, stabilire priorità e prevedere eventuali criticità.

La fase successiva è l’esecuzione, in cui il piano viene trasformato in azione. In ambito sanitario, ciò può significare l’implementazione di nuove tecnologie, la costruzione di strutture sanitarie, la gestione di campagne di prevenzione o l’ottimizzazione dei processi clinici e amministrativi.

Durante questa fase, il monitoraggio costante è essenziale per assicurare che le attività procedano in linea con il piano, mantenendo il progetto efficiente ed efficace.

Infine, il processo si chiude con la fase di valutazione e chiusura. Ogni progetto concluso rappresenta un’opportunità di apprendimento: analizzare i successi e gli errori permette di migliorare continuamente i processi di project management nel settore sanitario.

Le competenze chiave del project manager sanitario

Il project manager che opera nel settore sanitario deve possedere una combinazione di competenze tecniche, gestionali e relazionali. Tra le competenze più importanti troviamo:

  • Leadership: saper guidare team multidisciplinari e motivarli verso il raggiungimento degli obiettivi.
  • Gestione del rischio: identificare e mitigare tempestivamente potenziali criticità che potrebbero compromettere il progetto.
  • Comunicazione efficace: garantire un flusso costante e chiaro di informazioni tra tutti gli stakeholder.
  • Capacità analitica: raccogliere e interpretare dati per prendere decisioni informate.
  • Conoscenza del settore: avere familiarità con le normative sanitarie, i processi clinici e amministrativi, e le dinamiche organizzative.

    Un professionista che padroneggia questi aspetti può pianificare progetti realistici, evitare rallentamenti burocratici e garantire che le iniziative rispettino standard elevati di qualità e sicurezza.

Le sfide principali del project management sanitario

Tra le sfide più rilevanti che un project manager si trova ad affrontare nel settore sanitario, possiamo citare:

  • La gestione degli stakeholder: in sanità, il numero di persone e organizzazioni coinvolte in un progetto è molto elevato, ciascuno con propri interessi e aspettative.
  • L’adattamento normativo: ogni progetto deve essere conforme a normative locali, nazionali e internazionali che regolano l’attività sanitaria.
  • La variabilità clinica: l’unicità dei casi clinici può influenzare le tempistiche e le modalità di realizzazione dei progetti.
  • La gestione delle risorse: budget e risorse umane sono spesso limitati, richiedendo un’ottimizzazione continua per mantenere il progetto efficiente.

    Superare queste sfide richiede non solo competenza, ma anche l’adozione di strumenti digitali che supportino tutte le fasi del project management sanitario.
project manager sanitario twproject software

L’uso di strumenti digitali per il project management sanitario

Il supporto tecnologico è ormai imprescindibile. La crescente complessità dei progetti sanitari richiede strumenti avanzati che permettono una gestione strutturata, agile e conforme alle normative.

In questo quadro, l’adozione di software di project management come Twproject è fondamentale per garantire operazioni efficienti ed efficaci.

L’implementazione di strumenti digitali consente al project manager di:

  • Pianificare con precisione attività, risorse e tempi
  • Monitorare costantemente l’andamento del progetto
  • Migliorare la collaborazione tra team clinici, amministrativi e tecnici
  • Identificare e prevenire rischi in tempo reale
  • Assicurare la compliance alle normative sanitarie vigenti

Grazie a questi strumenti, il manager può trasformare la complessità tipica dei progetti sanitari in processi fluidi e controllabili, riducendo gli errori e migliorando l’efficacia delle decisioni.

Twproject: la soluzione ideale per il project management sanitario

Twproject è una piattaforma di project management flessibile e potente. Grazie alla sua architettura modulare e alle funzionalità avanzate, Twproject consente di gestire l’intero ciclo di vita del progetto, dalla pianificazione iniziale fino alla chiusura, con particolare attenzione alla sicurezza dei dati e alla facilità d’uso.

Con Twproject, il project manager può:

  • Organizzare i progetti in modo visuale tramite diagrammi di Gantt, task list e board Kanban;
  • Monitorare il tempo e i costi con strumenti di timesheet integrati e report automatici;
  • Gestire i team assegnando compiti, ruoli e responsabilità in maniera chiara e tracciabile;
  • Integrare documentazione sanitaria e operativa in un’unica piattaforma sicura e conforme alle normative GDPR;
  • Automatizzare i flussi di lavoro, riducendo il rischio di errori e accelerando l’esecuzione dei processi.

    Inoltre, Twproject è altamente personalizzabile: è possibile adattare il software alle esigenze specifiche del proprio progetto sanitario, configurando workflow su misura e dashboard personalizzate.

I vantaggi concreti nell’uso di Twproject in sanità

Scegliere Twproject per il project management sanitario significa ottenere benefici misurabili:

  • Miglioramento dell’efficienza operativa, grazie alla gestione ottimizzata di attività e risorse;
  • Riduzione dei tempi di realizzazione dei progetti, con pianificazioni più accurate e monitoraggi in tempo reale;
  • Migliore comunicazione interna ed esterna, grazie a strumenti collaborativi integrati;
  • Maggiore qualità del servizio sanitario, derivante da una gestione più precisa e responsabile;
  • Conformità normativa garantita, fondamentale nel trattamento di dati sensibili e documentazione clinica;

    Inoltre, Twproject supporta le organizzazioni sanitarie nell’adozione di un approccio data-driven: ogni azione, attività e risultato è tracciabile e misurabile, permettendo al project manager di analizzare i dati e migliorare continuamente le strategie progettuali.

Attraverso una gestione dei progetti più consapevole e strutturata, il settore sanitario può affrontare le sfide presenti e future in modo concreto, trasformando ogni progetto in un’opportunità di crescita e innovazione organizzativa.

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Differenze tra Project Management e Program Management: guida completa

Project Management e Program Management sono discipline correlate e spesso interconnesse.

Usando una metafora: i progetti sono come treni gestiti da un project manager che aiutano a trainare il lavoro di un team per raggiungere gli obiettivi e arrivare a un prodotto o servizio finito.

Un programma è invece come un insieme di treni che corrono su binari diversi, ma diretti alla stessa stazione (o obiettivo). Il program manager è il capostazione che ha il compito di dirigere i vari treni.

Mentre un project manager orchestra il successo dei singoli progetti, un program manager supervisiona la strategia di tutti i progetti correlati.

Ecco una guida completa per capire meglio ciascun ruolo e le differenze fra Project Management e Program Management.

Che cos’è il Project Management?

Il project manager è responsabile della guida di un team e della garanzia che tutte le attività siano completate nei tempi e nel budget previsti.

Una gestione efficace dei progetti richiede una profonda conoscenza delle diverse metodologie e dei software di project management che possono essere utilizzati per semplificare il flusso di lavoro.

Inoltre, il project manager deve possedere solide capacità di leadership e comunicazione per guidare efficacemente i membri del team e mantenerli costantemente motivati.

 Promuovendo un ambiente di lavoro collaborativo e di supporto, il project manager può incoraggiare la creatività e l’innovazione, con conseguente miglioramento dei risultati del progetto.

In qualità di project manager, è necessario svolgere diverse responsabilità chiave.

Queste includono:

  •  Definire l’ambito, gli obiettivi e i risultati attesi.
  • Sviluppare un piano di progetto dettagliato con milestone e tempistiche chiare.
  • Assegnare compiti e responsabilità ai membri del team.
  • Monitorare i progressi e apportare le modifiche necessarie.
  • Gestire i rischi di progetto e risolvere i problemi che si presentano.
  • Comunicare regolarmente con gli stakeholder per tenerli informati.
  •  Promuovere un efficace lavoro di squadra e la collaborazione tra i membri del team.

Che cos’è il Program Management?

La gestione di un programma implica la supervisione di un gruppo di progetti e attività correlati, allineati a un obiettivo comune.

A differenza dei progetti, i programmi spesso coinvolgono più progetti interdipendenti.

Un program manager è responsabile di garantire che tutti i progetti all’interno del programma siano coordinati efficacemente per raggiungere i risultati desiderati.

Si concentra sulla pianificazione strategica, sull’allocazione delle risorse e sulla gestione degli stakeholder.

La gestione di un programma è un campo complesso e dinamico che richiede un insieme unico di competenze e qualifiche.

Il ruolo di un Program Manager si estende oltre i singoli progetti. Le sue responsabilità includono:

  •  Definire gli obiettivi strategici del programma.
  • Garantire una comunicazione e una collaborazione efficace tra i team di progetto.
  • Gestire i budget del programma e allocare le risorse.
  •  Identificare e mitigare i rischi che possono influire sul successo complessivo del programma.
  •  Monitorare l’avanzamento dei singoli progetti e del programma nel suo complesso.
  • Coinvolgere gli stakeholder e gestire le loro aspettative.

Queste responsabilità richiedono che un responsabile di programma abbia una visione olistica del programma e dei suoi obiettivi.

Somiglianze e differenze tra Project Management e Program Management

Comprendere le sfumature del Project Management e del Program Management è fondamentale per le organizzazioni che mirano a realizzare efficacemente le proprie iniziative e raggiungere gli obiettivi strategici.

Somiglianze tra Project Management e Program Management:

  • Pianificazione e definizione degli obiettivi.
  • Definizione delle priorità e allocazione delle risorse.
  • Monitoraggio dei progressi e gestione dei rischi.
  • Coordinamento dei team e comunicazione con gli stakeholder.

Questi punti in comune evidenziano i principi fondamentali alla base del successo di progetti e programmi, sottolineando l’importanza di una pianificazione strutturata, di un utilizzo efficace delle risorse e di una comunicazione chiara durante tutto il ciclo di vita del progetto.

Differenze tra Project Management e Program Management

Nonostante alcune responsabilità sovrapposte, esistono notevoli differenze tra la gestione di progetto e la gestione di programma:

  • Il project management si concentra su singoli progetti, mentre il program management supervisiona più progetti.
  • La gestione di progetto è temporanea, mentre la gestione di programma è continuativa.
  •   Il project management ha un ambito più ristretto, mentre il program management ha un focus strategico più ampio.
  • I project manager lavorano principalmente con risorse specifiche per il progetto, mentre i program manager devono gestire risorse condivise.

Queste distinzioni sottolineano le diverse competenze e prospettive richieste ai project manager e ai program manager per eccellere nei rispettivi ruoli.

Nel caso del project management si enfatizza il completamento delle attività entro i vincoli definiti, mentre nel caso del program management si dà priorità all’allineamento con gli obiettivi organizzativi e alla creazione di valore a lungo termine.

Program Management vs Project Management: come interagiscono concretamente?

Program manager e project manager collaborano quando progetti e programmi si sovrappongono.

Il Program Management e il Project Management sono ruoli distinti ma fortemente interconnessi all’interno delle aziende.

Il project manager si occupa della realizzazione di singoli progetti, garantendo che vengano completati entro i tempi, il budget e con la qualità prevista.

Il program manager, invece, supervisiona un insieme di progetti correlati, il programma appunto, assicurandosi che lavorino in sinergia per raggiungere obiettivi strategici più ampi.

La loro interazione concreta avviene quotidianamente attraverso la comunicazione, l’allineamento delle priorità e la gestione delle dipendenze.

Mentre il project manager è focalizzato sulle attività operative, il program manager ha una visione d’insieme e coordina le risorse per evitare conflitti o duplicazioni.

Ad esempio, se due progetti richiedono lo stesso team, sarà compito del program manager riequilibrare la pianificazione per non rallentare l’intero programma.

Inoltre, i feedback dei project manager sono fondamentali per permettere al program manager di adattare la strategia o ricalibrare gli obiettivi.

Una collaborazione armonica tra Project e Program manager è quindi essenziale per il successo organizzativo a breve e lungo termine.

Program Management vs Project Management: l’utilizzo di un software

Sia project manager che program manager possono sfruttare diversi strumenti software per migliorare la propria efficacia ed efficienza.

Entrambi dovrebbero scegliere uno strumento in linea con le loro esigenze specifiche, che consenta loro di gestire efficacemente le risorse, monitorare i progressi e facilitare la comunicazione tra i membri del team e gli stakeholder.

In un mercato che offre diverse possibilità digitali, Twproject può essere la scelta giusta.

Questo software di project management consente di creare e assegnare attività, stabilire scadenze e monitorare le tempistiche, sia in ambito di progetti che in ambito di programmi.

Questo tool offre a manager e team uno spazio centralizzato per la comunicazione, la condivisione di file e la collaborazione in tempo reale permettendo conversazioni rapide e integrazioni con altri strumenti per un flusso di lavoro fluido.

Per il project manager in particolare, Twproject consente una dettagliata gestione delle scadenze, la suddivisione in task, il monitoraggio dei costi e il controllo dell’avanzamento in tempo reale.

Per il program manager, il software offre una visione d’insieme, facilitando l’identificazione delle interdipendenze tra progetti, l’allocazione efficiente delle risorse e la gestione dei rischi su scala più ampia.

Report automatici, dashboard interattive e strumenti di analisi predittiva aiutano a prendere decisioni più rapide e informate.

In sintesi, Twproject non solo migliora l’efficienza operativa, ma potenzia anche la coerenza tra progetti e programmi, aumentando il valore d’insieme per l’organizzazione.

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I migliori software di gestione del carico di lavoro del 2025

Un buon software di gestione del carico di lavoro può migliorare la pianificazione dei progetti e le performance del team.

Infatti, la gestione e il monitoraggio del carico di lavoro delle risorse (workload) è un’attività cruciale per ogni project manager.

Avere consapevolezza di come vengono distribuite le attività di progetto, a chi e soprattutto perché non è un’operazione da svolgere empiricamente, ma necessita di strumenti professionali.

Ed è per questo che proveremo a dare una risposta alla domanda: quali sono attualmente i migliori software per pianificare il carico di lavoro?

Ma vediamo in breve quale è la motivazione principale che deve spingerci alla gestione oculata di questo aspetto e quali sono i principali fattori da tenere a mente.

Gestione del carico: perché è fondamentale

Quando si inizia a pianificare il carico e a distribuire le assegnazioni, è importante trovare un equilibrio tra la volontà di non sovraccaricare gli operatori e l’ottimizzazione delle risorse.

Se si pianifica con cura non solo il carico delle singole risorse ma anche quello dell’azienda o di un dipartimento nel suo complesso tutta la squadra svilupperà un maggiore coinvolgimento e impegno.

La trasparenza nell’assegnazione dei compiti favorisce il lavoro di squadra e aiuta a prevenire il burnout causato da eventuali carichi eccessivi.

In quest’ottica, il nostro consiglio è quello di invertire la prospettiva e inserire la pianificazione del carico di lavoro a monte della pianificazione di tempistiche e fasi di progetto.

Di solito il calcolo del workload viene svolto in un secondo momento, non considerando che senza un’adeguata disponibilità delle risorse, il progetto incorrerà naturalmente in ritardi e slittamenti.

A nostro avviso l’assegnazione del carico alle risorse dovrebbe essere il primo aspetto da considerare per valutare la fattibilità del progetto stesso.

Nel caso la fattibilità non sia garantita, uno strumento adeguato può aiutare il project manager a riprogrammare le date o a riconsiderare i carichi e dunque assicurare una migliore riuscita.

I fattori chiave per un software di gestione del carico di lavoro

Come abbiamo visto, una gestione efficiente del carico di lavoro contribuisce ad accertare la fattibilità tecnica del progetto e a coinvolgere l’intero team, accrescendone produttività e soddisfazione.

Quali sono dunque i fattori chiave che deve offrire un buon software di pianificazione e monitoraggio del carico di lavoro?

Ne abbiamo individuati tre che ora esamineremo brevemente.

1. Flessibilità nella pianificazione

Ogni realtà aziendale è differente, ma anche all’interno della stessa azienda i progetti influiscono sul carico di lavoro dei dipendenti in maniera diversa.

Esistono i classici progetti con una data di inizio e fine, con un carico di lavoro effettivo da svolgere entro quelle date. Se non svolto per un qualsivoglia motivo, il lavoro giornaliero delle attività di progetto deve essere ridistribuito nei giorni successivi fino alla data di fine del progetto.

Ci sono poi attività non pianificate entro un determinato periodo, ma stabilite ad esempio da un contratto di manutenzione e assistenza “ad ore”. Queste cosiddette attività “spot” non prevedono un carico a priori e dunque devono essere considerate nel carico di lavoro solo quando un intervento ad hoc viene pianificato per un certo giorno.

Ci sono infine le attività routinarie: i meeting, la corrispondenza, il supporto ai colleghi eccetera. Questo tipo di lavoro non rappresenta un carico vero e proprio perché non si ripercuote automaticamente nei giorni successivi se non viene svolto.

Avere uno strumento che consenta una simile distinzione delle attività nell’assegnazione dei carichi è cruciale.

Solo in questo modo si garantisce flessibilità di pianificazione, rendendo questa molto più realistica e coerente.

2. Monitoraggio completo e in tempo reale

In secondo luogo, è importante trovare uno strumento che integri il calcolo del carico di lavoro con altri strumenti di gestione dei progetti, come il diagramma di Gantt, le assegnazioni, i ToDo, i fogli presenza eccetera.

Questo aspetto è utile innanzitutto per non dover inserire i dati più volte, ma anche perché, come abbiamo visto, il calcolo del workload influisce sulla fattibilità dei progetti e aiuta a pianificare meglio le attività.

La gestione del workload non può essere mai slegata dal contesto, e dunque l’integrazione con altre funzioni è un aspetto fondamentale da ricercare in uno strumento di gestione.

3. Automazione e ottimizzazione

Se il software utilizzato ci permette di inserire i dati in maniera intelligente e semplificata, senza dover ripetere le stesse informazioni all’interno delle varie sezioni, tutto il processo di gestione dei progetti sarà ottimizzato.

L’ottimizzazione dei processi è l’obiettivo chiave a cui puntare quando si sceglie uno strumento di workload management.

Ti consigliamo di ricercare strumenti che favoriscono l’aggregazione dei dati e che consentono processi di automazione (algoritmi dinamici, segnalazione e risoluzione dei conflitti, alert, ecc.) affinché l’investimento sia ripagato.

I software di gestione del carico che ti segnaliamo in questa breve lista sono quelli che a nostro avviso rispondono meglio a tutte queste esigenze.

Vediamoli insieme uno per uno e scopriamo ciò che offrono.

1. Twproject

gestione carico di lavoro con Twproject

Twproject è un software di gestione del workload integrato con molte altre funzionalità di project management.

È una piattaforma accurata, completa e flessibile, che ottimizza la gestione del carico grazie alle sue automazioni.

Il calcolo del carico di lavoro delle risorse è formulato grazie alla durata del progetto e alla stima del lavoro per ciascuna risorsa o ciascun team.

Il suo algoritmo di ottimizzazione dei tempi ridistribuisce in maniera intelligente il carico, in caso di assegnazioni che si sovrappongono, evitando di incidere sulle tempistiche di progetto.

In caso di sforamento, Twproject segnala il sovraccarico, lasciando al capo progetto la possibilità di rivedere le tempistiche o le assegnazioni.

Il workload inoltre interagisce con gli strumenti di pianificazione, riportando i dati in maniera automatizzata e con i dati sul lavoro svolto dai dipendenti (orario di lavoro flessibile, indisponibilità, time-sheet ecc.).

Caratteristiche principali:

  • Gestione del carico per team o dipartimenti: oltre che per le singole risorse, il carico può essere gestito in maniera collettiva.
  • Ottimizzazione del carico: ridistribuzione dinamica con algoritmo intelligente, che aiuta a evitare i sovraccarichi quando possibile.
  • Distinzione dell’incidenza del carico: diversa ridistribuzione a seconda della tipologia di attività (di progetto, routinaria o spot).
  • Customizzazione: possibilità di personalizzare in qualsiasi modo le tempistiche di lavoro delle risorse.
  • Integrazione con strumenti di pianificazione: estrazione delle informazioni sulle tempistiche da calendario e diagramma di Gantt.
  • Integrazione con assegnazioni e ToDo: con le assegnazioni il carico viene distribuito sui giorni, con i ToDo si aggiungono indicazioni più specifiche riguardo alle tempistiche di svolgimento delle attività.
  • Integrazione con i timesheet: le informazioni vengono trasmesse in automatico agli strumenti di analisi del carico.
  • Automazioni: azioni di gruppo per l’approvazione dei worklog.
  • Notifiche: efficaci in caso di sovraccarico.
  • Risoluzione dei conflitti: automatica e a portata di click.
  • Uso dei filtri: per selezionare e visualizzare team e intervalli di tempo predefiniti.
  • Esportabilità dei dati: in varie modalità e formati.

Prezzo: a partire da 7,89 € utente/mese.

Pro: gestire il workload con Twproject aiuta a ottimizzare i tempi di inserimento e a compiere stime accurate. Questo strumento viene incontro a diverse esigenze aziendali e ha un funzionamento intuitivo. Aiuta a svolgere una pianificazione del carico realistica e accurata.

Contro: A nostro parere nessun difetto riscontrato.

Grazie alle sue funzionalità automatizzate e alla sua capacità di adattarsi a ogni esigenza, Twproject ottimizza i processi, evitando il sovraccarico e pianificando al meglio il lavoro del team.

2. Bitrix24

Bitrix24 è un software di gestione del carico di lavoro del team, che fornisce funzionalità di gestione dei task, visualizzazione del carico, automazioni, time tracking e reporting avanzato.

In questa piattaforma è possibile creare attività dettagliate con assegnazione di responsabilità specifiche, scadenze, priorità e dipendenze tra i task. Le attività possono essere visualizzate in varie modalità (lista, Kanban, Gantt).

Consente di automatizzare compiti ripetitivi o flussi di lavoro, riducendo il bisogno di intervento manuale e ottimizzando la gestione del tempo e delle risorse.

Caratteristiche principali:

  • Pianificazione automatica: suggerisce come distribuire i compiti in base alle capacità e disponibilità dei membri del team.
  • Automazioni: crea regole per spostare automaticamente i task in base a determinati trigger (ad esempio, quando una scadenza si avvicina, il compito passa alla fase successiva).
  • Notifiche automatiche: invio di promemoria e notifiche via email o nel sistema per evitare dimenticanze e ritardi.
  • Report personalizzabili: crea report specifici per monitorare il carico di lavoro.
  • Grafici di carico: analisi visiva del tempo dedicato alle attività per monitorare e bilanciare il lavoro.
  • Analisi delle performance: consente di analizzare come le risorse sono utilizzate.

Prezzo: a partire da 49 € mensili per 5 utenti.

Pro: gestione del carico di lavoro altamente personalizzabile, con strumenti per monitorare scadenze, priorità e tempi di esecuzione. Le automazioni e la visualizzazione del workload semplificano la distribuzione delle attività e prevengono il sovraccarico.

Contro: la piattaforma può risultare complessa da configurare per nuovi utenti, richiedendo un po’ di tempo per adattarsi alle sue numerose funzionalità.

Una soluzione flessibile, che però potrebbe necessitare di un investimento iniziale per essere utilizzata al massimo delle sue capacità.

3. Hive

Hive

Hive è una piattaforma versatile per la gestione del carico di lavoro, o “Resourcing” come viene qui chiamata, che offre strumenti avanzati per organizzare, monitorare e ottimizzare le attività del team.

Con funzionalità come la visualizzazione in tempo reale dei progetti, la pianificazione delle risorse e l’assegnazione dei compiti, Hive aiuta a bilanciare il carico di lavoro in modo efficiente.

La sua peculiarità è quella di partire dalle assegnazioni per stabilire di conseguenza le tempistiche dei progetti, dando dunque una chiara precedenza alle risorse nei progetti.

La sua interfaccia personalizzabile consente ai team di adattare il sistema alle proprie esigenze specifiche, favorendo una gestione fluida e collaborativa.

Caratteristiche principali:

  • Dashboard di resourcing: interfaccia da cui il capo progetto può ricavare le disponibilità per le assegnazioni.
  • Inserimento del carico: procedura automatizzata dopo aver indicato assegnatario, data e tempo stimato.
  • Workspaces: strumento utilizzo per la creazione dei team.
  • Filtri: con possibilità di visualizzare il carico in ore o in percentuale
  • Segnalazione degli sforamenti: tramite colorazione differente.
  • Customizzazione: visualizzazione delle assegnazioni differenziata tra membri del team.
  • Allocazione di tempo e budget: successiva alla pianificazione del carico.

Prezzo: a partire da 12 $ utente/mese.

Pro: interfaccia ben progettata e ampie possibilità di personalizzazione. Buona sistema per chi cerca una soluzione che metta le risorse di progetto al centro della pianificazione.

Contro: ciò che per alcuni team può essere un vantaggio (la pianificazione a partire dal carico) può essere limitante per altri. Inoltre, tutto il lavoro di gestione si basa sui task e non sui progetti nel loro complesso.

Strumento adatto a chi desidera pianificare i progetti partendo dalla disponibilità delle risorse, utilizzando questa come base per definire le tempistiche di lavoro.

4. Toggl

Toggl

Toogl è una piattaforma per la gestione del carico di lavoro che offre funzionalità solide e alcune automazioni utili.

Il suo scopo principale è ottimizzare l’equilibrio tra la capacità lavorativa del team e il carico dei progetti, adattandosi alle necessità aziendali.

Questo strumento si distingue per un’interfaccia visiva ben progettata, ma potrebbe risultare complesso per chi è alle prime armi.

Ha una particolare attenzione al benessere dei dipendenti, includendo un sistema di avvisi pensato per prevenire il burnout. Tra le notifiche, ad esempio, una suggerisce quando è il momento giusto per assumere nuovi membri per alleggerire il carico di lavoro.

Caratteristiche principali:

  • Panoramica della disponibilità: accessibile su tutte le timeline del team.
  • Pianificazione: riprogrammazione delle attività e riallocazione delle risorse in modalità Kanban.
  • Integrazioni: importazione dati dal Google Calendar.
  • Alert: Segnalazione dei conflitti.
  • Personalizzazioni automatiche: visualizzazione filtrata per ruolo della risorsa.
  • Gestione task: elemento centrale nella pianificazione dei tempi di lavoro.

Prezzo: a partire da 9 $ utente/mese.

Pro: Toggl si distingue per un’interfaccia user-friendly e un sistema di analisi del carico di lavoro ben progettato. La sua dashboard fornisce una panoramica chiara ed efficace delle attività, permettendo di avere una visione d’insieme completa.

Contro: nonostante la buona interfaccia, l’esperienza di navigazione in Toggl potrebbe essere migliorata. Inoltre, risulta un po’ limitato nelle funzionalità di pianificazione a lungo termine, rendendo difficile la gestione di progetti futuri.

Un software di qualità per chi desidera prevenire il sovraccarico di lavoro, ma che è un po’ carente nella pianificazione complessiva.

5. Zoho

Zoho

Zoho è uno strumento completo per la gestione del carico di lavoro, progettato per aiutare i team a pianificare, monitorare e collaborare in modo efficiente.

Questo strumento è composto da più parti combinabili tra loro per formare un puzzle diverso a seconda delle esigenze.

Offre funzionalità integrate al workload come ad esempio la gestione dei task, la creazione di diagrammi di Gantt, la pianificazione delle risorse e il monitoraggio delle scadenze. Ha inoltre report dettagliati e strumenti di collaborazione in tempo reale.

La sua interfaccia intuitiva consente di assegnare compiti in base alla disponibilità del team, mentre le automazioni semplificano i processi ripetitivi.

Caratteristiche principali:

  • Viste personalizzate: molteplici modi di visualizzazione del carico.
  • “Heatmap”: modalità di visualizzazione il tempo libero di ogni risorsa e grafici per l’utilizzo delle risorse.
  • Automazioni: relative ai task per la riduzione di compiti ripetitivi.
  • Pianificazione delle risorse: ottimizzazione della distribuzione del lavoro in base alla disponibilità.
  • Report e analisi: Monitoraggio delle performance e bilanciamento del carico di lavoro.

Prezzo: a partire da 5 $ utente/mese.

Pro: elevata personalizzazione, che permette di adattare sia gli strumenti che la visualizzazione dei dati secondo le proprie esigenze. In generale, si tratta di una piattaforma user-friendly e abbastanza intuitiva.

Contro: per ottenere una gestione completa, è spesso necessario integrare più applicazioni della suite Zoho, il che potrebbe risultare frustrante per alcuni utenti. Inoltre, questa dipendenza rende l’intero sistema meno compatibile con applicazioni di terze parti.

Uno strumento combinabile per chi vuole una gestione del carico di lavoro da personalizzare a seconda delle esigenze dei singoli team.

6. nTask

nTask

Come intuibile dal nome, questa piattaforma si basa sulla gestione dei task quotidiani, e ha dunque molte funzionalità integrate a questi ultimi, come le automazione, i report, eccetera.

Consente di creare e assegnare compiti con scadenze, priorità e descrizioni dettagliate. Le attività possono essere suddivise in sotto-attività, facilitando una gestione granulare del lavoro e migliorando il bilanciamento delle risorse.

Anche la gestione del carico di lavoro parte dai task inseriti piuttosto che da una pianificazione generale delle tempistiche di progetto.

Le attività possono infatti essere allocate tra le risorse con una sorta di Kanban board che mostra il carico di lavoro.

Questo aspetto rende nTask maggiormente adatto a team agili, di dimensioni contenute, o a lavoratori autonomi.

Caratteristiche principali:

  • Visualizzazione del carico di lavoro: vista di carico in stile Kanban
  • Task liberi: assegnabili tramite drag e drop
  • Rischedulazione: secondo parametri quali il cambio date o il cambio di impegno della risorsa.
  • Automazioni: è possibile automatizzare la creazione di attività ricorrenti o l’assegnazione di compiti a membri specifici quando si verificano determinate condizioni.
  • Filtri: per personalizzazione della vista o dell’ordinamento.
  • Reportistica e analisi: report dettagliati sul progresso delle attività e sul carico di lavoro e analisi che aiutano a ottimizzare la distribuzione delle risorse.
  • Modalità di settaggio del carico: in percentuale o FTE (Full-Time Equivalents).

Prezzo: a partire da 8 $ utente/mese.

Pro: nTask ha buone funzioni di sicurezza e anche di condivisione delle informazioni. In caso di sforamento permette di scegliere come risolvere il conflitto, in quanto ha varie possibilità di aggiustamento.

Contro: essendo pensato per piccoli team o liberi professionisti, non è molto agevole da usare quando ci sono più progetti in corso. È inoltre carente in quanto a reportistica avanzata.

Strumento agile e con alcune intuizioni utili, più adatto a freelance o a piccoli team che a grandi aziende.

Conclusioni

Abbiamo visto che la gestione del carico di lavoro è un processo fondamentale perché identifica, monitora e gestisce il lavoro di un team.

All’interno di questa cornice, ci sono diversi approcci nello svolgere il processo e i vari strumenti qui analizzati rappresentano queste scelte metodologiche, spaziando da chi applica un approccio agile e chi più strutturato.

Ribadiamo il nostro invito a scegliere strumenti di gestione del carico di lavoro che siano:

  • flessibili quanto basta per permettere a ciascun capo progetto di pianificare il lavoro del team in base alle specifiche esigenze aziendali;
  • personalizzabili, dato che ciascun progetto e ciascuna attività ha caratteristiche singolari che possono incidere sulla modalità di calcolo e distribuzione del carico di lavoro;
  • automatizzati per una gestione ottimizzata in termini di risparmio di tempo e di affidabilità degli algoritmi.

Se questa breve guida ti è stata utile, puoi condividere la tua opinione o qualsiasi tua richiesta nei commenti.

E se credi che Twproject possa essere la scelta migliore per la gestione del carico di lavoro del tuo team, come già lo è stata per tanti nostri clienti, fai una prova gratuita qui.

Come assegnare le attività di project management

Organizzare e pianificare le attività di project management è un aspetto cruciale che, se non eseguito correttamente, può portare un progetto al collasso.

Essere flessibili e aperti al cambiamento aiuterà a mantenere il progetto in carreggiata e a superare eventuali ostacoli.

Vediamo in questo articolo come assegnare le attività di project management per garantire una pianificazione efficiente del progetto.

Importanza di assegnare le attività nel project management

In qualsiasi progetto, il successo o il fallimento spesso dipendono da quanto efficientemente vengono assegnati compiti e responsabilità.

Un’assegnazione corretta assicura che ogni membro del team di progetto sappia esattamente cosa deve fare, come e quando.

I task aiutano devono essere assegnati anche in base a punti di forza e di debolezza dei membri del team.

Assegnando le attività in base alle loro competenze ed esperienze, è possibile massimizzare il loro potenziale e migliorare le prestazioni complessive.

Quando i membri del team sono consapevoli delle loro responsabilità specifiche, è più probabile che si assumano la responsabilità delle proprie attività e lavorino per raggiungere gli obiettivi del progetto.

In sintesi, una corretta assegnazione delle attività porta a una migliore gestione del tempo, a una maggiore efficienza e a una migliore qualità del lavoro.

Fattori da considerare per l’assegnazione delle attività di project management

Quando si tratta di assegnare compiti e responsabilità per la pianificazione del progetto, ci sono diversi fattori che dovrebbero essere presi in considerazione:

1.  Obiettivi del progetto

Il primo fattore da considerare sono gli obiettivi generali del progetto. Ogni compito e responsabilità dovrebbe allinearsi a questi obiettivi per garantire che tutti lavorino per raggiungere lo stesso traguardo. Ciò aiuta anche a stabilire le priorità dei compiti e a determinare quali membri del team sono più adatti per determinate responsabilità.

triangolo dei vincoli di progetto twproject software di project management

2.  Punti di forza e competenze individuali

È importante considerare i punti di forza e le competenze di ogni membro del team quando si assegnano compiti. Ciò aiuterà a delegare compiti alla persona più qualificata, assicurando che il lavoro venga completato in modo efficiente ed efficace.

3.  Vincoli di tempo

Un altro fattore da tenere a mente sono i vincoli di tempo del progetto. Alcune attività potrebbero avere scadenze più rigorose di altre, quindi è importante assegnarle di conseguenza e preventivare tempo sufficiente a ciascun membro del team per completare i propri task.

4.  Costi e spese

Le risorse devono essere preventivate a seconda del loro costo orario. Per ogni attività è quindi fondamentale considerare l’impatto di questi costi sul budget di progetto.

5.  Disponibilità delle risorse

La gestione delle risorse è un altro elemento fondamentale, per garantire l’efficacia del progetto. Se un membro del team assegnato ad un determinato compito è in vacanza, i lavoro non andrò avanti e questo potrà causare un ritardo dell’intero progetto. ll project manager deve quindi considerare attentamente la disponibilità di ogni risorsa.

6.  Comunicazione e collaborazione

Quando si assegnano le attività, è fondamentale considerare come i membri del team comunicheranno e collaboreranno tra loro. Un buon piano di progetto prevede chiare linee guida su chi supervisionerà le attività e come verranno condivisi gli aggiornamenti tra il team.

7.  Flessibilità e adattabilità

È importante tenere presente che la pianificazione e la gestione dei progetti non è inciso nella pietra. Possono sorgere cambiamenti o sfide inaspettate, quindi è essenziale assegnare attività e responsabilità in un modo che consenta flessibilità e adattabilità. Ciò garantirà che il progetto rimanga in carreggiata e possa facilmente adattarsi a qualsiasi circostanza imprevista.

8. Gestione dei rischi
Una corretta gestione dei rischi aiuta a identificare e prevenire possibili problemi che potrebbero compromettere il progetto. Un buon project manager deve essere in grado di valutare le minacce potenziali e adottare misure preventive per ridurre gli impatti negativi sullo sviluppo delle attività.

Perché scegliere un software di project management per assegnare le attività?

Come abbiamo visto, la gestione delle attività è più che creare una lista di cose da fare e barrare i task a mano a mano che vengono completati.

Nel mondo del lavoro moderno, caratterizzato da progetti complessi e da una crescente necessità di coordinare team distribuiti in diverse aree geografiche, l’uso di un software di project management per assegnare le attività è diventato essenziale.

Twproject, uno strumento di project management fra i più innovativi del mercato, offre una serie di vantaggi che lo rendono uno strumento indispensabile per qualsiasi azienda.

Uno dei principali benefici è la chiara definizione dei compiti e delle responsabilità.

Con questo software dedicato, ogni attività può essere assegnata in modo dettagliato, indicando priorità, scadenze e risorse necessarie. Ciò elimina la confusione su chi deve fare cosa e riduce il rischio di sovrapposizioni o compiti dimenticati.

Inoltre, permette ai manager di monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento delle attività, identificando eventuali colli di bottiglia e intervenendo tempestivamente per risolverli.

Un altro vantaggio fondamentale è la centralizzazione delle informazioni.

Twproject consente di raccogliere in un’unica piattaforma tutti i dati relativi a un progetto, inclusi documenti, conversazioni e aggiornamenti. Questo facilita la comunicazione tra i membri del team e riduce la necessità di meeting superflui per ottenere informazioni aggiornate.

Inoltre, grazie a strumenti come il diagramma di Gantt, i progetti possono essere organizzati in modo visuale, permettendo di identificare eventuali ritardi o sovraccarichi.

gantt chart project software management twproject

Questo tool di project management offre funzionalità di reportistica avanzata che permettono di analizzare le prestazioni del team e individuare aree di miglioramento.

Grazie alla raccolta di dati e alla creazione di report visivi, il project manager potrà valutare l’efficacia delle strategie adottate e ottimizzare i flussi di lavoro in base a metriche concrete.

Diventa evidente quindi come un software di project management per assegnare le attività di project management significa migliore organizzazione, maggiore trasparenza, automazione dei processi e collaborazione ottimizzata.

Investire in un software di questo tipo non è solo una scelta strategica, ma una necessità per rimanere competitivi in un mercato sempre più dinamico.

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Il modello Tuckman e le fasi di sviluppo del gruppo

Il modello Tuckman e le fasi di sviluppo del gruppo sono un sistema collaudato per comprendere come i team progrediscono e si sviluppano.

Si tratta di un modello che viene utilizzato all’interno di grandi aziende come Google e Facebook.

Vediamo in questo articolo quali sono le fasi di sviluppo del gruppo secondo il modello Tuckman.

Cos’è il modello Tuckman?

Il modello Tuckman prende il nome dallo psicologo Bruce Wayne Tuckman, che nel 1965 sviluppò questa teoria per spiegare le dinamiche di sviluppo dei gruppi di lavoro.

Il suo studio si basa sull’osservazione di team in diversi contesti e sulle sfide che affrontavano durante la loro evoluzione.

Il modello Tuckman è uno strumento per comprendere le cinque fasi dello sviluppo del team che sono:

1.   Forming

2.   Storming

3.   Norming

4.   Performing

5.   Adjourning

Questo sistema descrive quindi queste cinque fasi prevedibili che un team attraversa e spiega come è possibile usarle per migliorare il funzionamento della squadra. E’ tuttora ampiamente utilizzato in ambito aziendale, educativo e nel project management per comprendere e ottimizzare le dinamiche di gruppo.

Sebbene ogni team sia diverso e progredisca al proprio ritmo, queste fasi funzionano come una guida per i project manager durante il ciclo di vita del progetto.

Comprendere dove potrebbero trovarsi i membri del team sulla scala consentirà al project manager di gestire i dipendenti in modo più efficace sia come individui che come unità collettiva.

 Vediamo le cinque fasi del modello Tuckman nel dettaglio.

Tuckman e le fasi di sviluppo del gruppo

1.  Forming (incertezza, nervosismo, curiosità ed entusiasmo)

Nella fase di formazione, i membri del team stanno appena iniziando a conoscersi, a imparare i loro ruoli nel gruppo e i loro compiti individuali.

Tutto è ancora molto incerto; nessuno sa ancora bene cosa dovrebbe fare, come dovrebbe comportarsi o persino chi sono gli altri membri del gruppo.

E’ un po’ come la prima volta in un nuovo ambiente: i dipendenti potrebbero guardarsi intorno e chiedersi se si trovano nell’ambiente giusto o se i loro compagni di squadra siano all’altezza.

In questa fase è importante che i membri del team vengano incoraggiati a conoscere i loro compagni di squadra e a scoprire i loro punti di forza e di debolezza.

La fase di formazione prevede anche di dare un’occhiata agli aspetti fondamentali del progetto: obiettivi, attività, scadenze, ecc.

E’ importante che l’intero team familiarizzi con questi concetti fondamentali prima di passare alla seguente fase di Storming.

2.  Storming (frustrazione, conflitto e competizione)

La fase di Storming è spesso la più scomoda.

Qui il team comincia a rendersi conto che non sta lavorando bene come dovrebbe e che le personalità individuali possono influenzare la produttività.

In questa fase emergono diversi punti di vista, che possono portare a conflitti ma anche a una maggiore comprensione reciproca.

I membri del team iniziano a confrontarsi su strategie, metodi di lavoro e aspettative, generando a volte tensioni che, se non gestite correttamente, possono ostacolare la collaborazione.

Questa fase è caratterizzata da discussioni accese, incomprensioni e talvolta competizione tra i membri. Tuttavia, è un momento cruciale in cui il gruppo inizia a stabilire dinamiche di lavoro più chiare.

Il project manager ha un ruolo chiave nel facilitare la comunicazione, risolvere i conflitti e incoraggiare un clima di fiducia reciproca, affinché le divergenze diventino opportunità di crescita piuttosto che ostacoli.

Per superare con successo la fase di Storming, è essenziale che il team impari a gestire le emozioni, a sviluppare un ascolto attivo e a trovare soluzioni condivise. Stabilire regole di comunicazione efficaci, incoraggiare la condivisione di idee e favorire il dialogo aperto aiuta a trasformare questa fase critica in un passaggio produttivo verso la crescita del gruppo.

Il pensiero passa da se stessi come individui responsabili solo della propria parte del progetto al riconoscere di essere parte di un gruppo, e che ogni membro è responsabile del prodotto finale.

3.  Norming (cooperazione, supporto e risoluzione dei problemi)

A questo punto, le cose si sono amalgamate e il team è ora coeso.

I membri del team hanno superato la fase di conflitto e iniziano a sviluppare relazioni più stabili e collaborative. La fiducia reciproca cresce e si instaurano dinamiche di supporto e rispetto.

I dipendenti si sentono a loro agio e vanno (nella maggior parte dei casi) d’accordo tra loro. La comunicazione diventa più aperta ed efficace, con i membri che si ascoltano attivamente e cercano soluzioni ai problemi in modo costruttivo.

Il team è ora più produttivo e concentrato sul raggiungimento degli obiettivi comuni, è più autogestito poiché il gruppo ha stabilito una leadership condivisa.

Leadership condivisa è un elemento chiave di questa fase: i membri del team si sentono più coinvolti nelle decisioni e nella gestione del lavoro. Ciò favorisce un senso di responsabilità collettiva e aiuta a mantenere la motivazione alta.

Per rafforzare ulteriormente la coesione del team, è utile implementare attività di team building, che permettono di consolidare i rapporti interpersonali e migliorare la collaborazione. Inoltre, il project manager deve continuare a monitorare il gruppo, fornendo supporto e feedback positivi per mantenere un ambiente di lavoro sereno e produttivo.

4.  Performing (creatività, innovazione e consegna)

In questa fase c’è un alto livello di fiducia e creatività, c’è unità di scopo e impegno e il team comprende gli obiettivi. I membri del team hanno ormai sviluppato un metodo di lavoro ben definito e possono operare con autonomia ed efficienza.

Lavorano insieme in maniera fluida, con un equilibrio tra competenze individuali e collaborazione di gruppo.

Il conflitto viene gestito in modo costruttivo e il team è in grado di raggirare le difficoltà per trovare soluzioni.

Il problem solving diventa una pratica quotidiana, e il gruppo affronta sfide con spirito innovativo e determinazione. Ogni membro si sente parte integrante del progetto e contribuisce attivamente al successo collettivo.

A questo punto la produttività raggiunge il suo picco; il team ha imparato a comunicare in modo efficace e tutti i dipendenti lavorano insieme per raggiungere i risultati con entusiasmo. Il leader assume un ruolo di supporto più che di gestione, fornendo linee guida e strumenti per ottimizzare il lavoro senza dover intervenire costantemente.

Questa fase è anche il momento in cui il team può sperimentare nuovi approcci e strategie, aumentando la propria capacità di innovare. Il senso di appartenenza e la fiducia reciproca sono ai massimi livelli, rendendo il gruppo resiliente e altamente performante.

Il project manager deve assicurarsi che le cose procedano senza intoppi. Ciò significa tenere riunioni e check-in regolari in modo da mantenere tutti sulla buona strada.

Questa fase può durare anni, ma se un membro del team se ne va o uno nuovo si unisce, molto probabilmente si dovrà ripartire dall’inizio.

 5.  Adjourning (riflessione, realizzazione e scioglimento)

Questa è l’ultima fase del modello Tuckman ed è caratterizzata dalla preparazione del team allo scioglimento.

Ciò significa che tutte le attività sono state completate o sono nelle fasi finali di completamento.

Durante questa fase, i membri del team iniziano a concentrarsi sui propri obiettivi, piuttosto che su quelli di gruppo.

Potrebbero iniziare a pensare a come lavorare con un altro gruppo o se vogliono continuare a lavorare con le stesse persone in un nuovo progetto.

Alcuni membri possono provare soddisfazione e orgoglio per il lavoro svolto, mentre altri potrebbero sperimentare un senso di perdita per la conclusione di un’esperienza lavorativa intensa.

In questa fase, è importante condurre un debriefing per raccogliere feedback e identificare aree di miglioramento. Il project manager può facilitare sessioni di riflessione, celebrando i successi del team e garantendo che i membri si sentano valorizzati per il loro contributo.

L’applicazione del modello Tuckman nel software di project management

Come visto, il modello Tuckman identifica le cinque fasi fondamentali nello sviluppo di un team ed è ampiamente utilizzato nel project management per migliorare la gestione delle dinamiche di gruppo.

Questo modello trova una forte applicazione nel software project management, in quanto permette di comprendere le dinamiche di squadra e ottimizzare il lavoro collaborativo.

Durante queste fasi, l’uso di un software di project management come Twproject, può aiutare a ottimizzare la collaborazione e il flusso di lavoro.

Nella fase di Forming, ad esempio, questo strumento può supportare nella definizione di ruoli, obiettivi e attività, offrendo una visione chiara del progetto.

Durante la fase di Storming, invece, le funzionalità di gestione delle attività e comunicazione interna aiutano a risolvere conflitti e migliorare la cooperazione.

Nella fase di Norming, Twproject contribuisce a favorisce il coordinamento del team, mentre nella fase di Performing, dashboard e automazioni migliorano la produttività e il monitoraggio dei progressi.

 Infine, nella fase successiva di Adjourning, Twproject permette di raccogliere feedback, archiviare documenti e analizzare le lezioni apprese, facilitando la chiusura del progetto.

Grazie a Twproject, il team può quindi affrontare le sfide in modo più strutturato, mantenendo alta l’efficienza e garantendo il successo dei progetti.

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Come ottimizzare l’organizzazione del lavoro nei team

Un’efficiente organizzazione del lavoro in team è un processo indispensabile per raggiungere il successo di un progetto.

Un team efficace stimola i punti di forza individuali e permette ad ogni individuo di esprimere tutto il suo potenziale.

In questo articolo spiegheremo come ottimizzare l’organizzazione del lavoro nei team e quali strumenti scegliere per aumentare al massimo le prestazioni lavorative.

Perché l’organizzazione del lavoro nei team è importante?

Pur avendo un team composto dagli individui più brillanti, senza un lavoro di squadra efficace, produttività e qualità del lavoro molto probabilmente ne risentiranno.

Una buona organizzazione consente di distribuire i compiti in modo equo, ottimizzando le competenze di ciascun membro e riducendo il rischio di sovraccarico o di duplicazione degli sforzi.

Inoltre, facilita la comunicazione, evitando fraintendimenti e migliorando il coordinamento tra i membri del team.

Un team ben organizzato riesce a rispettare le scadenze, adattarsi più facilmente ai cambiamenti e affrontare le sfide con maggiore flessibilità.

Infine, un’organizzazione chiara e strutturata del lavoro aumenta la motivazione e il senso di responsabilità, contribuendo a un ambiente di lavoro positivo e alla crescita sia individuale che collettiva.

8 strategie su come ottimizzare l’organizzazione del lavoro nei team

organizzazione del lavoro in team twproject

1.  Formare team diversificati e inclusivi

 E’ importante creare team diversificati piuttosto che gruppi di persone con idee simili.

Inizialmente potrebbe sembrare più facile lavorare con dipendenti che abbiano le stesse idee evitando così possibili discussioni, ma un gruppo di persone con background diversi ha maggiori probabilità di portare sul tavolo prospettive ed esperienze diverse.

Se tutti i membri del team la pensano allo stesso modo, provengono da background simili e hanno le stesse opinioni, il lavoro che si produce sarà probabilmente unilaterale e meno creativo.

Con più punti di vista, si ottiene un processo decisionale più approfondito creando un lavoro potenzialmente più innovativo.

2.  Definire chiaramente ruoli e responsabilità per ogni membro del team

 Quando i dipendenti non sono sicuri dei propri compiti e responsabilità, spesso si crea tensione all’interno del team.

È importante che ogni membro del team sappia esattamente di cosa è responsabile in modo che non ci siano sovrapposizioni nei task.

Se più dipendenti lavorano allo stesso compito a causa della confusione di responsabilità, si sprecherà il proprio tempo prezioso.

3.  Costruire un clima di fiducia all’interno del team

È difficile lavorare in modo produttivo se l’atmosfera è tesa.

Per questo motivo, la fiducia è molto importante quando si vuole guidare un team verso il successo.

La fiducia tra i membri del team può prosperare con qualcosa di semplice come organizzare una cena insieme o partecipare ad attività da svolgere di team building.

È importante anche incoraggiare i membri del team a interagire tra loro al di fuori del lavoro. Ciò non solo creerà un clima di fiducia, ma aumenterà anche il morale dei dipendenti e la soddisfazione sulla vita lavorativa.

4.  Incoraggiare una comunicazione chiara e frequente

Sebbene questo possa sembrare un consiglio superfluo, in realtà è uno dei primi che vengono trascurati.

Sicuramente mantenere una comunicazione chiara e frequente, soprattutto con team grandi e/o remoti, è più facile a dirsi che a farsi.

Tuttavia, comunicare in modo chiaro garantirà che tutti i membri del team siano sulla stessa lunghezza d’onda, portando a un lavoro più accurato e completato in tempi più brevi.

Una comunicazione efficace aiuta anche a creare fiducia tra i membri del team, migliorandone così le prestazioni complessive.

5.  Concedere ai team autonomia nel processo decisionale

Avere fiducia nei membri del team affinché prendano le proprie decisioni è importante per creare fiducia e migliorare illavoro di squadra.

Spesso, se le persone non hanno l’autonomia e il potere di prendere decisioni in merito al lavoro in azienda, inizieranno a provare risentimento e, nel peggiore dei casi, inizieranno ad ostacolare il lavoro.

Per mantenere i membri del team coinvolti e impegnati, è importante fornire la libertà di prendere le proprie decisioni, sempre nel limite di ruolo e capacità di una persona.

6.  Gestire saggiamente le riunioni di team

Le riunioni di team, indipendentemente dalla frequenza con cui si svolgono, dovrebbero essere utilizzate per pianificare, fare brainstorming, riflettere e condividere idee.

Non importa quanto spesso i team si incontrino (questo dipende dal tipo di progetto), ma ogni meeting dovrebbe avere un piano strutturato.

Non c’è niente di più frustrante che avere riunioni frequenti che non portano a nulla.

7.  Non aver paura di riorganizzare le dinamiche di squadra

Se determinati ruoli e/o responsabilità non funzionano per alcuni membri del team, è importante apportare alcune modifiche.

Il project manager non deve aver paura di riorganizzare e riassegnare le attività da svolgere per migliorare le dinamiche e la produttività del team.

Se i dipendenti ricoprono ruoli in cui non hanno successo, ciò avrà un impatto negativo sull’intero team perché generalmente il lavoro di ogni persona dipende dal lavoro di uno o più altri membri del team.

Pertanto, è importante la gestione delle risorse umane e quindi, assicurarsi che tutti i membri del team ricoprano ruoli adatti che consentano loro di utilizzare le competenze che hanno e di mostrare tutto il loro potenziale.

8.  Offrire al team opportunità di apprendimento

Per massimizzare i vantaggi del lavoro di squadra sul posto di lavoro, è importante fornire al team una formazione e una guida adeguate.

Offrire opportunità di apprendimento non solo migliorerà le capacità di lavoro di squadra, ma aumenterà anche il coinvolgimento e la soddisfazione lavorativa dei dipendenti.

Workshop, corsi di formazione, congressi esterni all’organizzazione sono un ottimo modo per garantire che i dipendenti comprendano l’importanza del lavoro di squadra e come essere un membro efficace del team.

Ottimizzare l’organizzazione del lavoro nei team con Twproject

Le strategie viste in questo articolo permetteranno di migliorare l’efficienza del lavoro nei team.

Tuttavia, c’è uno strumento in più che può essere utilizzato per semplificare ancora di più il processo: l’utilizzo di Twproject.

Twproject è un software di project management che si adatta alle esigenze aziendali e permette di mantenere il controllo di un progetto a 360 gradi.

Fra le sue funzionalità si trovano strumenti di pianificazione del team che aiutano a stabilire le priorità delle attività, gestire i carichi di lavoro e stabilire scadenze chiare.

Anche con flussi di lavoro ben definiti e una collaborazione efficace, sfide e criticità possono comunque sorgere improvvisamente portando a distrazioni ed inefficienze che rallentano i progressi.

Uno degli aspetti più critici è il sovraccarico di dati, che può rendere difficile individuare le informazioni davvero rilevanti.

Per questo motivo, Twproject mette a disposizione strumenti avanzati per la gestione delle viste e l’uso di filtri intelligenti, permettendo di visualizzare solo ciò che è realmente necessario per ogni progetto (approfondisci questo aspetto nell’articolo Liberati dal sovraccarico di dati: ottimizza le viste con i filtri per i progetti).

Ecco perché l’utilizzo di un software di project management come Twproject aiuta il project manager ed i membri del team a mantenere la concentrazione, ottimizzare i flussi di lavoro e garantire che i progetti vengano completati in tempo.

Nel mercato odierno, sempre più dinamico e competitivo, in cui la velocità e l’agilità sono fattori chiave di successo, disporre di uno strumento che ottimizzi la gestione dei progetti non è più un’opzione ma una necessità strategica per restare.

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La fattibilità tecnica di un progetto: come valutarla assegnando le risorse

Assegnare le giuste risorse a un progetto in base alle loro competenze e disponibilità rende più semplice valutare la fattibilità tecnica del progetto.

Infatti, nel corso dello studio di fattibilità del progetto, l’allocazione delle risorse attiene all’ambito della sfera tecnica ed è determinante per verificare se l’azienda dispone delle competenze adeguate per rispondere alle esigenze di progetto.

È fondamentale considerare le persone coinvolte in un progetto sin dalla fase di pianificazione, poiché sono loro a determinare il successo o l’insuccesso dell’iniziativa.

Ciò permette di pianificare le risorse in modo più efficace, facilitare la comunicazione e prevenire conflitti.

Un’attenta valutazione del fattore umano aiuta a creare un ambiente di lavoro collaborativo e a gestire meglio le dinamiche interne, contribuendo a raggiungere gli obiettivi del progetto in modo più efficiente e armonioso.

Ricreare la struttura aziendale

È proprio perché ritiene fondamentale il fattore umano che Twproject ha implementato un sistema alberizzato per l’inserimento delle risorse umane.

Il suo sistema consente di ricostruire la struttura aziendale, riunendo il personale in gruppi e sotto-gruppi, ognuno dei quali ha la sua funzione all’interno dell’azienda.

Ricalcare la struttura aziendale, o nel caso di progetti singoli la struttura organizzativa di progetto, non è un esercizio fine a se stesso.

Vedremo in seguito come e perché ci tornerà utile assegnare una fase di progetto direttamente a un gruppo di lavoro e non a una singola risorsa.

Ecco come appare la scheda principale di una risorsa in Twproject. Oltre all’appartenenza all’azienda e a un eventuale dipartimento o sotto-gruppo, possiamo anche inserire una serie di tag, che riassumano le competenze specifiche della persona.

scheda risorsa aziendale

Ad esempio all’interno del dipartimento informatico, il manager potrà inserire i linguaggi di programmazione conosciuti, i tool utilizzati, eccetera.

I tag delle risorse sono un elemento fondamentale nella ricerca delle risorse da allocare sui progetti, visualizzabile quando si utilizza uno speciale filtro per il team.

Vediamo ora come tutti questi strumenti per assegnare le risorse possono aiutare a valutare la fattibilità tecnica di un progetto nel momento in cui le attività vengono distribuite.

Assegnare una fase di progetto a un dipartimento (e dunque alle sue risorse)

Quando il capo progetto si troverà a schedulare le risorse nei progetti, potrebbe trovare utile questa opzione che Twproject offre ai suoi utenti.

Se abbiamo infatti raggruppato il personale secondo la struttura aziendale, potremo anche assegnare una fase di progetto a un intero dipartimento.

Per farlo, selezioneremo dal diagramma di Gantt, ad esempio, l’intero dipartimento IT quale responsabile generale di tutta la fase di creazione dell’infrastruttura di un’applicazione.

assegnazione di dipartimento a fase di progetto

Questa operazione può avere due vantaggi:

  1. consente di vedere immediatamente il carico totale per tutto il dipartimento e dunque valutare la disponibilità del personale e la fattibilità della fase di progetto.
  2. permette di rimandare a un secondo momento l’affidamento diretto dei compiti alle risorse; o altrimenti lascia la decisione ai diretti responsabili del reparto, che meglio conoscono le risorse, le loro competenze e disponibilità.

Se inseriamo il carico di lavoro stimato, vedremo aggiornarsi la percentuale di disponibilità per tutto il dipartimento. Questa percentuale indica quanto sono occupate durante la fase di progetto in questione tutte le risorse presenti un dipartimento.

Questo garantisce che ci sia la disponibilità generica a svolgere l’attività: chi e come dovrà svolgere i singoli compiti potremo vederlo in seguito.

Assegnare alle risorse dirette: l’uso dei tag

Venendo nel caso specifico degli affidamenti diretti, ecco come ottimizzare le allocazioni alle risorse selezionando queste ultime per competenze specifiche possedute.

Mettiamo il caso che per la fase di design del nostro progetto abbiamo bisogno di un esperto di CAD.

Utilizzando il pulsante + Team dalla finestra di assegnazione delle risorse del Gantt, potremo visualizzare tutte le risorse a cui è stato attribuito in precedenza quel tag.

assegnazione risorse progetti con tag

Se abbiamo svolto un buon lavoro durante la fase di inserimento delle risorse, i tag ci torneranno molto utili in questo frangente.

Possiamo anche inserire temporaneamente tutte le risorse con quel tag e vedere poi quale di esse ha più disponibilità per svolgere il progetto.

assegnazione sulla base del carico di lavoro delle risorse

Ipotizzando un carico di lavoro stimato di 100 ore, vediamo che la risorsa con maggiore disponibilità, nell’immagine qui sopra, è Robert.

Per non sovraccaricare le altre due colleghe, potremo quindi scegliere Robert come assegnatario della fase di progetto.

Questa funzione è dunque molto utile per trovare la persona giusta in base alle sue competenze e, insieme alla visualizzazione del carico, ci consente di svolgere al meglio il nostro piano di gestione delle risorse.

Ripianificare le tempistiche di progetto se le risorse sono a pieno carico

Abbiamo visto come si assegnano le fasi di progetto ai gruppi di lavoro o alle singole persone in base alle loro competenze specifiche.

E Twproject, nel farlo, ci mostra da subito quanto la nuova assegnazione inciderà sul carico di lavoro.

Ma cosa succede se la risorsa scelta o ancora peggio tutto il dipartimento sono già a pieno carico per il periodo di riferimento?

Questo non dovrà necessariamente compromettere la fattibilità del progetto; semmai, ci consentirà di differire la fase a un periodo con maggiori disponibilità del personale coinvolto.

Con Twproject non serva fare calcoli complicati per individuare le tempistiche giuste, e tanto meno dovremo posticipare il lavoro a un momento futuro indefinito.

Infatti possiamo sfruttare gli strumenti che il Gantt ci mette a disposizione per fare questi calcoli al posto nostro.

Innanzitutto dovremo selezionare l’icona del carico di lavoro, che mostrerà in rosso la percentuale di lavoro della risorsa attualmente in sovraccarico.

Contemporaneamente apparirà accanto alle date di progetto l’icona per la rischedulazione delle tempistiche. Cliccando su di essa, il Gantt suggerirà un aggiustamento delle tempistiche che consente di rispettare il carico massimo della risorsa.

rischedulazione delle tempistiche in base alle risorse sul Gantt

In questo caso vediamo che ci viene proposto di differire la data di fine fase di una decina di giorni, in modo da non sovraccaricare le risorse coinvolte.

Quello che il Gantt ci suggerisce è un consiglio, che potremo accettare o meno, o modificare a nostro piacimento.

Il diagramma Gantt di Twproject è infatti uno strumento operativo, che consente di fare prove e ipotizzare scenari. Ogni modifica è provvisoria e per renderla definitiva dovremo effettuare il salvataggio dei dati.

A quel punto il nostro cronoprogramma sarà salvato e pronto per essere condiviso.

Per concludere, in sintesi

In questo post abbiamo provato a fornirti alcuni esempi di come stimare le risorse di un progetto in maniera pratica e con la solita flessibilità che offre Twproject.

L’intento è quello di mostrarti quanto è facile personalizzare questa attività in base alle tue esigenze.

Ma ancora di più crediamo che se svolta con cura, l’assegnazione delle risorse di progetto è un fattore cruciale per valutare la fattibilità tecnica dello stesso.

Nel caso la fattibilità non sia garantita, Twproject ha anche gli strumenti giusti per riprogrammare al meglio il nostro piano di progetto e garantire una migliore riuscita.

Se queste sono le soluzioni che cercavi, prova gratis Twproject per 14 giorni e guarda quanto è facile e intuitivo pianificare così.

Pianifica il carico di lavoro e garantisci la fattibilità del progetto.

 

Pianificazione e programmazione delle risorse umane

La pianificazione e programmazione delle risorse umane è fondamentale per facilitare la consegna tempestiva di un progetto.

Si tratta di un aspetto importantissimo per garantire la sostenibilità e la resilienza aziendale a lungo termine.

Vediamo in questo articolo che cos’è la pianificazione e programmazione delle risorse umane, perché è importante e come gestirla al meglio.

Cos’è la pianificazione e programmazione delle risorse umane?

In poche parole, la pianificazione e programmazione delle risorse umane è un processo utilizzato per garantire che un’azienda disponga di dipendenti dotati delle competenze necessarie, disponibili al momento giusto e con la capacità adeguata per raggiungere gli obiettivi.

Il processo di pianificazione delle risorse umane prevede la previsione delle future esigenze della forza lavoro, la valutazione delle capacità e delle esigenze attuali, le valutazioni del mercato dei talenti e l’identificazione di problemi specifici relativi alla gestione dei dipendenti, ad esempio la fidelizzazione.

Lo scopo principale della pianificazione e programmazione delle risorse umane è mantenere l’azienda produttiva e redditizia.

In genere, questo processo prevede quattro fasi:

 ·   Comprendere la forza lavoro attuale,

·   Prevedere le future esigenze di personale,

·   Trovare un equilibrio tra il numero di dipendenti disponibili e il numero necessario,

·   Assicurarsi che i talenti e i processi supportino gli obiettivi dell’azienda.

Perché la pianificazione e programmazione delle risorse umane è importante?

La pianificazione e programmazione delle risorse umane aiuta le aziende a promuovere vari miglioramenti, fra cui:

· Assegnazione ottimale delle risorse: la pianificazione assicura che la risorsa più preziosa di un’organizzazione, ovvero le sue risorse umane, sia assegnata in modo efficiente e ottimale, massimizzando   la   produttività   e   riducendo   al   minimo   gli   sprechi.

Approfondisci qui la modalità di assegnazione delle risorse e come questa può aiutare nella valutazione della fattibilità di progetto.

· Pianificazione strategica della forza lavoro: attraverso la pianificazione strategica delle risorse umane, le organizzazioni possono prevedere le loro future esigenze, consentendo loro di adattarsi ai cambiamenti, rimanere competitive e cogliere le opportunità.

·  Coltivare i talenti: la pianificazione e programmazione delle risorse umane coltiva i talenti esistenti identificando lacune di competenze ed esigenze di sviluppo tra la forza lavoro attuale.  Ciò  apre  la  strada  a  opportunità  di  formazione  e  avanzamento  mirate.

 · Maggiore soddisfazione dei dipendenti: quando i dipendenti riconoscono che l’organizzazione investe nella loro crescita e sviluppo, ciò significa favorire un senso di appartenenza e soddisfazione, contribuendo a un maggiore coinvolgimento e a una riduzione del turnover.

programmazione delle risorse project management software

· Allineamento con gli obiettivi aziendali: un processo di pianificazione e programmazione delle risorse umane ben strutturato allinea le strategie delle risorse umane con gli obiettivi aziendali più ampi, creando un approccio coeso e sincronizzato per raggiungere il successo.

I principali passaggi della pianificazione e programmazione delle risorse umane

Il processo di pianificazione e programmazione delle risorse umane prevede quattro fasi.

Ognuna di queste deve essere eseguita in sequenza per arrivare all’obiettivo finale, ovvero sviluppare una strategia che consenta all’azienda di trovare e mantenere con successo dipendenti qualificati sufficienti a soddisfare le proprie esigenze.

1.  Analisi dell’offerta di manodopera

 Il primo passaggio è identificare l’attuale offerta di risorse umane dell’azienda. In questa fase, il reparto HR studia la forza dell’organizzazione in base al numero di dipendenti, alle loro competenze, qualifiche, posizioni, benefit e livelli di prestazione. Può essere utile anche analizzare eventuali criticità interne.

L’obiettivo è ottenere una panoramica chiara e completa dell’esistente, per poter valutare se l’organico e le competenze attuali siano in linea con le necessità dell’azienda e con quelle future.

2.  Previsione della domanda di manodopera

 Il secondo passaggio richiede all’azienda di delineare il futuro della sua forza lavoro. Qui, il dipartimento delle risorse umane deve tenere conto di qualsiasi fattore che influisca sulle future esigenze dell’azienda, tra cui promozioni, pensionamenti, licenziamenti e trasferimenti.

Il reparto HR può anche esaminare le condizioni esterne che influenzano la domanda di manodopera, come le nuove tecnologie che potrebbero aumentare o diminuire la necessità di lavoratori.

3.  Bilanciamento della domanda di manodopera con l’offerta

 Il terzo passaggio è la previsione della domanda di lavoro. Le risorse umane creano un’analisi dei gap che definisce le esigenze specifiche per restringere l’offerta di manodopera dell’azienda rispetto alla domanda futura. Questa analisi risponderà ad una serie di domande, come ad esempio:

>  I dipendenti dovrebbero apprendere nuove competenze?

>  L’azienda ha bisogno di più manager?

>  Tutti i dipendenti sfruttano i propri punti di forza nei loro ruoli attuali?

Questa fase permette di identificare le carenze in termini di competenze e risorse, consentendo di sviluppare piani di formazione mirati e strategie di assunzione adeguate.

4.  Sviluppo e implementazione di un piano di gestione

 Le risposte alle domande dell’analisi dei gap aiutano il reparto delle risorse umane a determinare come procedere e a delineare misure pratiche per integrare il proprio piano delle risorse con il resto dell’azienda.

Un piano strategico efficace include la definizione di obiettivi chiari, la creazione di programmi di formazione e sviluppo, la revisione dei processi di selezione e l’introduzione di nuove iniziative per migliorare la gestione del talento.

Nello specifico:

  • Definizione degli obiettivi di HR: chiarire come il reparto risorse umane contribuirà agli obiettivi complessivi dell’azienda, ad esempio attraverso la riduzione del turnover, l’aumento della soddisfazione dei dipendenti o l’incremento della produttività.
  • Piano di formazione e sviluppo: includere percorsi di training e mentoring per colmare le lacune e migliorare le competenze della forza lavoro, garantendo la crescita professionale dei dipendenti.
  • Aggiornamento dei processi di selezione: rivedere le tecniche di reclutamento (ad esempio, introduzione di test pratici o colloqui basati sulle soft skill) e impostare nuovi canali di ricerca, per intercettare i talenti più in linea con le esigenze future.
  • Potenziamento della gestione del talento: introdurre strategie di job rotation, piani di carriera e politiche di welfare mirate, per trattenere i talenti più preziosi e favorire il benessere organizzativo.
  • Monitoraggio e revisione continua: un piano dinamico prevede controlli periodici, con indicatori precisi (KPI) che misurino la soddisfazione dei dipendenti, la produttività e il livello di competenze acquisite, per aggiornare costantemente la strategia in base ai risultati.

Questa fase finale assicura che la pianificazione delle risorse umane non rimanga una teoria astratta, ma diventi una pratica quotidiana, integrata con i processi e la cultura aziendale.

Utilizzare un software per la pianificazione e programmazione delle risorse umane

Un modo per affrontare le potenziali sfide che la pianificazione e programmazione delle risorse umane presenta, è utilizzare uno strumento di project management come Twproject.

Questo software moderno permette di visualizzare e prevedere le attività dei dipendenti, le ore lavorate e il loro impatto sulle finanze aziendali per un processo decisionale più informato.

Aiuta inoltre un’azienda a visualizzare l’avanzamento del progetto in tempo reale per semplificare la collaborazione tra le parti interessate.

Grazie alla funzione dei calendari aziendali multipli di Twproject, qualsiasi organizzazione sarà in grado di gestire in modo strutturato attività, competenze e carichi di lavoro, assicurando un uso ottimale delle risorse umane disponibili.

Una delle sue funzioni principali è la pianificazione delle attività, che permette di assegnare compiti specifici ai membri del team in base alle loro competenze, disponibilità e priorità aziendali.

Questo aiuta a bilanciare il carico di lavoro, evitando situazioni di sovraccarico o inattività.

Inoltre, strumenti avanzati di visualizzazione, come diagrammi di Gantt o Kanban, consentono di avere una panoramica chiara dello stato di avanzamento dei progetti.

Il monitoraggio in tempo reale è un altro vantaggio chiave.

In questo, il project manager può controllare lo stato dei progetti e intervenire rapidamente in caso di problemi, garantendo il rispetto delle scadenze e degli obiettivi.

Funzionalità di reporting automatizzato, inoltre, forniscono dati dettagliati sulle performance individuali e di team, facilitando l’identificazione di aree di miglioramento. Inoltre, tutta la documentazione ed i vari report in tempo reale sono disponibili e consultabili da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Grazie alla centralizzazione delle informazioni, Twproject favorisce la collaborazione e riduce errori di comunicazione.

In sintesi, un software di project management come Twproject migliora la pianificazione e programmazione delle risorse umane, aumentando efficienza, trasparenza e soddisfazione lavorativa.

Ancora dubbi? Inizia ora una demo gratuita.

 

Il Ruolo del Sustainability Project Manager nelle aziende

Un Sustainability Project Manager è responsabile del coordinamento delle iniziative di sostenibilità di un’azienda attraverso la collaborazione con i dipartimenti interni e i partner.

Come definito dalle Nazioni Unite, lo sviluppo sostenibile implica l’affrontare le esigenze attuali “senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze”.

Nella sfera aziendale, la sostenibilità denota l’impegno a condurre le operazioni in modo da evitare impatti negativi sull’ambiente, sulle comunità locali e sulla società in generale.

Per questo motivo, molte organizzazioni si stanno rivolgendo sempre più a esperti in sostenibilità.

Sostenibilità nel project management

Sustainability Project Manager twproject

In un mondo in continua evoluzione, la sostenibilità nel project management sta diventando sempre più rilevante.

La sostenibilità del progetto implica sia la responsabilità individuale che organizzativa per garantire che output, risultati e benefici siano sostenibili durante tutto il ciclo di vita.

Questa viene spesso pianificata fin dall’inizio, diventando un requisito chiave in (quasi) ogni progetto.

Si tratta di un concetto che può essere impegnativo da implementare, ma sta diventando un elemento che non può più essere dimenticato.

La sostenibilità implica l’assunzione di responsabilità individuale e organizzativa ed è qualcosa che tutti i professionisti del progetto devono comprendere e rispettare.

La sostenibilità è un concetto poliedrico che comprende la gestione responsabile delle risorse economiche, ambientali e sociali per garantire il benessere delle generazioni attuali e future. Nello specifico:

  • Sostenibilità economica: garantire che i progetti forniscano benefici finanziari a lungo termine e contribuiscano alla crescita economica di organizzazioni e comunità.
  • Sostenibilità ambientale: ridurre al minimo l’impatto ambientale negativo dei progetti e dei risultati dei progetti, come la riduzione delle emissioni di carbonio, la conservazione delle risorse naturali e la promozione dell’efficienza energetica.
  • Sostenibilità sociale: affrontare le implicazioni sociali dei progetti, sia durante la consegna del progetto (coinvolgimento della comunità, partecipazione degli stakeholder e promozione della diversità, equità e inclusione) sia a causa dei progetti (comunità più forti, persone emancipate, speranza).
  • Governance: rispettare e persino anticipare le normative, politiche e procedure che cambiano il modo in cui organizzazioni e persone pensano e pianificano.

La gestione sostenibile nel project management richiede quindi un approccio olistico che tenga conto dell’interconnessione di questi elementi.

Integrando questi principi di sostenibilità nei processi decisionali dei progetti, le organizzazioni possono creare valore per tutti, mitigando al contempo i rischi e garantendo la fattibilità a lungo termine dei loro progetti.

Qual è il ruolo di un Sustainability Project Manager?

Il ruolo di Sustainability Project Manager varierà in base al tipo di organizzazione.

Tuttavia, i compiti generali includono la gestione di programmi che mirano a ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica, supervisionare la creazione e la diffusione del rapporto annuale sulla sostenibilità aziendale e garantire la conformità a tutte le normative ambientali pertinenti.

Un Sustainability Project Manager è responsabile della creazione di messaggi in base agli obiettivi e al pubblico di destinazione dell’organizzazione e della determinazione dei canali più efficaci per la distribuzione dei messaggi.

Inoltre, svolge un ruolo chiave nella promozione al cambiamento incoraggiando le parti interessate interne ed esterne ad adottare pratiche sostenibili.

Fra le qualità e competenze necessarie per ricoprire un ruolo di Sustainability Project Manager troviamo:

  • Ottime capacità comunicative (sia verbali che scritte), poiché questo professionista lavora per stabilire relazioni con il personale chiave e migliorare gli sforzi di sostenibilità di un’organizzazione;
  • Forti capacità analitiche, fondamentali per raccogliere dati su aree come la riduzione dei rifiuti e il trasporto sostenibile e analizzare i risultati;
  • Efficaci capacità di collaborazione, necessarie poiché un Sustainabiliy Project Manager funge da collegamento tra dipendenti interni, fornitori e partner della comunità.

Twproject e l’importanza di un software di project management per la sostenibilità di progetto

Nel mondo moderno, la sostenibilità di un progetto è sempre più legata alla sua capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze, utilizzare in modo efficiente le risorse e fornire risultati coerenti nel tempo.

Ecco perché una buona soluzione software per il project management svolge un ruolo cruciale nel garantire questi risultati.

Twproject, in particolare, può essere la scelta giusta. Vediamo quello che permette di fare:

1. Efficiente allocazione delle risorse

Twproject consente al Sustainability Project Manager di allocare le risorse in modo oculato, evitando un utilizzo eccessivo o insufficiente. Inoltre, aiuta a monitorare la disponibilità delle risorse, a pianificare il lavoro in modo efficace e a garantire che tutti i membri del team lavorino alla capacità ottimale.

2. Collaborazione e comunicazione migliorate

Una comunicazione efficace è un pilastro della sostenibilità. Uno strumento di project management come Twproject facilita una collaborazione fluida centralizzando la comunicazione, consentendo la condivisione dei file e fornendo aggiornamenti in tempo reale.

Queste funzionalità assicurano che le parti interessate rimangano informate, che le incomprensioni siano ridotte al minimo e che il progetto proceda senza intoppi.

3. Gestione del rischio e mitigazione dei problemi

La sostenibilità è spesso minacciata da sfide impreviste. Twproject include strumenti di gestione del rischio che aiutano il project manager a identificare potenziali problemi in anticipo e a sviluppare piani di emergenza in tempo. Questo approccio proattivo riduce le interruzioni e aiuta a mantenere la stabilità del progetto a lungo termine.

4. Decision making basato sui dati

Grazie alle funzionalità di analisi e reporting che offrono informazioni preziose sulle prestazioni del progetto, è possibile identificare colli di bottiglia e misurare gli indicatori chiave di prestazione per poter prendere decisioni informate.

5. Scalabilità e adattabilità

I progetti spesso evolvono, richiedendo adeguamenti di ambito, budget o tempistiche. Twproject supporta la scalabilità, consentendo al team di gestire una maggiore complessità senza perdere il focus. La sua adattabilità garantisce che le modifiche possano essere implementate in modo efficiente senza far deragliare il progetto, contribuendo così alla sostenibilità.

6. Automazione delle attività ripetitive

L’automazione riduce il carico di lavoro manuale, consentendo ai membri del team di concentrarsi su attività di valore più elevato. In questo modo Twproject consente di risparmiare tempo ed energia, rendendo le operazioni più sostenibili ed efficienti.

La sostenibilità di un progetto dipende da una combinazione di pianificazione efficace, ottimizzazione delle risorse e adattabilità.

Twproject può diventare la spina dorsale di questo processo, fornendo gli strumenti necessari per gestire la complessità, promuovere la collaborazione e prendere decisioni informate.

Collabora efficacemente con il tuo team

Project Leader vs Project Manager

Project Leader e Project Manager sono due termini a volte utilizzati in modo intercambiabile. Ma sono davvero sinonimi?

Vediamo in questo articolo le differenze e le somiglianze tra project manager e project leader. Spiegheremo i compiti e le responsabilità che appartengono all’una e all’altra figura e quanto è importante conoscere la differenza.

In generale, un project leader può essere un project manager, ma difficilmente il project manager è anche un project leader.

Tuttavia, entrambi sono parte di un progetto e si assicurano che tutto sia finalizzato nel migliore dei modi, ma i loro ruoli non sono gli stessi.

La differenza fra Project manager e Project leader

Per capire la differenza fra manager e leader, è possibile ricorrere ad alcune definizioni di leadership e management.

John C. Maxwell nel suo libro “The 360 ​​Degree Leader” ha fornito una delle descrizioni più semplici, ma allo stesso tempo profonde, della distinzione tra un manager e un leader.

Ha affermato infatti che i manager lavorano con processi, mentre i leader lavorano con le persone.

 John Paul Kotter va addirittura oltre, affermando che il management implica la pianificazione, la definizione del budget, l’organizzazione, il personale, il controllo e la risoluzione dei problemi, mentre la leadership implica l’impostazione di direzione, l’allineamento delle persone, la motivazione e l’ispirazione del gruppo.

Kotter descrive la leadership ed il management come due sistemi di azioni complementari differenti, ciascuno con le proprie caratteristiche e funzioni.

Entrambi sono comunque necessari per il cambiamento e per l’ambiente aziendale nel complesso.

Sulla base di queste definizioni si può quindi sostenere che il management è nettamente diverso dalla leadership.

La leadership è necessaria per avviare il cambiamento, innovare e creare nuovi prodotti, sistemi e servizi. La leadership significa inoltre motivare le persone a diventare agenti del cambiamento, responsabili del rischio e innovatori.

Il management, d’altra parte, si occupa principalmente del funzionamento corretto ed efficace dei processi.

Questo non significa che i project manager non dovrebbero essere leader; al contrario, per diventare un buon project manager, bisogna essere un buon leader.

Il Project Manager è maggiormente coinvolto nella gestione operativa quotidiana del progetto — pianificazione, budget, tempistiche — mentre il Project Leader esercita una guida strategica, orientando il team e mantenendo alto il livello di motivazione.

Responsabilità dei project leader e dei project manager

project manager e project leader a confronto

I project leader e i project manager sono spesso considerati posizioni intercambiabili per i team di progetto più piccoli.

Nei team più grandi e che si occupano della gestione di progetti complessi, tuttavia, questi professionisti devono collaborare per mantenere il progetto in carreggiata.

I project leader possono, ad esempio, utilizzare un budget per un progetto e motivare i membri del team, mentre i project manager aiutano ad impostare il budget in base all’analisi dei costi e a rivedere l’efficienza del team.

Vediamo quindi più nel dettaglio le responsabilità ed i compiti nei due ruoli.

Project Leader

In alcuni contesti aziendali, il project leader assume il ruolo di coordinatore tra il team operativo e il responsabile di progetto, facilitando il flusso di informazioni e la collaborazione.

Probabilmente il compito più importante è che i leader di progetto spesso assolve è fungere da legame tra i membri del team di progetto e la leadership dell’azienda.

Nei team di sviluppo software, i project leader sono conosciuti anche come scrum master e lead sprint di sviluppo.

Le responsabilità lavorative di un project leader includono:

  • Assistere e pianificare riunioni con altri leader, come il direttore del progetto.
  • Sviluppare relazioni sullo stato di avanzamento dei progetti e sulle condizioni finanziarie.
  • Testare i prototipi di prodotto.
  • Mantenere la squadra concentrata e motivata
  • Guidare le persone durante tutto il progetto, il project leader è sempre presente in caso di problemi e rappresenta una guida per la squadra.
  • Assicurarsi che il progetto sia portato avanti nel miglior modo possibile.
  • Motivare, dare indizi, fornire idee, ascoltare il team.

In generale, il project leader ha più libertà rispetto al project manager quando si tratta di dare ordini e controllare le persone.

In sostanza il Project Leader aggiunge valore al progetto e al team, dà un senso al lavoro nel suo complesso e fa sentire alle persone che il loro lavoro è apprezzato e importante.

Inoltre, ispira e motiva il team, creando un clima di fiducia che accelera il raggiungimento degli obiettivi.

In poche parole, il project leader è il supporto spirituale per la squadra.

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Project Manager

I project manager definiscono gli obiettivi del progetto dopo essersi incontrati con i leader dell’azienda e aver appreso le specifiche dell’output richiesto e commissionato.

Insieme ai leader aziendali, il project manager approva anche i piani di progetto e gli ordini di lavoro, dando priorità ai compiti importanti e prioritari.

Inoltre, i project manager creano un documento, simile a un contratto, che specifica il piano e le caratteristiche dei deliverables.

Le responsabilità lavorative di un project manager includono:

  • Fornire test di garanzia della qualità sul prodotto finale.
  • Supervisione dello staff tecnico.
  • Garantire che i dipendenti aderiscano ai contratti o alle politiche aziendali.
  • Scomporre il progetto in compiti più piccoli (WBS – Work Breakdown Structure)
  • Garantire il rispetto delle scadenze e delle deadline.
  • Prendersi cura del budget, del programma, delle scadenze, della documentazione, del personale, delle risorse umane, ecc.
  • Monitorare i progressi in tempo reale e prendere decisioni rapide grazie a report chiari e aggiornati.

I project manager si concentrano su aspetti pratici e organizzativi del progetto: tempi, risorse, costi e qualità. Il loro approccio è strutturato e metodico, mirato a garantire che ogni fase sia pianificata, tracciata e completata entro le scadenze previste.

In poche parole, il Project Manager non deve motivare le persone ma mantenere le cose organizzate.

L’importanza del Project Leader e del Project Manager

project manager e project leader definzioni

Essere un project manager o un project leader richiede molto lavoro in termini di gestione e analisi dei dati e di tutte le informazioni relative al progresso della squadra o dell’organizzazione in generale.

Entrambi sono fondamentali per il successo di un progetto e per la motivazione del team.

Poiché entrambi i ruoli devono seguire con attenzione ogni dettaglio del progetto, è estremamente importante che questi abbiano accesso a tutti i dati.

Un leader, così come un manager, deve agire in modo intelligente e ponderato ed è per questo che ha bisogno di usare determinati strumenti per migliorare il lavoro, come ad esempio un software di project management.

Twproject è stato costruito proprio sulla base delle esigenze dei Project Leader e dei Project Manager ma prestando estrema attenzione ai bisogni e alle necessità del Team. Se non lo hai ancora provato prova gratuitamente Twproject ora e resterai sorpreso della semplicità di utilizzo e di come Twproject possa facilitarti le cose.

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Twproject come CRM: nella pratica

A seconda delle esigenze, Twproject può essere utilizzato anche per inserire contatti e clienti nell’elenco delle risorse: ciò rende Twproject uno strumento eccellente per il CRM, oltre che per la gestione dei progetti nel loro complesso.

Capita che i nostri clienti ci chiedano se nell’elenco delle risorse possono essere inclusi solo gli utenti che hanno un login attivo.

La risposta è: non solo!

Tutte le risorse inserite senza login, infatti, non vengono conteggiate nelle licenze, quindi non c’è un limite di inserimento.

Monitorare le attività di vendita fin dalla fase del primo contatto è una buona idea per diversi motivi, che illustreremo in dettaglio qui di seguito.

Ma ora vediamo come fare sin dal principio per utilizzare Twproject come un sistema per CRM.

Salvare un primo contatto attraverso il CRM di Twproject

Supponiamo che ti trovi a una delle regolari fiere annuali e che, dopo qualche ora, incontri Lorenzo Ricci di ACME SPA, con con cui parlate per un po’ dei servizi della tua azienda, ai quali pare essere molto interessato.

Parlate della sua responsabile di reparto, Carla Gori, e anche dell’ultima partita di campionato; lui tifa per il Bologna.

Al termine della conversazione, ti lascia il suo biglietto da visita.

Se utilizzi Twproject come CRM, è ora di salvare tutte queste informazioni nel modo più semplice e veloce possibile.

Ecco come farei io: prenderei il mio iPad e creerei una nuova risorsa per Lorenzo Ricci di ACME SPA, segnerei anche che il suo capo è Carla Gori e tutte le altre informazioni scritte nel suo biglietto da visita. Nelle note memorizzerei anche che Lorenzo tifa per il Bologna… non si sa mai.

come inserire una risorsa usando Twproject come CRM

Gestisci la fase di contatto

Ora che il tuo lead è stato inserito, puoi registrare nel progetto che utilizzate per monitorare la fase prevendita una nuova attività per la conversazione che hai avuto con Lorenzo, come promemoria su tutto ciò che è stato detto.

Al momento si tratta solo di un potenziale cliente, quindi non è necessario creare un’attività specifica per questa fase, che potrebbe consistere anche solo in una telefonata.

Il modo migliore per gestire questa situazione è creare una nuova attività di prevendita (un nuovo To-Do in Twproject) per ricordarti di richiamare Lorenzo dopo una settimana e parlare di ciò che la tua azienda può fare per lui.

to-do come promemoria per chiamata a potenziale cliente

Infatti, i To-Do di Twproject sono lo strumento più versatile per eseguire queste operazioni, per diversi motivi:

  • Oltre ad aggiungere un titolo e una descrizione dettagliata, è possibile inserire un link diretto alla risorsa semplicemente copiando e incollando il codice alfanumerico che si trova in alto a sinistra nella pagina della risorsa.
  • È possibile allegare documenti relativi al profilo di Lorenzo o alla sua azienda, in modo che tutto sia disponibile per la consultazione.
  • È possibile utilizzare i commenti e taggare i colleghi, semplicemente anteponendo la @ al loro nome, per condividere informazioni, suggerimenti, idee.
  • Infine, puoi assegnare il To-Do a un collega, se non sei direttamente responsabile della relazione con il cliente, e allo stesso tempo rimanere aggiornato sull’andamento dell’operazione.

Alla scadenza del To-Do, il sistema ti avviserà che è ora di far partire la chiamata.

notifica di chiamata utilizzando Twproject come CRM

Grazie al link, potrai rivedere tutti i dettagli della risorsa e ricominciare la conversazione lì dove l’avevi lasciata.

Se la conversazione è proficua, si può infine creare un’attività di prevendita specificamente dedicata ad ACME, per registrare in dettaglio il primo contatto, e magari una demo successiva, l’offerta e il contratto finale.

Aggiungi un nuovo progetto di prevendita

Ora che il tuo lead è diventato un vero e proprio progetto di prevendita, puoi inserirlo in Twproject per monitorarne lo stato di avanzamento.

Il Gantt di Twproject usato per monitoraggio attività prevendita

Infatti, grazie a Twproject tutte le attività di prevendita possono essere monitorate, gestite e salvate così come tutti gli altri progetti.

Uno dei migliori strumenti che Twproject offre per la gestione dei progetti è il suo Gantt interattivo e dinamico.

Anche per i progetti in fase di prevendita può essere molto utile avere uno strumento che offra una visione a 360°, come il Gantt di Twproject.

Infatti, ogni attività può avere fasi e sottofasi, collegate o meno tra loro da diverse tipologie di dipendenze.

Supponiamo che la prima telefonata con Lorenzo abbia portato a un accordo di presentazione con la sua superiore Carla Gori. Ciò comporterà una serie di attività intermedie come l’ottimizzazione dei contenuti, le landing page, ecc. Queste attività saranno incluse come fasi preliminari legate in un rapporto di interdipendenza con la presentazione finale.

Tutto questo porterà auspicabilmente alla conclusione del contratto, che darà il via a un vero e proprio progetto operativo.

Ma già da ora ogni fase del processo sarà monitorata e potrà essere gestita anche da persone diverse coinvolte nel progetto, eliminando perdite di tempo e inutili scambi di e-mail.

In sintesi, grazie a Twproject’Gantt utilizzato come strumento CRM abbiamo:

  • Contatti e progetti riuniti
  • Agenti assegnati all’attività di prevendita
  • Monitoraggio dei progressi della prevendita
  • Gestione del budget e delle spese di prevendita
  • Mansioni di prevendita registrate per report e considerazioni future

Converti il piano di prevendita in un progetto vero e proprio

Dunque, abbiamo visto come utilizzare gli strumenti di Twproject per le attività di CRM.

È evidente che le sue funzionalità superano quelle di qualsiasi altro software specifico per tutte le attività preliminari di individuazione dei potenziali clienti, grazie al fatto che Twproject è un software completo, flessibile e multifunzionale.

Ma non è tutto.

Il vantaggio di utilizzare Twproject è che il software si evolve insieme ai tuoi progetti.

Supponiamo che la fase di prevendita si sia convertita in un contratto e che si possa iniziare a gestire il progetto vero e proprio: se si utilizza Twproject come CRM si hanno già molte informazioni inserite e non si deve iniziare tutto daccapo.

Inoltre, avrai tutti i dati registrati e potrai anche monitorare i costi effettuati e le ore lavorate per l’attività di prevendita.

Questi sono solitamente dati che non vengono conteggiati e che finiscono in un unico blocco con tutte le altre attività commerciali.

Si tratta invece di informazioni fondamentali da sapere se si vuole gestire i progetti in modo accurato, fin dall’inizio.

Tutto questo è possibile grazie al fatto che, con Twproject, puoi avere un software CRM e un software di Project Management, insieme.

Per provare gratuitamente questa e altre funzionalità, iscriviti a un periodo di prova di 15 giorni o prenota una demo con il nostro team di supporto: vedrai quanti singoli aspetti dei tuoi progetti potrai gestire su un’unica piattaforma!

Software CRM e software di Project Management, insieme

New Twproject Release 7.1.018 – Calendari multipli: maggiore flessibilità per i tuoi progetti

Il calendario di Twproject è sempre stato efficiente e con una configurazione altamente personalizzabile, ma adesso fa un enorme passo avanti consentendoti di definire più calendari da usare su progetti e risorse.

Con questa novità introdotta con il rilascio 7.1.018, vogliamo rispondere all’esigenza di chi gestisce team e progetti diversi, con orari di lavoro non uniformi.

La coesistenza di più calendari è infatti un requisito essenziale per la maggior parte delle aziende strutturate, che necessariamente si trovano a gestire configurazioni di lavoro diverse a seconda dei reparti.

A chi si rivolge l’introduzione dei calendari multipli

Con questo sviluppo condiviso Twproject è voluta venire incontro alle realtà più eterogenee. Parliamo ad esempio di aziende con reparti di produzione e amministrazione che non condividono i medesimi giorni lavorativi, o ancora di società con filiali in paesi esteri e dunque con un diverso calendario delle festività.

Questa era dunque un’innovazione essenziale per permettere flessibilità e aderenza alle esigenze reali dei gruppi di lavoro, che al giorno d’oggi sono sempre più multiformi.

Fino ad ora, il calendario in Twproject consentiva la definizione dei giorni lavorativi durante la settimana e delle festività o chiusure aziendali; questo calendario si applicava a tutte le risorse e progetti.

Permetteva inoltre, a partire dal calendario stesso, di settare l’orario lavorativo delle risorse (come nei casi di part-time, ecc.).

Cosa cambia con lo sviluppo dei calendari multipli

Come abbiamo visto, un calendario aziendale principale e personalizzabile è già presente in Twproject, ed è quello che da oggi sarà considerato il calendario di “Default”.

La differenza sarà che da oggi in poi per ogni risorsa, ma anche per ogni progetto, sarà possibile impostare un calendario diverso rispetto al default.

Ma entriamo nel dettaglio: che cosa cambia con l’introduzione dei calendari multipli in Twproject e come possiamo impostarli?

Creazione e modifica di un calendario

L’amministratore del sistema potrà creare un nuovo calendario dalla pagina di amministrazione, assegnandogli un nome, una descrizione e altri dati che ora vedremo.

L’editor del calendario è infatti diviso in due sezioni: la prima contiene appunto il nome, la descrizione, i giorni lavorativi settimanali e la spunta “default”.

configurazione multi-calendari

È possibile la definizione di un solo calendario di default.

Attenzione: l’operazione di selezione del default deve essere fatta con cautela poiché ha un impatto sulle durate dei progetti e carichi di lavoro.

Un cambiamento di questo aspetto non modificherà direttamente i dati dei task, ma al primo accesso sulla WBS o sul Gantt le fasi mostreranno le eventuali incongruenze dovute ai cambi sul calendario.

La seconda sezione dell’editor è relativa alla definizione delle festività e delle chiusure aziendali.

settaggio di chiusure e festività sui multi-calendari

Il primo click su una cella definisce una festività con data variabile (Pasqua, Thanksgiving ecc.), il secondo click imposta una festività fissa (Natale, Capodanno ecc.).

A questo punto avremo tanti calendari quante sono le diverse configurazioni dei giorni di lavoro a livello aziendale, sia che esse siano determinate da diverse tipologie di lavoro o da condizioni geografiche.

Calendari multipli sulle risorse

Ma non è finita qui: ci sono delle importanti novità anche nella sezione delle impostazioni di lavoro della risorsa.

Per ogni risorsa si potrà infatti impostare il calendario da utilizzare, attraverso un menù a tendina.

Se si sceglie “*Utilizza calendario predefinito*”, la risorsa in questione utilizzerà il calendario marcato come default (attraverso la spunta che abbiamo visto nella sezione precedente), che nel caso di questo esempio si chiama appunto “Default” e ha un asterisco.

Calendario predefinito per la risorsa

Una nuova importante modifica introdotta in questo rilascio è che per una risorsa si possono definire i giorni settimanali lavorativi, anche se questi risultano festivi per il calendario prescelto.

Questo è utile per gestire le situazioni in cui l’azienda generalmente sabato e domenica non lavora ma, ad esempio, il reparto manutenzioni si.

Quindi il calendario selezionato fornisce ferie e festività, ma i giorni lavorativi possono essere definiti per ogni singola risorsa.

Similmente ad altri dati lavorativi, come orario, costo orario ecc., anche il calendario viene ereditato da organigramma se non differentemente specificato.

Se si cambia il calendario di un reparto da A a B, tutte le risorse di quel reparto che avevano il calendario A passeranno a B. Quelle che avevano il calendario C manterranno C.

Nell’esempio riportato nell’immagine precedente si vede che la risorsa “Roberto” utilizza il calendario di default (che ha cinque giorni lavorativi da lunedì al venerdì), ma Roberto, nel suo caso specifico, ha impostato il mercoledì come non lavorativo e il sabato come lavorativo.

Di conseguenza, tutte le interfacce che riportano il calendario lavorativo (come il foglio di lavoro, il carico, la vista tempi lavoro ecc.) mostreranno i giorni non lavorativi specifici per quella risorsa. Nel caso di Roberto, mercoledì e domenica.

Calendari multipli sui progetti

Un ulteriore passo avanti è dato dal fatto che con la nuova versione è possibile indicare un calendario specifico sia sul progetto che sulle fasi.

Un nuovo progetto viene sempre impostato sul calendario di default. In caso di modifica successiva, il nome del calendario prescelto sarà indicato alla destra delle date (come nell’immagine qui sotto).

In questo modo si può ad esempio avere un progetto che utilizza il calendario solare (365/365), ma le fasi operative che coinvolgono reparti specifici potrebbero utilizzare un calendario 5/7.

Nel caso in cui il calendario utilizzato dal progetto venga modificato, ad esempio aggiungendo festività o chiusure aziendali, in modo da interferire con le date del task, al primo accesso nel progetto sarà presente un piccolo alert.

Cliccando sull’alert si otterrà un messaggio più dettagliato, che metterà in evidenza i punti in cui i cambi di date hanno generato interferenze.

Ma come si cambia il calendario di un progetto o di una fase?

Per farlo dobbiamo utilizzare il diagramma di Gantt; questo perché dal Gantt si vedono subito gli effetti del cambiamento su date e durate, e c’è la possibilità di salvare in un secondo momento, senza rischiare di modificare permanentemente i dati.

Dalle opzioni sulla riga di progetto, si potrà selezionare il cambio del calendario.

Apparirà poi un pop-up per la scelta del calendario e per decidere se tentare di mantenere le date o le durate.

scelta di multi-calendari da Gantt

Si potrà scegliere se mantenere, per quanto possibile, le date oppure le durate. La condizionalità è data dal fatto che non è garantito che le date possano essere mantenute in toto (come nel caso in cui una data di inizio o fine corrisponda a un festivo per il nuovo calendari).

In caso di violazioni di milestones o di date vincolanti, il sistema invierà un messaggio e non effettuerà il cambio richiesto. L’utente dovrà prima modificare le date opportunamente e in seguito effettuare il cambio di calendario.

Con questa nuova versione in uso, al primo accesso sul Gantt, verrà fatto un controllo per verificare che data di inizio, fine e durata del progetto siano coerenti con il calendario in uso.

Nelle versioni precedenti, se il calendario unico era stato modificato, veniva semplicemente, e silentemente, ricalcolata la data di fine partendo da inizio e durata.

Nella nuova versione si mantengono invece le date e si cambiano le durate di conseguenza. In caso di discrepanze, sarà mostrato un alert.

Se fossero state toccate delle milestones, queste verrebbero evidenziate, così come per le fasi che hanno avuto la durata ricalcolata.

segnalazioni di milestone e o fasi modificate

È sufficiente modificare anche un solo dato per abilitare il salvataggio e rendere definitive le nuove durate.

Effetti dei calendari multipli sulle interfacce

Il fatto di poter disporre di calendari diversi su risorse e progetti ha naturali conseguenze anche sull’aspetto di alcune interfacce di Twproject, come ad esempio il Foglio di lavoro.

Nel caso mostrato in questa immagine, notiamo dalla riga in basso che l’impiegato non lavora nei giorni di mercoledì e domenica.

multi-calendari sul foglio di lavoro

Allo stesso tempo però, i progetti su cui lavora hanno dei calendari diversi dal suo e nello specifico:

  • il progetto “A.365/365” (evidenziato in rosso) è sempre attivo
  • B.LMM” (in giallo) è attivo per i primi tre giorni della settimana
  • C.MMGV” (in verde) è attivo dal martedì al venerdì

L’utente potrà segnare liberamente i propri worklog, tenendo però conto delle informazioni che si evincono relativamente al calendario di ogni progetto, rese più chiare anche a una legenda più completa.

Twproject non blocca mai l’inserimento del worklog (tranne che nel lontano passato o nel futuro), ma si limita a segnalare il worklog “sospetto”.

Ad esempio, nel caso in cui si registrino ore lavorate in una data che è non lavorativa sia nel calendario di risorsa sia nel calendario di progetto, questo sarà considerato un caso “sospetto”, e di conseguenza segnalato.

In caso di viste con più risorse, come ad esempio il Carico operatori, saranno mostrati i diversi calendari per ciascuna risorsa:

multi-calendari nel Carico operatori

Oppure, come nel caso della Vista dei tempi di lavoro, dato che questa comprende un gruppo complessivo di risorse, sarà mostrato il calendario aziendale:

multi-calendari nella Vista tempi di lavoro

Al suo interno compariranno però indicazioni e segnalazioni provenienti dal calendario delle risorse coinvolte.

Abbiamo visto quanto può migliorare e rendere più realistica la pianificazione delle tempistiche l’uso di più calendari per le risorse e i progetti.

Ora non ti rimane che provare questa importante novità, che contribuisce a rendere Twproject uno strumento sempre un passo avanti rispetto agli altri.

I calendari multipli di Twproject ti permettono di rendere molto più efficiente il processo di gestione dei tempi di lavoro e di ottenere sempre maggiore flessibilità nella schedulazione delle risorse.

Tutti i clienti che utilizzano Twproject in cloud hanno già avuto l’aggiornamento in automatico, mentre coloro che hanno Twproject installato sui propri server posso trovare come sempre i nuovi installer qui.

Prova questa e altre funzionalità gratuitamente per 15 giorni. Inizia subito a pianificare e impostare puntualmente i tempi di lavoro!

La nuova funzionalità ti aspetta

Progetti e carico di lavoro: cosa c’è da sapere

Nella gestione dei progetti, valutare il carico di lavoro a cui sono sottoposte le risorse gioca un ruolo fondamentale per un Happy Ending.

In un mondo ideale in cui si lavora con risorse infinite i progetti sono sempre in-time.

Nel mondo reale invece si ha spesso a che fare con membri del team contemporaneamente coinvolti su più progetti, che devono gestire le attività quotidiane ed anche le eventuali urgenze. 

In questo caso una indicazione sulla “sostenibilità” è fondamentale per capire chi e quando potrà positivamente portare a conclusione il nostro progetto

La durata e l’effort

Agli inizi, mi sorprendeva la fatica che facevano alcuni dei ns. clienti a capire la differenza tra la durata e l’effort. Per molti di loro il rapporto era di uno a uno.

Questo tipo di approccio non è solo sbagliato in termini gestionali (una fase che dura 30gg potrebbe richiedere un effort di un’ora, si pensi alla fase di attesa di materiale da un fornitore), ma sottintende un totale ed esclusivo assorbimento della risorsa su quell’attività.

Se questo approccio va bene in fase di analisi e preventivo, non può funzionare in fase di pianificazione.

In Twproject la durata del progetto si definisce alla sua creazione, l’effort invece lo si definisce per ogni risorsa coinvolta al momento della creazione dell’assegnazione.

assegnazione risorsa

Una buona domanda da porsi a questo punto è: “quante ore può lavorare al giorno una risorsa sul suo progetto?”

Per rispondere correttamente si devono considerare diversi  parametri:

  • l’ovvio orario di lavoro (full-time, part time orizzontali o verticali)
  • ferie, malattie, permessi etc.
  • quanto già allocato su altri progetti
  • le attività di routine
  • attività spot già programmate

Le prime due voci sono intuitive ed in parte fuori dal controllo del PM, per cui analizzeremo le altre e vedremo come queste contribuiscono a generare il “carico” di una risorsa. 

Attività di progetto

Un progetto, o meglio una fase, ha sempre una data di inizio, una di fine (quindi una durata, solitamente espressa in giorni lavorativi), delle risorse assegnate.

Ogni risorsa deve svolgere delle attività stimate per un totale di giorni/ore (effort).

Senza andare troppo nel dettaglio possiamo stimare il carico su una risorsa dividendo le ore stimate per la durata del progetto.

Ad es.: una fase di 10gg con un effort di 20h mi genera un carico medio di 2h al giorno ovvero del 25% (supponendo 8 ore al giorno). 

Facile, almeno prima che il progetto inizi.

Ma una volta iniziato, cosa accade se per i primi 5 giorni non sono riuscito a lavorare su questo progetto?

Accade che dovrò lavorare 20h su 5gg, ovvero con un carico del 50%.

Quindi nelle attività di progetto le ore “non ancora fatte” danno un feedback incrementale al carico, accumulandosi nei giorni restanti.

carico di lavoro incrementale

Avere la possibilità di confrontare la situazione “ideale” (quella pianificata dal PM, senza tenere conto del fatto/non fatto), con quella “reale” (che tiene conto del feedback ) dà molti spunti di riflessione e di possibili correzioni.

E’ interessante notare che il non essere riusciti a lavorare sul progetto pianificato lo possiamo leggere dalle registrazioni del worklog. 

Il worklog è un ottimo indicatore da questo punto di vista, è una sorta di “battito del cuore del progetto”; se il cuore non batte il progetto è morto!

Se una risorsa lavora su più progetti contemporaneamente i calcoli si possono complicare e per questo Twproject ci aiuta presentando queste informazioni in modo efficiente.

Inizia anche tu a gestire il carico al meglio

Con Twproject potrai inserire i progetti, valutarne l’effort ed ottenere feedback dal tuo team.

Prova Twproject!

Le attività di routine: si lavora otto ore al giorno?

Sono la Cenerentola delle attività. 

Molti di noi pur stando in ufficio 8 ore (quando va bene :-)) possono dedicare solo una percentuale del proprio tempo ai “veri progetti”. 

Molto tempo lo spendiamo (n.b. non ho detto “lo perdiamo”) in attività non riconducibili ad un progetto. 

Nel mio caso: leggere le email arrivate, riunioni di reparto, telefonate, supporto ai colleghi.

Oltre a queste generiche ce ne possono essere altre più specifiche come aggiornamento, formazione,  archiviazione documenti, verifica backup,  manutenzioni etc.

Quanto tempo dedico a queste attività? Quasi 3 ore al giorno

Lo so con una certa confidenza perché sono ormai anni che con l’aiuto di Twproject registro giornalmente le ore impiegate e so che mediamente in un anno il 38% del mio tempo “lo impiego” così.

Se pianificassi un progetto che mi coinvolge al 100% per un periodo più lungo di qualche giorno, sicuramente sforerebbe.

Ma se mi chiedessero quante ore posso lavorare su una cosa ogni giorno d’istinto direi “otto ore”.  Per evitare questi errori è importante avere dati oggettivi su cui basare le ns. scelte ed analisi. 

La registrazione del worklog è la base per fare una buona pianificazione, non solo per un buon controllo sui costi.

So benissimo che questo è uno sforzo aggiuntivo ed infatti quando dico ai nostri clienti di registrare le ore “perse”, la prima reazione che ottengo è del tipo “riluttante/sbuffante/mi alzo e vado via”. 

Per questo è importante che l’attività di registrazione del worklog sia il più “indolore” possibile.

Su questo punto Twproject è imbattibile; si può registrare worklog alla chiusura dei To-do, con i bottoni start-stop, su una/due/tre settimane, sull’intero mese day-by-day, etc..  L’overhead è minimo

Con l’obiettivo di “misurare” le attività di routine, l’avere a disposizione un “calderone” dove poter mettere tutto quello che non si riesce a ricondurre ad un progetto alleggerisce di molto la registrazione aiutandoci a “fare 8”. 

Ai nostri clienti consigliamo sempre di creare un non-progetto “calderone” (o “cestino” o “BAU” Business As Usual per quelli più raffinati) che inizia il 1/1 e termina il 31/12 per la registrazione delle attività non progettuali. 

Dopo qualche mese di registrazioni si può capire meglio quanto tempo le ns. risorse possono davvero dedicare ai progetti.

Capita anche che sia necessario dare un’occhiata a cosa è andato nel “calderone”; magari si potrebbe strutturarlo per “classificare” meglio le attività di routine. 

Ad esempio questo è quello che usiamo noi in Twproject

WBS
Esempio di “calderone” strutturato

Abbiamo capito come usare il worklog per misurare le ore che possiamo dedicare ai “veri progetti”, ma come si comportano i “progetti” di routine dal punto di vista del carico?

Più o meno come i progetti veri, ovvero l’effort viene “spalmato” uniformemente sul periodo, ma con una piccola differenza: non hanno il feedback incrementale.

Facciamo un esempio: la mia attività routinaria di supporto al team di sviluppo mi occupa “mediamente” un’ora al giorno.

Se oggi non ricevo richieste di supporto, non è necessariamente vero che domani ne riceverò il doppio. 

In pratica l’effort si considera costante su tutto il periodo.

La sua rappresentazione grafica è una barra costante:

attività di routine sul carico di lavoro
Le attività di routine

Attività spot

Sono attività che si svolgono all’interno di un “contratto” senza sapere a priori quanto e quando.

L’esempio più calzante sono gli interventi da fare su richiesta nel quadro di un contratto di manutenzione annuale.

In questo caso si può creare un “progetto” cha ha le stesse date del “contratto” ed assegnare le risorse all’occorrenza.

Dato che è difficile prevedere a priori l’effort complessivo, per semplicità possiamo non specificarlo e lasciarlo a zero.

Se invece lo si vuole tracciare, perché al cliente è stato venduto un pacchetto di ore, le si può inserire, queste non verranno comunque considerate dal carico.

Quindi a differenza di progetti e attività routinarie, le attività spot non generano un carico “spalmato” sul periodo di durata del progetto/contratto, ma solamente nei giorni in cui sono pianificate le attività.

Con Twproject questo lo si può fare direttamente assegnando dei ToDo oppure utilizzando il piano di lavoro.

Un esempio pratico: il carico di lavoro di Giorgio

Giorgio lavora in un azienda di produzione e si occupa da molti anni di un prodotto specifico, da supporto ai clienti che lo acquistano e partecipa allo sviluppo delle sue customizzazioni.

Il lavoro giornaliero di Giorgio è quindi composto da progetti di natura diversa. Creiamoli in Twproject e vediamo la gestione del carico come appare.

Giorgio ha un progetto di supporto clienti generico che dura tutto l’anno e che occupa più o meno un paio d’ore al giorno. Questo progetto è di tipo routine:

stima del carico

Ecco cosa accade nel carico di lavoro di Giorgio:

distribuzione del carico di lavoro
Attività routinaria che occupa circa 2 ore al giorno – 25%

Giorgio viene poi coinvolto in un progetto, per un prodotto custom di uno dei suoi clienti. La fase in cui lui è coinvolto dura solo 10 giorni e la stima del suo effort è di 40 ore.

La sua assegnazione appare cosi:

carico di lavoro stimato

Ed ecco il carico come cambia:

aggiunta task
Carico al 75% con l’aggiunta di un progetto

Infine Giorgio ha un contratto di supporto attivo con un cliente specifico, con un pacchetto di 40 ore a consumo. Su questo progetto Giorgio non lavora a meno che il cliente non lo chiami. Questa attività è spot e anche se inseriamo l’effort, il carico non cambia.

Ma cosa succede al carico di Giorgio se il cliente lo chiama e fissano un intervento sul prodotto? Giorgio creerà un ToDo schedulato e questo modificherà il suo carico di lavoro.

diverse tipologie di attività su carico di lavoro
Carico con attività spot

Come si evince dall’immagine, l’attività spot ha rubato del tempo al progetto di Analisi ed infatti le ore che Giorgio dovrà dedicargli nei giorni residui sono aumentate.

Questi sono solo tre esempi semplici mappati con Twproject ma che rendono bene l’idea di come mappare le diverse tipologie di attività aziendali.

Per una gestione ottimale dei carichi, è quindi fondamentale valutare il tempo necessario per completare ogni fase del progetto e tenere traccia delle attività coinvolte nel processo.

Con Twproject 7 abbiamo lavorato molto su questi aspetti ed introdotto un tool, che utilizzando le informazioni del carico “suggerisce” una data di fine progetto “sostenibile” per ogni membro del team.

Abbiamo anche introdotto un tool per risolvere velocemente i picchi di carico e le sovrapposizioni, perché non sempre va tutto liscio come per il nostro Giorgio, vedremo questo tool in un post dedicato.

Guarda questo video per capire ancora meglio come gestire il carico di lavoro delle risorse con Twproject

Prova anche tu a mappare i tuoi progetti ed avere chiaro lo stato delle tue risorse

 

Calcolo ore lavorative delle risorse: ecco come fare

Il calcolo delle ore lavorative delle risorse umane in un’azienda può essere un argomento caldo, sia per i dipendenti sia per i datori di lavoro che potrebbero essere impauriti dalla matematica che vi sta dietro.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza fra quello che è l’orario lavorativo e non, i tipi di orario, le difficoltà più comuni che le aziende devono affrontare e, soprattutto, la soluzione a questo spesso spinoso problema.

 

Calcolo ore lavorative: chiariamo le differenze tra orario di lavoro e non lavorativo

L’orario di lavoro è quello in cui al dipendente è richiesto di essere in servizio, non solo sul posto di lavoro, ma anche in altri luoghi purché impegnato in attività legate al lavoro.

Anche se si tratta di una definizione piuttosto elementare, le cose possono diventare un po’ più complicate quando si ha un team che si deve spostare in luoghi diversi, come i cantieri edili.

In generale, la prassi dice che quando un dipendente si reca al lavoro, ovvero quello che potrebbe costituire il luogo designato per la giornata, si tratta di ore non lavorative.

Tuttavia, se un dipendente ha timbrato il cartellino per la giornata e gli viene chiesto di trasportare del materiale ad un altro luogo, quello rientra nell’inizio e fine dell’orario di lavoro. Il tempo reale di viaggio deve essere comunque retribuito.

Per quanto riguarda le ore non lavorative il discorso è più semplice; questi sono i momenti in cui il dipendente non lavora, come le pause o le ore fuori servizio.

E per quanto concerne la formazione? Solitamente, quando un’azienda chiede ai propri dipendenti di ottenere una formazione specifica, è necessario che questa retribuisca i propri dipendenti per quelle ore.

Al contrario, se un dipendente è interessato a seguire un corso in maniera volontaria, anche se tale formazione avvantaggerà il suo datore di lavoro, non conterà come orario lavorativo.

Tipologie di orari di lavoro

Esistono diversi tipi di orari di lavoro e questi determinano il modo in cui le ore lavorative vengono classificate nei confronti di un dipendente.

calcolo ore di lavoro

1. Orario part-time: l’orario part-time è inferiore dell’orario a tempo pieno definito da un datore di lavoro. Il part-time può ricoprire percentuali diverse, come 50% o 75% rispetto al tempo pieno. E’ molto importante cercare di rispettare questo orario ed evitare gli straordinari. Il pericolo di far lavorare dipendenti part-time per un numero di ore vicino o uguale a quello dei dipendenti a tempo pieno è che potrebbero iniziare a risentirsi di non ricevere gli stessi vantaggi.

2. Orario a tempo pieno: si tratta del tempo massimo che i dipendenti possono lavorare in un determinato periodo di tempo. Lo standard in Italia è di 40 ore per 5 giorni, cioè 8 ore al giorno. Tuttavia, le aziende di tutto il mondo stanno iniziando a istituire settimane lavorative di 4 giorni con le stesse aspettative in termini di orario.

3. Straordinari: per ore straordinarie si intendono le ore lavorate oltre alle 40 ore settimanali previste dal contratto a tempo pieno. Le ore di straordinario, teoricamente, vengono retribuite maggiormente rispetto alle ore tradizionali. In alcune aziende, le ore straordinarie non vengono retribuite, ma si accumulano nella cosiddetta “banca ore” che può essere utilizzata in un secondo momento per ottenere ore o giorni feriali aggiuntivi.

Calcolo ore lavorative delle risorse: come farlo con Twproject

Twproject, uno dei software di project management più efficienti del mercato, che permette ai manager di risolvere in maniera semplice il calcolo delle ore di lavoro.

Per calcolare il carico di lavoro vengono considerati molti parametri, fra cui:

  • Stato del progetto
  • Ore pianificate
  • Ore già lavorate
  • Ore effettivamente lavorabili considerando ferie, permessi o malattie

…E molto altro.

Avendo questi dati un project manager potrà quindi stabilire:

  • Le ore lavorate da una risorsa specifica o da un dipartimento in generale
  • La capacità lavorativa per un particolare giorno
  • Il carico di lavoro complessivo

 

calcolo ore di lavoro

 

Il software consente di tenere sotto controllo in tempo reale i worklog inseriti, evidenziando eventuali scostamenti rispetto al piano.

È possibile individuare le ore lavorate per singolo compito, per progetto e per collaboratore.

Possiamo inoltre assegnare interi dipartimenti ad un progetto e dunque avere un’unica assegnazione su cui tutti possono rendicontare.

Analisi e approvazione dei worklog

In un secondo momento, i worklog inseriti potranno essere monitorati, analizzati e approvati dal capo progetto.

Attraverso gli strumenti di analisi che offre Twproject, il project manager può vedere agilmente il totale di ore registrate per ogni progetto da ciascun dipendente in un determinato lasso di tempo, selezionabile attraverso filtri di ogni sorta.

Ogni worklog registrato risulta in stato di approvazione e il capo progetto può approvarlo o segnarlo come fatturato.

I dati possono poi essere stampati o esportati.

Ancora più in dettaglio, con lo strumento di approvazione dei worklog, viene mostrato ciascun singolo worklog inserito su ogni progetto dai dipendenti selezionati.

Qui, oltre a cambiare lo status, il project manager se ne ha necessità può liberamente agire sulle ore lavorate, spostarle agilmente tra giorni e progetti, modificarne totale o descrizione.

approvazione del calcolo delle ore lavorate

Queste tipo di analisi dei dati mostrano in maniera immediata l’andamento del lavoro su fasi e progetti per dipartimento o per singoli dipendenti e  semplificano enormemente la contabilità.

Rendicontazione

Oltre alle stime orarie, Twproject permette di monitorare attentamente anche il budget. Attivando una funzionalità apposita, in caso di sforamento delle ore previste, non sarà più possibile inserire ore in eccedenza.

Nel caso in cui si sfori, una notificazione di errore apparirà e verrà mostrato il numero residuo di ore inseribili (se è il caso).

Un’altra opzione di default che può essere molto utile ai project manager nel calcolo delle ore lavorative è quella che riguarda il centro di costo. Nel caso in cui si cambi il centro di costo di un’attività o di una risorsa specifica, tutti i task derivati verranno aggiornati al nuovo centro di costo.

Overview del lavoro di tutto il team

Per avere una vista d’insieme del lavoro svolto dalla propria squadra di lavoro in termini di giorni e ore lavorate, Twproject offre una chiara panoramica sul lavoro di ciascun membro del team.

Da qui è possibile visualizzare il carico di lavoro non solo sulle persone, ma anche su interi dipartimenti.

registrare ore di lavoro

Un ulteriore vantaggio di Twproject è la sua visualizzazione grafica che suddivide le varie fasi con colori diversi. In questo modo qualsiasi variabile del carico di lavoro, come le ferie di un dipendente, può essere facilmente individuata.

Conclusioni

Il monitoraggio del tempo lavorativo tramite Twproject è dunque importante per aziende e dipendenti perché:

Migliora la produttività: consente di misurare il tempo impiegato in attività specifiche;

Migliora la precisione della fatturazione: la fatturazione non lascia spazio ad errori in quanto può significare anche ripercussioni legali. Un calcolo delle ore lavorative corretto garantisce che i dipendenti siano adeguatamente retribuiti e che l’azienda non subisca pagamenti in eccesso o perdite;

Migliora il time management: l’utilizzo di Twproject per il calcolo delle ore lavorative permette al gestore di progetto di risparmiare il tempo che si impiegherebbe a calcolare il tutto manualmente;

• Migliora la flessibilità: sempre più aziende stanno passando al lavoro da remoto. L’utilizzo di un software di project manager non solo rende possibile tale flessibilità, ma la fa anche funzionare.

In conclusione, l’efficace gestione e calcolo delle ore lavorative è cruciale per il successo di qualsiasi azienda.

Utilizzare strumenti come Twproject non solo semplifica questo processo, ma migliora anche la produttività, l’accuratezza nella fatturazione e la gestione del tempo, riducendo il rischio di errori e disguidi.

L’adozione di tali tecnologie consente alle aziende di rimanere competitive in un mercato sempre più dinamico e orientato alla flessibilità, garantendo allo stesso tempo la trasparenza e la giustizia per i lavoratori.

La capacità di tenere traccia delle ore lavorative in tempo reale e con metodi precisi è quindi non solo una necessità operativa, ma un vero e proprio investimento nel futuro dell’organizzazione.

 

Ancora dubbi? Inizia ora una demo gratuita.

 

Calcolo ore lavorative: chiariamo le differenze tra orario di lavoro e non lavorativo

L’orario di lavoro è quello in cui al dipendente è richiesto di essere in servizio, non solo sul posto di lavoro, ma anche in altri luoghi purché impegnato in attività legate al lavoro.

Anche se si tratta di una definizione piuttosto elementare, le cose possono diventare un po’ più complicate quando si ha un team che si deve spostare in luoghi diversi, come i cantieri edili.

In generale, la prassi dice che quando un dipendente si reca al lavoro, ovvero quello che potrebbe costituire il luogo designato per la giornata, si tratta di ore non lavorative.

Tuttavia, se un dipendente ha timbrato il cartellino per la giornata e gli viene chiesto di trasportare del materiale ad un altro luogo, quello rientra nell’inizio e fine dell’orario di lavoro. Il tempo reale di viaggio deve essere comunque retribuito.

Per quanto riguarda le ore non lavorative il discorso è più semplice; questi sono i momenti in cui il dipendente non lavora, come le pause o le ore fuori servizio.

E per quanto concerne la formazione? Solitamente, quando un’azienda chiede ai propri dipendenti di ottenere una formazione specifica, è necessario che questa retribuisca i propri dipendenti per quelle ore.

Al contrario, se un dipendente è interessato a seguire un corso in maniera volontaria, anche se tale formazione avvantaggerà il suo datore di lavoro, non conterà come orario lavorativo.

Tipologie di orari di lavoro

Esistono diversi tipi di orari di lavoro e questi determinano il modo in cui le ore lavorative vengono classificate nei confronti di un dipendente.

calcolo ore di lavoro

1. Orario part-time: l’orario part-time è inferiore dell’orario a tempo pieno definito da un datore di lavoro. Il part-time può ricoprire percentuali diverse, come 50% o 75% rispetto al tempo pieno. E’ molto importante cercare di rispettare questo orario ed evitare gli straordinari. Il pericolo di far lavorare dipendenti part-time per un numero di ore vicino o uguale a quello dei dipendenti a tempo pieno è che potrebbero iniziare a risentirsi di non ricevere gli stessi vantaggi.

2. Orario a tempo pieno: si tratta del tempo massimo che i dipendenti possono lavorare in un determinato periodo di tempo. Lo standard in Italia è di 40 ore per 5 giorni, cioè 8 ore al giorno. Tuttavia, le aziende di tutto il mondo stanno iniziando a istituire settimane lavorative di 4 giorni con le stesse aspettative in termini di orario.

3. Straordinari: per ore straordinarie si intendono le ore lavorate oltre alle 40 ore settimanali previste dal contratto a tempo pieno. Le ore di straordinario, teoricamente, vengono retribuite maggiormente rispetto alle ore tradizionali. In alcune aziende, le ore straordinarie non vengono retribuite, ma si accumulano nella cosiddetta “banca ore” che può essere utilizzata in un secondo momento per ottenere ore o giorni feriali aggiuntivi.

Calcolo ore lavorative delle risorse: come farlo con Twproject

Twproject, uno dei software di project management più efficienti del mercato, che permette ai manager di risolvere in maniera semplice il calcolo delle ore di lavoro.

Per calcolare il carico di lavoro vengono considerati molti parametri, fra cui:

  • Stato del progetto
  • Ore pianificate
  • Ore già lavorate
  • Ore effettivamente lavorabili considerando ferie, permessi o malattie

…E molto altro.

Avendo questi dati un project manager potrà quindi stabilire:

  • Le ore lavorate da una risorsa specifica o da un dipartimento in generale
  • La capacità lavorativa per un particolare giorno
  • Il carico di lavoro complessivo

 

calcolo ore di lavoro

 

Il software consente di tenere sotto controllo in tempo reale i worklog inseriti, evidenziando eventuali scostamenti rispetto al piano.

È possibile individuare le ore lavorate per singolo compito, per progetto e per collaboratore.

Possiamo inoltre assegnare interi dipartimenti ad un progetto e dunque avere un’unica assegnazione su cui tutti possono rendicontare.

Analisi e approvazione dei worklog

In un secondo momento, i worklog inseriti potranno essere monitorati, analizzati e approvati dal capo progetto.

Attraverso gli strumenti di analisi che offre Twproject, il project manager può vedere agilmente il totale di ore registrate per ogni progetto da ciascun dipendente in un determinato lasso di tempo, selezionabile attraverso filtri di ogni sorta.

Ogni worklog registrato risulta in stato di approvazione e il capo progetto può approvarlo o segnarlo come fatturato.

I dati possono poi essere stampati o esportati.

Ancora più in dettaglio, con lo strumento di approvazione dei worklog, viene mostrato ciascun singolo worklog inserito su ogni progetto dai dipendenti selezionati.

Qui, oltre a cambiare lo status, il project manager se ne ha necessità può liberamente agire sulle ore lavorate, spostarle agilmente tra giorni e progetti, modificarne totale o descrizione.

approvazione del calcolo delle ore lavorate

Queste tipo di analisi dei dati mostrano in maniera immediata l’andamento del lavoro su fasi e progetti per dipartimento o per singoli dipendenti e  semplificano enormemente la contabilità.

Rendicontazione

Oltre alle stime orarie, Twproject permette di monitorare attentamente anche il budget. Attivando una funzionalità apposita, in caso di sforamento delle ore previste, non sarà più possibile inserire ore in eccedenza.

Nel caso in cui si sfori, una notificazione di errore apparirà e verrà mostrato il numero residuo di ore inseribili (se è il caso).

Un’altra opzione di default che può essere molto utile ai project manager nel calcolo delle ore lavorative è quella che riguarda il centro di costo. Nel caso in cui si cambi il centro di costo di un’attività o di una risorsa specifica, tutti i task derivati verranno aggiornati al nuovo centro di costo.

Overview del lavoro di tutto il team

Per avere una vista d’insieme del lavoro svolto dalla propria squadra di lavoro in termini di giorni e ore lavorate, Twproject offre una chiara panoramica sul lavoro di ciascun membro del team.

Da qui è possibile visualizzare il carico di lavoro non solo sulle persone, ma anche su interi dipartimenti.

registrare ore di lavoro

Un ulteriore vantaggio di Twproject è la sua visualizzazione grafica che suddivide le varie fasi con colori diversi. In questo modo qualsiasi variabile del carico di lavoro, come le ferie di un dipendente, può essere facilmente individuata.

Conclusioni

Il monitoraggio del tempo lavorativo tramite Twproject è dunque importante per aziende e dipendenti perché:

Migliora la produttività: consente di misurare il tempo impiegato in attività specifiche;

Migliora la precisione della fatturazione: la fatturazione non lascia spazio ad errori in quanto può significare anche ripercussioni legali. Un calcolo delle ore lavorative corretto garantisce che i dipendenti siano adeguatamente retribuiti e che l’azienda non subisca pagamenti in eccesso o perdite;

Migliora il time management: l’utilizzo di Twproject per il calcolo delle ore lavorative permette al gestore di progetto di risparmiare il tempo che si impiegherebbe a calcolare il tutto manualmente;

• Migliora la flessibilità: sempre più aziende stanno passando al lavoro da remoto. L’utilizzo di un software di project manager non solo rende possibile tale flessibilità, ma la fa anche funzionare.

In conclusione, l’efficace gestione e calcolo delle ore lavorative è cruciale per il successo di qualsiasi azienda.

Utilizzare strumenti come Twproject non solo semplifica questo processo, ma migliora anche la produttività, l’accuratezza nella fatturazione e la gestione del tempo, riducendo il rischio di errori e disguidi.

L’adozione di tali tecnologie consente alle aziende di rimanere competitive in un mercato sempre più dinamico e orientato alla flessibilità, garantendo allo stesso tempo la trasparenza e la giustizia per i lavoratori.

La capacità di tenere traccia delle ore lavorative in tempo reale e con metodi precisi è quindi non solo una necessità operativa, ma un vero e proprio investimento nel futuro dell’organizzazione.

 

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Schedulare le risorse nei progetti

Schedulare le risorse nei progetti significa utilizzare le risorse produttive di un’azienda in modo più efficiente e intelligente di fronte a un mercato globale altamente competitivo e volatile.

Per sfruttare al massimo le risorse disponibili è importante seguire il Piano di gestione delle risorse ed evitare sprechi che potrebbero inficiare il risultato finale del progetto.

Bisogna sempre tenere conto che le risorse sono limitate, e per raggiungere il pieno potenziale delle sue risorse limitate, un’organizzazione deve stabilire un processo di schedulazione delle risorse adeguato.

Che cos’è la schedulazione delle risorse?

La schedulazione implica l’identificazione e l’allocazione delle risorse per un periodo specifico a vari tipi di attività.

I project manager stimano i requisiti di risorse necessari per soddisfare i risultati finali e sulla base di questi avviene l’allocazione delle risorse.

Ogni progetto è un’integrazione di più attività che richiedono determinate competenze di nicchia per produrre risultati tangibili.

Spetta al project manager e garantire che la risorsa giusta stia lavorando al compito giusto nel momento giusto.

Se le competenze della risorsa non sono in linea con le attività del progetto, o se l’attività viene svolta nel momento sbagliato, verrà compromessa la qualità del progetto e si otterranno risultati insoddisfacenti.

È pertanto indispensabile che il project manager tenga sotto controllo la disponibilità della forza lavoro. Ad esempio, se una risorsa critica viene prenotata per più progetti contemporaneamente, questa potrebbe essere a rischio di burnout.

Inoltre, ogni attività ha una tempistica definita ed è responsabilità del project manager garantire che il progetto venga consegnato in tempo rispettando i vincoli di progetto e nel rispetto del budget.

Se le risorse non vengono pianificate e schedulate in maniera efficiente, si verificheranno ritardi nell’esecuzione dell’attività e, nei casi peggiori, si potrebbe addirittura arrestare il progetto.

Le migliori pratiche per una schedulazione efficiente delle risorse di progetto

La schedulazione delle risorse non consiste solo nel colmare il buco pianificando o allocando risorse rispetto ai progetti, ma va molto oltre.

Una soluzione completa per la schedulazione delle risorse include la pianificazione delle risorse a livello aziendale, la gestione dell’utilizzo, il monitoraggio dei valori effettivi, ecc.

Fra le migliori pratiche per schedulare le risorse di progetto in maniera efficiente possiamo includere:

  • Creare una struttura di suddivisione del lavoro che definisce tutti gli elementi essenziali del progetto e definisce le dipendenze delle attività insieme alle competenze richieste. Una volta che i dettagli sono a posto, i manager o i coordinatori di progetto, possono individuare le attività e programmare le risorse con le giuste competenze per le attività di progetto.
  • Tecniche di ottimizzazione delle risorse per gestire meglio i progetti. Queste possono essere ad esempio il livellamento delle risorse o smoothing delle risorse.
  • Centralizzare la pianificazione delle risorse aziendali: dovrebbe esserci un unico programma per l’intera azienda da cui ogni project manager può attingere informazioni. In questo modo la pianificazione e schedulazione possono essere eseguite in tempo reale da più parti interessate e ci si può assicurare che non esista una doppia prenotazione per una risorsa.
  • Tenere traccia delle competenze in tempo reale in modo da poter assegnare le persone giuste alle attività giuste. Le persone vengono assegnate al progetto giusto in base a capacità, esperienza, qualifiche, ubicazione, tasso di costo, ecc. Queste informazioni devono essere sempre aggiornate in modo da avere una visione chiara e veritiera della situazione.

È essenziale integrare strumenti tecnologici avanzati che supportino queste attività.

L’uso di software di project management come Twproject non solo facilita la
programmazione e la gestione delle risorse, ma migliora anche la comunicazione e la collaborazione tra i membri del team, assicurando che ciascuna attività sia eseguita secondo i piani.

4 strategie per gestire al meglio le risorse di progetto

Ecco ulteriori strategie che possono essere adottate per gestire al meglio le risorse di progetto:

  1. Utilizzo di software di gestione del progetto per la visualizzazione in tempo reale: Twproject permette ai manager di visualizzare lo stato attuale di ogni risorsa, compreso il carico di lavoro e la disponibilità. Questo aiuta a prevenire il sovraccarico di lavoro e a ridistribuire le risorse in modo più efficiente.
  2. Implementazione di sistemi di allerta e notifiche: configurare alert automatici per avvisare i gestori di progetto quando una risorsa è a rischio di sovraccarico o quando le scadenze si avvicinano. Questo sistema proattivo aiuta a mantenere i progetti nei tempi e nel budget prestabiliti.
  3. Formazione e sviluppo continuo delle competenze: investire nella formazione delle risorse non solo aumenta la loro efficacia ma anche la loro flessibilità di essere assegnati a diversi progetti. Twproject può aiutare a tracciare le competenze acquisite e le lacune di competenza, permettendo così una pianificazione più informata delle necessità di formazione.
  4. Revisione e adattamento periodici dei piani: con Twproject, i piani di progetto non sono statici ma possono essere aggiornati e adattati in base al progresso del progetto e alle mutate condizioni del mercato. Questo assicura che la schedulazione delle risorse rimanga sempre ottimale, indipendentemente dalle sfide che emergono nel corso del progetto.

In che modo schedulare le risorse avvantaggia un’organizzazione?

Un efficace sistema di schedulazione delle risorse fornirà immensi vantaggi in un’azienda:

  • Mantiene ed eleva la qualità del progetto

Avere la persona giusta con le giuste competenze è fondamentale affinché un progetto finisca entro i tempi previsti e assicurando una buona qualità. In assenza di una schedulazione efficiente, il project manager assegnerà risorse non qualificate o insufficienti alle attività andando a causare possibili superamenti del budget e delle tempistiche, mettendo a repentaglio la qualità del progetto e traducendosi in una bassa soddisfazione del cliente.

  • Consente la pianificazione proattiva della capacità con una previsione basata sui dati

È possibile prevedere la domanda di risorse per un progetto per identificare carenze o sovra-allocazioni di risorse. È possibile così modificare le tempistiche del progetto, riqualificare i dipendenti attuali o assumere una forza lavoro contingente in anticipo.

  • Migliora la redditività

L’utilizzo fatturabile delle risorse è un KPI fondamentale per un’azienda per garantire redditività e sostenibilità.

schedulazione e pianificazione del carico delle risorse

Scegliere un software per la schedulazione delle risorse

Molti progetti possono trarre vantaggio da un software di project management come ad esempio Twproject che include una parte dedicata alla schedulazione dei progetti e più in dettaglio delle risorse.

In questo modo le parti interessate possono visualizzare facilmente il processo di pianificazione dell’intero ciclo di vita del progetto e, nel dettaglio, la schedulazione delle risorse.

Il software che si andrà a scegliere dipende dai metodi di pianificazione del progetto, ma è necessario garantire la capacità di produrre diagrammi di Gantt in modo semplice ed efficiente.

Grazie ad un software di questo tipo, inoltre, è possibile centralizzare la pianificazione delle risorse aziendali; punto che precedentemente abbiamo citato come best practice per quanto riguarda la schedulazione delle risorse.

Il superamento del budget o della deadline di un progetto sono i principali problemi che molte aziende si trovano ad affrontare.

Ciò si verifica principalmente a causa di correzioni degli errori dell’ultimo minuto – perché non notati in tempo – e di miglioramenti che spesso richiedono più tempo di quanto inizialmente previsto.

I progetti che si trovavano sulla strada giusta all’improvviso sono in ritardo, risultare costare molto di più del previsto, per non parlare della qualità dei risultati che il cliente non ritiene soddisfacente.

Pianificare e schedulare le risorse di un progetto è quindi un ottimo modo per evitare questi problemi.

Gestisci le risorse dei tuoi progetti con Twproject.