Le competenze del Project manager: 9 (+1) abilità chiave

competenze project manager

Quali sono le competenze del Project Manager oggi? Bella domanda!

Il project management non è un lavoro facile. In realtà, si tratta di una serie di lavori non facili, tra cui l’avvio, la pianificazione, l’esecuzione, il controllo, la chiusura di un progetto e, da non dimenticare, il team management.

Ed il project manager deve fare tutto ciò con successo, per questo deve possedere una varietà di competenze non solo tecniche, ma anche trasversali.

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Il project manager non si occupa infatti solo di sistemi e processi, ma anche di persone.
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Ecco allora un elenco di 10 competenze (9+1) che ogni project manager dovrebbe avere.

1. Leadership

Una delle prime capacità che vengono in mente quando si pensa ad un manager: la leadership.

Si tratta di una skill che alcuni considerano innata e che quindi non può essere acquisita.

Noi pensiamo però che tutti abbiano il potenziale per imparare come applicare le tecniche di leadership.

La leadership può presentarsi in diversi stili, a seconda della personalità del project manager.

2. Comunicazione

Questo aspetto è strettamente legato con la leadership.

Non è possibile essere un leader efficace se non si è in grado di articolare i bisogni e le necessità, ma anche gli elogi ed i complimenti.

Non solo un project manager comunica con il proprio team, ma anche con gli stakeholder, i fornitori ed i clienti.

La comunicazione riguarda non solo quella personale, ma anche quella attraverso tool specifici come strumenti di reporting o di collaborazione via chat, condivisione di file e altri mezzi per taggare le discussioni a livello di task.

3. Pianificazione

Questa è una skill tecnica, assolutamente essenziale in un project manager – altrimenti è molto probabile che abbia sbagliato lavoro.

L’unico modo per raggiungere gli obiettivi del progetto entro i tempi stabiliti è quello di suddividere l’obiettivo in singole attività lungo la linea temporale e associare ad ogni attività uno o più membri del team.

Questa in poche parole è la pianificazione ed è il cuore di ciò che fa un project manager.

Esistono molti strumenti che aiutano questo processo. Uno di essi è il diagramma di Gantt, che fornisce una visualizzazione del programma con compiti, durata, dipendenze e milestone.

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4. Gestione dei rischi

Fare qualsiasi cosa è un rischio. Pianificare un progetto, grande o piccolo, è legato ad alcuni rischi.

Fa parte del lavoro di un project manager prevedere questi eventi prima che diventino problemi reali.

Pertanto, prima di eseguire il progetto, è necessario inserire il lavoro di identificazione, valutazione e controllo del rischio.

Più un project manager è in grado di gestire il rischio, più è probabile che il suo progetto abbia successo.

Naturalmente, non è possibile anticipare tutto ciò che potrebbe accadere nel corso del ciclo di vita di un progetto.

Problemi imprevisti possono sorgere, quindi è necessario avere un processo valido e pronto per gestirli nel momento in cui si presentano.

5. Gestione dei costi

Il concetto è chiaro, senza soldi non si fa nulla.

Una volta creato il budget, il primo compito è quello di assicurarsi che questo sia realistico e che sia possibile soddisfare le esigenze finanziarie del progetto.

In secondo luogo, si dovranno regolarmente controllare i costi durante l’esecuzione del progetto.

Il mancato rispetto di questa esigenza potrebbe danneggiare le organizzazioni che gestiscono budget limitati.

Un buon project manager ha la capacità di concludere progetti non solo nei termini di tempo accordati ma anche di budget.

6. Negoziazione

Essere bravi a negoziare è una specie di sottoinsieme della comunicazione, ma merita un discorso a parte.

La negoziazione non si limita al fatto di negoziare il prezzo migliore da un fornitore, anche se questo ne fa certamente parte.

Guidare un progetto significa essere in costante negoziazione.

Ad esempio, probabilmente si potranno ricevere richieste da parti interessate che possono avere un impatto sull’ambito di un progetto, e queste devono essere gestite e negoziate.

Stessa cosa per quanto riguarda i possibili conflitti che insorgeranno tra i membri del team o altre persone coinvolte nel progetto.

Una forte capacità di negoziazione permetterà di risolvere queste dispute prima che esplodano e minaccino il progetto.

7. Pensiero critico

I project manager non sono gli unici a poter beneficiare di questa abilità.

La maggior parte di noi non pensa, ma reagisce e segue una serie di risposte che abbiamo detto o imparato, come una sorta di pilota automatico.

Il pensiero critico è semplicemente il più obiettivo possibile nell’analizzare e valutare un problema o una situazione, in modo da poter formulare un giudizio imparziale.

Ogni giorno che si sta lavorando ad un progetto si vuole che le proprie decisioni siano imparziali.

L’unico fattore a guidare la decisione dovrebbe essere il perseguire la cosa migliore per il progetto.

8. Gestione delle attività

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Ecco un’altra di quelle abilità tecniche che dovrebbero essere impresse nel DNA di ogni project manager.

Ci possono essere miriadi di attività che completano un progetto che devono essere create, assegnate e gestite.

Ciò significa che la cattiva gestione di questo processo può avere un impatto grave sul successo del progetto in generale.

In questi casi uno strumento di gestione per project management potrebbe essere un valido aiuto.

Si necessiteranno funzionalità che promuovano la collaborazione con il team, che aiutino a stabilire le priorità e che forniscano aggiornamenti di stato istantanei quando le attività sono state completate o sono in esecuzione.

9. Gestione della qualità

Questa skill è spesso trascurata dai project manager ed è quella che ha bisogno di avere più attenzione.

È possibile essere negligenti in favore del rispetto delle scadenze.

Rispettare le deadline è sicuramente importante, ma il progetto in generale è inutile se produce qualcosa di scadente.

10. Senso dell’umorismo

Con questo non intendiamo essere un comico sul posto di lavoro, ma ci sarà certamente un tempo e un luogo per un po’ di sano umorismo.

Il senso dell’umorismo permette di avere una prospettiva diversa, permette di vedere un problema in modo diverso e, chissà, magari di vederne la soluzione.

L’umorismo allevia lo stress sia nel caso del project manager che del team. Solo quando le tensioni si risolvono, infatti, le azioni e le idee possono essere più proficue e produttive.

Il senso dell’umorismo aiuta anche il morale. Si lavorerà duro, ma questo non significa che l’ambiente in cui si lavora debba essere soffocante.

Anche se questo può sembrare assurdo, questa abilità non è assolutamente da sottovalutare per quanto riguarda la gestione del progetto.

Ecco quindi le più importanti skill che un project manager dovrebbe possedere per migliorare la sua efficacia e la sua produttività nella gestione di un progetto.

Possedere queste capacità non solo avvantaggerà l’organizzazione, ma anche la carriera manageriale in generale.

Quali sono per te le skill più importanti che un project manager deve possedere? Ne abbiamo dimenticata qualcuna che per te è rilevante? Scrivici la tua opinione.

Valorizza al massimo le tue competenze.

Una prova vale più di un milione di parole.

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