Quale metodologia fra Waterfall vs Agile scegliere? Ogni progetto ha le sue sfide uniche e questa decisione — se adottare un approccio Waterfall oppure abbracciare lo sviluppo Agile — si ripropone in ogni scenario.
Ora più che mai è importante garantire che le metodologie di sviluppo utilizzate da un’organizzazione siano adatte alle circostanze.
Ogni opzione ha infatti un impatto diverso sulla velocità del progetto e sulle possibilità complessive di successo.
In questo articolo vogliamo quindi fare chiarezza su quale metodologia scegliere per la gestione dei progetti.
INDICE DEI CONTENUTI
- Cos’è la metodologia Waterfall
- Cos’è la metodologia Agile?
- Come scegliere la giusta metodologia di gestione del progetto?
- Complessità del progetto
- Rigidità
- Valori del progetto
- Cultura aziendale
- Waterfall e Agile: best practice per l’adozione ibrida
- Perché molte organizzazioni scelgono il modello ibrido
- Waterfall o Agile? Perché scegliere, quando puoi averli entrambi con Twproject
Cos’è la metodologia Waterfall
La Waterfall è una metodologia sequenziale basata su un ambito ben definito che si focalizza sulla raccolta dei requisiti iniziali e segue un ordine prestabilito.
Ciò significa che quando ciascuno dei passaggi della cascata viene completato con successo, i membri del team passano al passaggio successivo.
La natura più rigida e lineare della metodologia Waterfall la rende la scelta perfetta per attività semplice e precise.
È facile da gestire, ha consegne specifiche e punti iniziali e finali ben definiti.
È facile comprendere però come questa metodologia sia meno flessibile delle alternative.
Essendo il piano sequenziale e lineare, ogni cambiamento diventa relativamente costoso e dispendioso.
Poiché il modello Waterfall si basa sulla raccolta dei requisiti iniziali, i team di sviluppo devono allinearsi completamente con le parti interessate prima che l’esecuzione inizi.
Ciò significa che una comprensione concreta deve essere raggiunta e condivisa da tutte le parti.
La metodologia Waterfall eccelle quando i requisiti del progetto sono relativamente statici, ma non sarebbero appropriati per la consegna di un prodotto complesso che potrebbe cambiare frequentemente e repentinamente.
Per i progetti a cascata, un piano di progetto ben strutturato è fondamentale in quanto stabilisce fin da subito risultati, scadenze e responsabilità, promuovendo una pianificazione a lungo termine senza deviazioni inattese.
Cos’è la metodologia Agile?
L’approccio agile è progettato pensando alla flessibilità.
I team iniziano con un design di base del progetto e lo scompongono in una piccola serie di attività, che vengono riviste, testate e valutate alla fine di ogni cosiddetto sprint.
Questi sprint consentono di identificare le problematiche, i bug o di incorporare il feedback del cliente nel progetto prima che venga eseguito lo sprint successivo.
Con lo sviluppo agile, i team di sviluppo lavorano in cicli brevi – spesso da due a quattro settimane – in modo che il feedback possa essere incorporato rapidamente e il prodotto possa evolvere in modo organico.
La metodologia Agile è eccellente per i progetti in cui il risultato non è chiaramente definito ma l’obiettivo lo è.
Il lavoro può evolversi in base all’input del team, al feedback degli stakeholder e alle opinioni dei clienti.
Il risultato di ciò è un prodotto che incorpora il feedback aggiornato degli utenti finali e delle parti interessate e, in definitiva, ha maggiori probabilità di successo.
D’altra parte, la flessibilità agile del progetto può anche essere la sua rovina, offrendo una maggiore opportunità per i tempi e i costi previsti di essere compromessi man mano che il progetto si evolve.
Una serie chiara di obiettivi misurabili è fondamentale per garantire un allineamento regolare.
Senza una fine definita del processo di costruzione, gli sprint possono continuare per mesi e mesi.
L’unica indicazione è quanto il prodotto è vicino al raggiungimento degli obiettivi e come tali obiettivi sono allineati al valore.
Questo modello dipende dalla tolleranza al cambiamento richiesta da un progetto.
Se i requisiti sono concreti e devono semplicemente essere eseguiti, la flessibilità di Agile ha poco valore.
Tuttavia, considerato la crescente complessità di ogni mercato, questa “certezza” diventa sempre più improbabile.
Come scegliere la giusta metodologia di gestione del progetto?

Non esiste un approccio universale per scegliere una metodologia di gestione del progetto di successo.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare per garantire che venga selezionato l’approccio più appropriato. Ecco quali:
Complessità del progetto
In primo luogo, è importante considerare il progetto in termini di semplicità o complessità.
Per i progetti semplici, una metodologia lineare come la Waterfall assicurerà che il tempo e le spese di budget corrispondano alla natura semplicistica del lavoro.
D’altra parte, per i prodotti complessi, un approccio Agile assicura che ogni aspetto del progetto sia perfezionato in modo iterativo, traducendosi in percentuali di successo più elevate.
Valuta il grado di incertezza nei requisiti: se i requisiti sono stabili, Waterfall riduce sprechi e garantisce consegne puntuali; se i requisiti possono evolvere, Agile permette di gestire variazioni e imprevisti con sprint mirati.
Rigidità
Se si sta lavorando con tempi fissi, budget e requisiti di consegna, una metodologia come la Waterfall è quasi sicuramente la scelta migliore per garantire che le metriche siano soddisfatte.
È importante considerare questo punto con attenzione, poiché la scelta della metodologia sbagliata per la rigidità del progetto può aumentare enormemente il rischio di rompere vincoli di tempo e budget e, in definitiva, causare il fallimento del progetto.
Valori del progetto
Cosa apprezzano di più il cliente, gli stakeholder e l’utente finale?
Ad esempio, se le parti interessate apprezzano la possibilità di rivedere in modo coerente e suggerire aggiornamenti iterativi, la metodologia Agile potrebbe essere la migliore.
Cultura aziendale
Forse uno dei passaggi più importanti per scegliere una metodologia adatta è fare un approfondimento su ciò che il team e l’organizzazione apprezzano di più.
Ogni organizzazione avrà la sua cultura aziendale, le sue abitudini e valori e prendere una metodologia di tendenza che va contro molto probabilmente si tradurrà in un fallimento.
Waterfall e Agile: best practice per l’adozione ibrida
- Definisci le macrofasi in Waterfall: identifica i momenti in cui non puoi tollerare deviazioni (ad es. rilascio in produzione, audit, milestone contrattuali) e impostali come “fasi a cascata”.
- Scomponi le attività interne in sprint Agile: all’interno di ciascuna macrofase, crea cicli di lavoro brevi (1–2 settimane) per raccogliere feedback continuo e adattare il prodotto.
- Integra le retrospettive: programma una retrospettiva non solo al termine di ogni sprint, ma anche al termine di ogni macrofase Waterfall, per capitalizzare lezioni apprese e raffinare il processo complessivo.
Automatizza notifiche e follow-up: invia automaticamente reminder quando una fase sta per scadere o uno sprint non raggiunge gli obiettivi prefissati.
Perché molte organizzazioni scelgono il modello ibrido
- Ottimizzazione del time-to-market, bilanciando pianificazione rigorosa e agilità reattiva:
Le organizzazioni non possono permettersi di attendere mesi per un prodotto “perfetto”. Con il modello ibrido, le macrofasi critiche (rilascio, compliance, audit) vengono pianificate in Waterfall, garantendo roadmap e scadenze certe, mentre le attività di sviluppo e miglioramento vengono gestite in sprint Agile. Questo approccio assicura un rilascio continuo di funzionalità minime ma funzionanti, riducendo il time-to-market senza sacrificare la qualità complessiva.
- Maggiore trasparenza, grazie a strumenti unificati che mostrano progresso lineare e iterativo:
Utilizzando sia il diagramma di Gantt che il Kanban board all’interno della stessa piattaforma, tutti gli stakeholder hanno sempre sotto controllo lo stato di avanzamento: vedono le milestone “in cascata” e le attività in corso all’interno degli sprint. Report e dashboard integrati rendono visibili metriche quali percentuale di completamento, ore lavorate e backlog residuo, eliminando i silos informativi e favorendo decisioni rapide e condivise.
- Riduzione dei rischi, suddividendo la complessità in deliverable gestibili e correggendo la rotta attraverso feedback ciclici:
Spezzare un progetto complesso in blocchi Waterfall e sprint Agile consente di isolare i punti di maggiore incertezza (nuove tecnologie, integrazioni, normative) all’interno di cicli brevi, dove eventuali problemi emergono subito e si possono affrontare senza impattare l’intero piano. Le retrospettive e i checkpoint Waterfall fungono da “valvole di sfogo” per implementare correzioni di rotta, riducendo il rischio di fallimenti o ritardi significativi.
Waterfall o Agile? Perché scegliere, quando puoi averli entrambi con Twproject
Come visto precedentemente, non esiste un unico framework che sia la scelta migliore il 100% delle volte.
La metodologia Waterfall e Agile hanno entrambe i loro vantaggi e svantaggi, l’importante è usarle nel modo corretto e al momento opportuno, sfruttandone i meriti quando la situazione lo richiede.
In questo contesto un buon software di project management, come Twproject, può aiutare ad integrare le due metodologie e a trarne i migliori benefici.
Twproject ti permette di valutare le circostanze di progetto ed i suoi elementi e capire quale approccio è il migliore da seguire, ti permetterà di avere anche un approccio misto all’interno di un unico progetto. Perché non avere una struttura Waterfall per le macrofasi e gestire poi le singole sotto fasi in modo agile?
Molte organizzazioni attualmente optano proprio per un approccio misto, utilizzando più metodi dove sono più appropriati.
Inoltre, per garantire il successo di un progetto è cruciale definire con chiarezza ogni fase del processo e i ruoli ai membri del team devono essere assegnati con competenze adeguate.
Un kickoff ben strutturato, un piano di comunicazione regolare e una retrospettiva al termine di ogni iterazione aiutano a mantenere alta la qualità e la motivazione. Implementare metriche di performance e feedback loop continui permette di correggere la rotta in anticipo, riducendo rischi e imprevisti.
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