Il piano triennale AGID (Agenzia per l’Italia Digitale, come spesso viene denominato) è ufficialmente conosciuto come Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione.
Si tratta di un documento strategico, pubblicato sempre nel mese di settembre, che funge da guida e da supporto per la trasformazione digitale in Italia. Una trasformazione digitale ovviamente in linea anche con quanto previsto dal Piano d’Azione dell’Unione Europea per l’eGovernment 2016-2020.
INDICE DEI CONTENUTI
A cosa serve il Piano Triennale AGID e perché ce ne occupiamo?
Questo piano serve come pianificazione strategica e strutturata degli investimenti tecnologici nella Pubblica Amministrazione previsti per il triennio 2019-2021.
Ovviamente noi ce ne occupiamo perché anche l’implementazione di un software di project management rientra nelle previsioni del Piano AGID. Vi immaginate quanto potrebbe essere utile anche per le economie del Paese avere un luogo centralizzato per la realizzazione e il controllo dei progetti delle pubbliche amministrazioni?
Il Piano, come abbiamo detto avrà validità triennale (2019-2021), ma prima di essere messo in atto, deve venire approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e firmato dal Presidente.
Grazie alle soluzioni previste da questo documento, le amministrazioni pubbliche possono lavorare ed investire per offrire servizi più efficaci ai cittadini ed alle imprese.
I punti focali sono principalmente l’utilizzo di metodologie agili, un approccio mobile, interfacce applicative sicure ed affidabili, ed open source.
Attraverso questo Piano Triennale viene quindi organizzato, strutturato ed integrato lo sviluppo digitale nel Paese. Ma proviamo a vedere nel dettaglio i singoli passaggi applicativi:
- A livello nazionale si definiscono gli standard e le regole generali. Inoltre, vengono realizzate le piattaforme che permettono di ottimizzare gli investimenti in questo campo.
- Le singole amministrazioni pubbliche sviluppano poi i servizi secondo le proprie necessità e caso specifico – ad esempio, le Regioni Autonome funzioneranno diversamente rispetto alle altre.
- Le singole imprese programmano gli investimenti a lungo termine cercando di sfruttare le nuove opportunità e le piattaforme innovative nazionali o regionali.
Gli obiettivi del Piano Triennale
Il Piano Triennale AGID ha diversi obiettivi, fra cui:
- Implementare una strategia condivisa nel Paese seguendo quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda Digitale in Italia.
- Supportare le amministrazioni pubbliche nell’offrire servizi digitali che rispondano alle esigenze dei cittadini e delle imprese.
- Facilitare il funzionamento del mercato grazie a best practice e standard da seguire, coinvolgendo anche i soggetti privati nella realizzazione di servizi integrati.
- Introdurre una nuova visione per quanto riguarda la trasformazione digitale nel nostro Paese.
Come si può facilmente dedurre dalla tematica, questo piano è in continua evoluzione negli anni.
Nello specifico, il Piano Triennale AGID 2019-2021 prevede quattro novità rispetto a quello precedente. Vediamole insieme:
- L’inserimento delle ultime modifiche previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD – e delle direttive e regolamenti europei recenti in merito all’innovazione digitale.
- Il rafforzamento del concetto di Cloud della Pubblica Amministrazione – cloud first – che permette di assicurare una completa circolazione dei dati ed una nuova interoperabilità fra sistemi.
- Un’attenzione particolare ai temi dell’open innovation e dello smart landscape. Con il primo concetto, si intende un nuovo approccio secondo il quale le imprese non si affidano più solamente alle loro risorse interne, ma anche ad idee e soluzioni provenienti dall’esterno, per poter competere meglio nel mercato. Con il concetto dello smart landscape, a volte conosciuto anche come Smart city, si intende invece una città user-friendly, cioè facilmente utilizzabile e comprensibile dai cittadini, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita.
- Applicazione dei principi digital by default e once only: le Amministrazioni devono imparare a fornire servizi digitali come prima opzione – digital by default – e dovrebbero evitare di chiedere informazioni già conosciute ai cittadini ed alle imprese – once only.
Chi si occupa della transizione digitale?
Lo scopo e gli obiettivi del Piano Triennale AGID sono a questo punto, molto probabilmente, chiari; ma chi si occupa di realizzare questa transizione digitale?
Esistono tre attori principali:
- Il Responsabile per la transizione digitale.
- Il Responsabile degli acquisti e colui che si occupa della protezione dei dati personali.
- Gli uffici preposti.
Non siamo quindi di fronte ad un progetto solitario all’interno della Pubblica Amministrazione, ma di un processo dove più persone esperte devono essere coinvolte e lavorare congiuntamente, per il bene dei cittadini.
Deve essere inoltre prevista una grande azione di monitoraggio per valutare i risultati dell’introduzione dei nuovi servizi e valutarne le eventuali modifiche.
Come si legge il Piano Triennale?
Il Piano Triennale 2019-2021, come anche il precedente, è strutturato in tre parti.
Sono soprattutto la prima e la terza a dare una sintesi delle strategie che ci si aspetta che le Pubbliche Amministrazioni mettano in atto.
La seconda parte è invece molto più tecnica.
Nello specifico:
Parte 1 – quadro di riferimento
Qui viene illustrato il contesto normativo europeo e nazionale e viene mappato il modello strategico.
Parte 2 – componenti tecnologici e di governance
Suddiviso a sua volta in:
- Scenario attuale
- Obiettivi
- Linee di azione
Parte 3 – considerazioni finali e note di indirizzo
Qui vengono riportati i dati della spesa della Pubblica Amministrazione per quanto riguarda la trasformazione digitale.
Vengono inoltre elencate le azioni che le PA dovranno attuare dal punto di vista digitale.
Conclusioni
Per concludere, il Piano Triennale AGID offre un quadro di riferimento ed una “guida” al mondo digitale per l’intero ecosistema della Pubblica Amministrazione.
Si spera quindi che con il suo aiuto sia possibile continuare positivamente una trasformazione digitale in linea con quella europea, ma soprattutto in linea con le necessità ed i bisogni di cittadini ed imprese.