Critical Chain vs Critical Path: analisi dei metodi

Gestione Progetti

critical chain vs critical path twproject software project management

Critical Chain vs Critical Path sono due differenti metodi di gestione dei progetti.

 La Critical Chain come nuovo approccio sta guadagnando popolarità e pone delle sfide al metodo tradizionale che utilizza il Critical Path.

Vediamo in questo articolo come funzionano, quali sono le differenze e qual è l’approccio migliore.

Cos’è il Critical Chain Method (CCM)?

Questo approccio si concentra sull’identificazione e la gestione delle risorse critiche all’interno di un progetto per ottimizzare la pianificazione del progetto, ridurre i ritardi e migliorare il completamento nei tempi previsti.

A differenza del metodo Critical Path che si focalizza sulle attività critiche basandosi solo su durata e dipendenze, il Critical Chain method tiene conto anche della disponibilità delle risorse.

Uno degli elementi chiave della metodologia Critical Chain è la gestione dei buffer per mitigare i rischi legati all’incertezza. Questi sono tre:

·   Project Buffer: che viene inserito alla fine del progetto per assorbire eventuali ritardi accumulati durante il lavoro.

·   Feeding Buffer: che viene inserito tra le attività non critiche per evitare che eventuali ritardi dei task secondari affettino il percorso principale.

·   Resource Buffer: che garantisce che le risorse siano disponibili al momento giusto. Un’altra caratteristica distintiva del Critical Path è la riduzione del multitasking.

In molte aziende le risorse vengono assegnate a più progetti o attività contemporaneamente, il che causa continui cambi e possibile perdita di produttività ed efficienza.

Nel caso del Critical Path method le risorse critiche si concentrano su un’unica attività alla volta, riducendo così i rischi legati al multitasking.

Fra i benefici di questa metodologia possiamo citare una maggiore probabilità di completare il progetto nei tempi previsti, una riduzione del tempo totale di esecuzione e una migliore gestione delle risorse.

Che cos’è il Critical Path Method (CPM)?

Il CPM, metodo del percorso critico, è una tecnica di project management utilizzata per determinare il percorso più lungo di attività interdipendenti, stabilendo così il tempo minimo necessario per completare un progetto.

Il Critical Path Method si è affermato come uno degli strumenti più utilizzati dai project manager per la pianificazione e il controllo delle attività.

Questo metodo si basa sulla costruzione di un diagramma di rete che rappresenta tutti i task necessari per il completamente di un progetto, identificando le loro dipendenze e stimando la durata di ciascuno.

Il cosiddetto critical path, o percorso critico, è la sequenza di attività con la durata totale più lunga che va quindi a determinare la durata minima di completamento del progetto.

Se una qualsiasi attività sul percorso critico subisce un ritardo, l’intero progetto sarà in ritardo, a meno che non vengano attuate delle modifiche alla programmazione.

Nel CPM uno dei concetti fondamentali è quello del “float” o margine di flessibilità.

Il total float rappresenta il tempo massimo di ritardo consentito per un’attività senza impattare la data di completamento del progetto.

Il free float, invece, indica il tempo di ritardo che un’attività può subire senza influenzare l’inizio di un’attività successiva.

Il CPM offre numerosi vantaggi: permette di identificare in modo chiaro le attività critiche per allocare le risorse di conseguenza e consente una pianificazione più accurata permettendo di identificare possibili colli di bottiglia in anticipo.

Nonostante questi vantaggi, il Critical Path method presenta alcune sfide.

Ad esempio, questa metodologia richiede dati precisi sulla durata delle attività, il che non è sempre possibile in ambienti altamente incerti.

E ancora, il CPM non tiene conto delle limitazioni legate alla disponibilità delle risorse, aspetto che viene gestito meglio nel caso della metodologia Critical Chain.

Differenze tra Critical Chain Method e Critical Path Method nella gestione dei progetti

·   Priorità: Il metodo della Critical Chain si concentra sulla gestione delle risorse e del buffer, mentre il Critical Path ha il focus sulla gestione delle attività.

 ·  Risorse: Il Critical Path Method è più un’approssimazione rispetto al Critical Chain Method poiché presuppone che tutte le risorse saranno accessibili contemporaneamente. Il CCM si concentra su risorse limitate e impiega risorse accessibili per creare una sequenza temporale realistica.

· Buffer: Come abbiamo visto nel metodo della Critical Chain il buffer viene utilizzato per l’intero progetto, mentre nel caso del Critical Path il tempo aggiuntivo viene applicato alle singole attività.

· Multitasking: il CPM consente il multitasking, il che implica che due attività nel percorso possono essere completate simultaneamente. Al contrario, il CCM non contempla il multitasking.

Critical Chain vs Critical Path: l’utilizzo di un software di project management

L’uso di un software di project management è fondamentale per l’applicazione efficace sia del Critical Path Method (CPM) che del Critical Chain Method (CCM).

Uno strumento di gestione dei progetti permette infatti di migliorare la pianificazione, il monitoraggio e l’ottimizzazione delle risorse.

Uno dei migliori software di project management presenti sul mercato è Twproject.

Questo tool permette di automatizzare il calcolo del percorso critico, visualizzare in tempo reale l’andamento delle attività e migliorare la gestione delle risorse, aumentando così l’efficienza e la probabilità di successo del progetto.

Twproject si adatta perfettamente sia ad una metodologia CPM che ad una CCM. In concreto:

  • Nel caso del Critical Path Method, Twproject mette a disposizione features che permettono la creazione di diagrammi di rete, definire le dipendenze tra le attività ed identificare così il percorso critico. Grazie a queste funzionalità, il project manager può calcolare automaticamente la durata minima del progetto e individuare le attività che influenzano direttamente la data di completamento. Inoltre, la funzionalità di aggiornamento in tempo reale aiuta il team a monitorare eventuali ritardi e a intervenire rapidamente per mantenere il progetto in carreggiata.

  • Nel caso del Critical Chain Method, l’uso di Twproject aiuta a gestire in modo efficace le risorse critiche e i buffer di progetto. Con questo strumento sarà possibile allocare le risorse in modo ottimale, evitando il multitasking e garantendo che le attività critiche siano completate senza interruzioni. Inoltre, Twproject fornisce dashboard e report personalizzati per visualizzare i buffer e segnalare tempestivamente eventuali sforamenti di tempo.

Fra CCM e CPM, nessuna metodologia è necessariamente migliore dell’altra.

L’approccio migliore è determinato da vari criteri, tra cui il progetto, il team e la cultura aziendale.

Indipendentemente dalla metodologia scelta, l’utilizzo di un software di project management come Twproject permetterà di aumentare le probabilità di successo nella gestione dei progetti e di lavorare con maggiore efficienza.

Pianifica i tuoi progetti con Twproject

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *