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Un piano di progetto strategico è molto più di un semplice documento operativo: è una bussola per il team, una mappa che guida dall’idea iniziale alla consegna finale. Un buon piano permette di gestire risorse, tempi e priorità in modo efficace, riducendo rischi e massimizzando il successo di un progetto.
In questa guida scoprirai come costruire un piano strategico completo, quali strumenti usare, quali elementi non devono mai mancare e vedrai esempi reali applicabili in azienda.
INDICE
- 8 step per creare un piano di progetto strategico
- 1. Definire gli obiettivi del progetto
- 2. Stabilire l’ambito del progetto
- 3.Suddividere il lavoro nelle fasi di pianificazione
- 4.Assegnare i ruoli e i membri del team
- 5.Usare uno strumento di gestione dei progetti
- 6.Stimare tempi, costi e risorse
- 7.Monitorare e adattare: il piano può essere dinamico
- 8.Concludere il progetto e analizzare i risultati finali
8 step per creare un piano di progetto strategico
1. Definire gli obiettivi del progetto
Definire gli obiettivi del progetto significa rispondere chiaramente a queste domande:
- Cosa vogliamo ottenere esattamente?
- Perché questo progetto è importante per l’organizzazione?
- Come misureremo il successo di un progetto?
- Quando dovranno essere raggiunti i risultati finali?
La metodologia SMART (Specifici, Misurabili, Accessibili, Rilevanti, Temporizzati) è un valido punto di partenza.
Un obiettivo chiaro e ben formulato è ciò che dà direzione, motiva i membri del team e rende misurabile il lavoro. Senza obiettivi definiti, anche il miglior piano di gestione è destinato a fallire.
Ad esempio:
Obiettivo generico: “Migliorare il sito web.”
Non dice quanto migliorare, né in quanto tempo, né in che modo. I membri del team non avranno una direzione chiara.
Obiettivo SMART: “Entro il 30 settembre, aumentare del 25% le conversioni del sito web tramite l’ottimizzazione UX e la riduzione dei tempi di caricamento.”
-Specifico: migliorare UX e velocità
-Misurabile: +25% conversioni
-Raggiungibile: con interventi tecnici e test
–Rilevante: migliora le vendite
–Temporizzato: entro il 30 settembre
- Collegare gli obiettivi al piano di progetto
Gli obiettivi devono riflettersi direttamente nella struttura del piano di progetto. Questo significa:
- Suddividere gli obiettivi in ogni attività concreta (es. “A/B test checkout”, “ridisegnare pagina prodotto”)
- Assegnare responsabilità precise ai membri del team
- Definire metriche da monitorare
- Inserire milestone temporali nel ciclo di vita del progetto
- Errori comuni da evitare
- Obiettivi vaghi o qualitativi
Es: “essere più visibili sul mercato”. → Meglio: “ottenere 30 menzioni stampa in 3 mesi”. - Troppi obiettivi non prioritari
Quando tutto è importante, nulla lo è davvero. - Obiettivi imposti dall’alto senza confronto
Un buon project manager coinvolge stakeholder e team nella definizione degli obiettivi, per garantirne la fattibilità.
2. Stabilire l’ambito del progetto: definire ciò che è incluso (e ciò che non lo è)
Definire con precisione l’ambito del progetto è essenziale per evitare ambiguità, contenere i costi e prevenire il temutissimo “scope creep” (l’aumento incontrollato delle richieste durante il progetto).
L’ambito del progetto descrive:
- Cosa il progetto deve essere (prodotti, funzionalità, servizi, risultati)
- Cosa può essere escluso o rimandato
- Chi è coinvolto
- Quali vincoli, assunzioni e limiti vanno considerati
È, in sostanza, il perimetro del progetto: tutto ciò che rientra o meno nei suoi confini.
Perché è fondamentale definire l’ambito?
- Evita conflitti tra stakeholder
- Protegge il team da carichi di lavoro imprevisti
- Aiuta il project manager a gestire tempi e budget
- Fornisce una base per il controllo qualità
- È il punto di partenza per creare il piano di gestione
Cosa include una buona definizione dell’ambito?
Una dichiarazione d’ambito completa deve essere documentata, approvata e condivisa. Deve includere:
Voce | Descrizione |
Descrizione del progetto | Di cosa si tratta il progetto, perché è stato avviato |
Obiettivi | Risultati finali da raggiungere |
Deliverable | Cosa verrà concretamente consegnato |
Requisiti | Funzionali e non funzionali |
Attività principali | Elenco di massima delle macro-attività |
Esclusioni | Cosa non è compreso |
Assunzioni | Ipotesi accettate in fase iniziale |
Vincoli | Limiti tecnici, normativi, temporali o economici |
Ad esempio:
Inclusioni (ambito del progetto)
- Sviluppo piattaforma mobile-friendly
- Integrazione con gateway di pagamento
- Sistema gestione ordini e tracking
- Reportistica base (vendite, utenti, conversioni)
- Traduzione in 2 lingue
Esclusioni (fuori ambito)
- Integrazione con CRM aziendale
- Sistema avanzato di loyalty
- App nativa per iOS/Android
- Piattaforma B2B separata
Se un’agenzia IT prende in carico questo progetto senza documentare le esclusioni, si troverà presto a dover “inseguire” richieste extra non previste nel budget iniziale.
- Scope Creep: il nemico silenzioso
Il termine “scope creep” descrive l’espansione graduale, non controllata, dell’ambito del progetto a causa di richieste non ufficiali, malintesi o mancanza di limiti chiari.
Esempio: Il cliente chiede di “aggiungere solo un modulo extra”, poi ne chiede altri due… e il piano di progetto salta. Il team è sovraccarico, il progetto si ritarda e i costi aumentano.
Come evitarlo:
- Documentare e far approvare ogni modifica
- Creare una procedura di richiesta di modifica
- Mantenere aggiornata la dichiarazione d’ambito
- Strumenti utili per gestire l’ambito
- WBS (Work Breakdown Structure) → suddivide il lavoro in componenti gestibili
- Scope Statement → documento ufficiale che definisce l’ambito
- Matrice degli stakeholder → identifica ruoli, responsabilità e aspettative
- Twproject → consente di collegare obiettivi, deliverable e task al perimetro approvato
3. Suddividere il lavoro nelle fasi di pianificazione
Dopo aver definito l’ambito del progetto, è il momento di organizzare il lavoro in fasi gestibili. Questa attività è nota come Work Breakdown Structure (WBS) e permette di identificare ogni attività necessaria per raggiungere i risultati finali.
Le principali fasi di pianificazione sono:
- Avvio – definizione obiettivi, analisi stakeholder
- Pianificazione – stesura del piano di progetto, allocazione risorse
- Esecuzione – realizzazione delle attività operative
- Controllo – monitoraggio avanzamento e qualità
- Chiusura – validazione dei risultati finali e documentazione
Esempio – Progetto di lancio prodotto:
- Avvio: Analisi mercato, SWOT
- Pianificazione: Gantt + budget + team
- Esecuzione: Prototipo, campagna marketing
- Controllo: KPI settimanali
- Chiusura: Debrief, retrospettiva, report finale
Dividere per fasi il ciclo di vita del progetto consente una migliore previsione delle risorse e dei rischi.
4. Assegnare i ruoli e i membri del team
Una pianificazione del progetto strategica non può prescindere dalla composizione e dalla gestione efficace del team. Il successo di un progetto può essere compromesso anche dal miglior piano, se i ruoli non sono chiari o le persone non sono adatte ai compiti assegnati.
Assegnare i giusti membri del team, con ruoli ben definiti, è cruciale per raggiungere gli obiettivi e consegnare i risultati finali nei tempi e costi previsti.
Ogni progetto richiede un mix di competenze tecniche, gestionali e relazionali. Il project manager deve:
- Identificare le competenze chiave necessarie
- Mappare la disponibilità delle risorse
- Assegnare ruoli coerenti con l’ambito del progetto
- Facilitare la collaborazione e la comunicazione
5. Usare uno strumento di gestione dei progetti
Uno strumento di gestione è la colonna portante di una pianificazione del progetto agile e controllata. Aiuta a centralizzare informazioni, coordinare i membri del team, monitorare l’avanzamento e facilitare la comunicazione continua.
Perché serve un tool dedicato (e perché Twproject fa la differenza)
Secondo un’analisi recente, senza uno strumento di gestione adeguato si rischia di incorrere in:
❌ To‑do sparsi su email e fogli Excel: con il tempo, ogni team inizia ad accumulare file Excel non aggiornati, email con task “dimenticati” e messaggi in chat difficili da tracciare.
Twproject centralizza tutto: attività, scadenze, commenti, documenti e note sono sempre accessibili in un’unica dashboard condivisa, aggiornabile in tempo reale.
❌ Mancanza di visibilità sullo stato delle attività
Senza visibilità, il project manager non sa se una fase è in ritardo, chi sta rallentando, o se il progetto può essere ancora consegnato nei tempi.
Con Twproject, ogni attività ha un indicatore visivo di stato, scadenza e persona responsabile. Le viste Gantt e Kanban consentono di comprendere l’intero ciclo di vita del progetto in pochi clic. Le dashboard evidenziano criticità e performance globali.
❌ Scarso coordinamento tra le risorse
In assenza di un sistema condiviso, i membri del team possono duplicare sforzi, dimenticare task o entrare in conflitto su chi deve fare cosa.
Twproject integra funzioni di pianificazione del progetto con assegnazione puntuale di ruoli, carichi di lavoro e disponibilità risorse. È anche possibile visualizzare conflitti di pianificazione e riequilibrare il lavoro.
I vantaggi pratici di Twproject per la gestione del progetto
- Gantt dinamico: ogni modifica aggiorna tempi e dipendenze in tempo reale
- Kanban board per la gestione agile e visiva delle task
- Time tracking integrato per registrare l’effort reale e analizzare la produttività
- Gestione documentale centralizzata, con versioning e allegati
- Notifiche intelligenti via email, mobile e dashboard
- Report e KPI personalizzabili: per monitorare ogni attività e l’intero piano di progetto

6. Stimare tempi, costi e risorse
Una delle sfide più complesse nella gestione del progetto è la stima realistica dei tre elementi chiave:
- Tempi: quanto durerà ogni attività
Stimare i tempi significa prevedere la durata di ogni attività all’interno delle fasi di pianificazione. Le tecniche più usate includono:
- Stima esperta: consultare professionisti esperti o usare dati storici
- Analogia: confrontare con progetti simili già completati
- Stima parametrica: calcolo su base quantitativa (es. 2 giorni per 10 pagine)
- Tecnica PERT (Program Evaluation and Review Technique)
Task: progettazione interfaccia mobile
- Ottimistica: 2 giorni
- Probabile: 4 giorni
- Pessimistica: 7 giorni
→ Tempo stimato = 4,2 giorni
Con Twproject puoi assegnare task con durata prevista e ottenere visualizzazioni nel Gantt aggiornate automaticamente.
- Costi: quanto costerà completare il progetto
Calcola:
- Ore x costo risorsa
- Licenze, fornitori, attrezzature
- Un margine per imprevisti (10–20%).
Twproject consente il confronto tra costi stimati e reali, in tempo reale.
- Risorse: quali competenze e persone devono essere coinvolte
Assegna i membri del team alle attività in base a:
- Competenze
- Disponibilità
- Carico di lavoro
Twproject segnala sovraccarichi e puoi monitorare e bilanciare i carichi di lavoro anche del dipartimento.
Errori in queste fasi compromettono l’intero piano di progetto e possono portare a ritardi, sforamenti di budget e burnout dei membri del team.
7. Monitorare e adattare: il piano può essere dinamico
Un piano non è statico. Durante il progetto, i dati raccolti devono guidare aggiustamenti.
Ad esempio: durante lo sviluppo, emerge un nuovo vincolo tecnico. Il project manager convoca un meeting e aggiorna il piano di gestione, posticipando una milestone e anticipandone un’altra.
La flessibilità è una qualità critica in contesti dinamici.
8. Concludere il progetto e analizzare i risultati finali
La fase di chiusura permette di:
- Verificare se gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti
- Valutare la qualità dei risultati finali
- Misurare indicatori di performance (KPI)
- Raccogliere feedback da stakeholder e team
Creare un documento finale di project review aiuta l’organizzazione a imparare, migliorare e replicare il successo di un progetto futuro.
Creando un piano dettagliato, ben strutturato e condiviso, il project manager ha il controllo completo sulle variabili chiave. Ogni progetto può diventare una storia di successo se gestito con:
- una pianificazione del progetto chiara,
- strumenti adatti alla collaborazione e al controllo,
- attenzione continua alle priorità e agli imprevisti.
Un piano di progetto strategico è ciò che trasforma una buona idea in un risultato concreto. Non è solo un file da archiviare, ma una guida viva che permette di raggiungere gli obiettivi, passo dopo passo.