Distinguere tra i dati restituiti dal Net Present Value (NPV) e dall’ Internal Rate of Return (IRR) (due metodi di selezione dei progetti), quando si analizza un progetto, è importante poiché questi metodi possono fornire risultati contrastanti.
La differenza risultante potrebbe essere dovuta a una differenza nel flusso di cassa tra i due progetti.
Il Net Present Value (NPV) e l’Internal Rate of Return (IRR) sono due delle tecniche di analisi degli investimenti più utilizzate.
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Sono simili perché entrambi sono modelli di flussi di cassa, cioè incorporano il valore temporale del denaro, ma differiscono nel loro approccio di base e nei loro punti di forza e di debolezza.
L’NPV è una misura assoluta, ovvero è l’importo in dollari/euro/ecc. del valore aggiunto o perso intraprendendo un progetto.
L’IRR, d’altra parte, è una misura relativa, ovvero è il tasso di rendimento che un progetto offre nel corso della sua vita, in percentuale.
I manager finanziari e gli imprenditori di solito amano le misurazioni delle prestazioni espresse in percentuali anziché in valore assoluto, di conseguenza tendono a preferire le decisioni espresse in questo modo, come nel caso dell’Internal Rate of Return (IRR).
Ma anche se questo tasso è di solito un metodo affidabile per determinare se un progetto di investimento di capitale è un buon investimento o no, in alcune condizioni l’IRR non è affidabile, mentre l’NPV lo è.
Vediamo di fare chiarezza fra questi due concetti in questo articolo.
Che cos’è l’Internal Rate of Return (IRR)?
L’Internal Rate of Return è un modo per esprimere il valore di un progetto in percentuale anziché in valore assoluto.
Nel linguaggio della finanza, il tasso di rendimento interno è il tasso di sconto o il costo del capitale dell’impresa, che fa sì che il valore attuale dei flussi di cassa in entrata del progetto sia uguale all’investimento iniziale.
In altre parole, l’IRR è una stima del tasso di rendimento del progetto.
Cos’è il Net Present Value (NPV)?
Il Net Present Value rappresenta i flussi di cassa futuri positivi e negativi durante il ciclo di vita di un progetto.
L’NPV rappresenta una valutazione intrinseca ed è applicabile in contabilità e finanza dove viene utilizzato per determinare la sicurezza degli investimenti, valutare nuove iniziative, valutare un’impresa o trovare modi per effettuare una riduzione dei costi.
L’NPV più comunemente utilizzato si trova utilizzando un modello di flusso di cassa, il che lo rende un’analisi più raffinata rispetto a un calcolo IRR.
Fintanto che il Net Present Value di un progetto è maggiore di zero, il progetto è considerato finanziariamente sostenibile.
Conflitto fra Net Present Value (NPV) e Internal Rate of Return (IRR)?
La causa alla base del conflitto NPV e IRR è la natura dei flussi di cassa, la natura del progetto e la dimensione del progetto.
I progetti indipendenti sono progetti in cui la decisione sull’accettazione di un progetto non influisce sulla decisione relativa agli altri.
Dal momento che è possibile accettare tutti i progetti indipendenti se aggiungono valore, non sorgono conflitti fra NPV e IRR. Di conseguenza l’azienda può accettare tutti i progetti con NPV positivo.
Tuttavia, in caso di progetti che si escludono a vicenda, può sorgere un conflitto fra NPV e IRR nel caso in cui un progetto ha un NPV più alto ma un altro presenta IRR maggiore.
I progetti che si escludono a vicenda sono progetti in cui l’accettazione di un progetto esclude gli altri dalla considerazione.
Il conflitto sorge a causa della dimensione relativa del progetto o della diversa distribuzione del flusso di cassa dei progetti e in questo caso è necessario valutare bene quale progetto accettare nel proprio portfolio.
Somiglianze e differenze tra NPV e IRR
L’NPV considera il costo del capitale e fornisce una stima in dollari del valore aggiunto, che è più facile da capire.
Un’altra caratteristica particolarmente importante dell’analisi NPV è la sua capacità di aumentare e diminuire il tasso per consentire diversi livelli di rischio dei progetti (potrebbe anche interessarti il sistema a matrice per la valutazione dei rischi).
Tuttavia, l’NPV dipende dalle dimensioni del progetto. Senza un’attenta analisi, un investitore potrebbe selezionare un progetto con NPV elevato ignorando il fatto che molti progetti con NPV di piccole dimensioni potrebbero essere completati con lo stesso investimento, con conseguente NPV aggregato più elevato.
Questo richiede un’attenta analisi del razionamento del capitale.
La dimensione del progetto è irrilevante invece nel caso dell’IRR. Qui si classificherà un progetto che richiede un investimento iniziale di 1 milione di euro, per esempio, e che genera 1 milione di euro ciascuno nell’anno 1 e nell’anno 2 allo stesso livello di un progetto che genera 1 dollaro nell’anno 1 e nell’anno 2 ciascuno con un investimento iniziale di 1 dollaro.
Questa caratteristica lo rende un buon complemento per il Net Present Value.
L’IRR è anche più facile da calcolare perché non necessita di stima del costo del capitale o dell’hurdle rate, ma richiede solo l’investimento iniziale ed i flussi di cassa.
Tuttavia, questa stessa comodità può diventare uno svantaggio se si accettano progetti senza confronto con il costo del capitale.
Un altro punto debole piuttosto grave è il problema dell’IRR multiplo: in caso di flussi di cassa non normali, ovvero quando un progetto ha flussi di cassa positivi seguiti da flussi di cassa negativi, l’IRR assume più valori, rendendo la decisione più difficile.
Come decidere fra il Net Present Value (NPV) e l’Internal Rate of Return (IRR)?
Generalmente, se l’IRR di un progetto è maggiore o uguale al costo del capitale del progetto, è una buona decisione accettarlo.
Tuttavia, se l’IRR è inferiore al costo del capitale del progetto, è meglio rinunciarvi.
La logica è che non si vuole mai intraprendere un progetto che restituisca meno denaro di quanto è il costo del capitale dell’azienda.
Il Net Present Value è più comunemente utilizzato dato che si tratta di un’analisi più raffinata rispetto al calcolo IRR.
Se i tassi di rendimento variano durante la durata del progetto, infatti, un’analisi NPV può includere questi cambiamenti.
Quindi, fintanto che il Net Present Value di un progetto è maggiore di zero, il progetto è considerato finanziariamente sostenibile.
Per concludere, la prassi generale è di utilizzare il Net Present Value, mentre l’Internal Rate of Return tende a essere calcolato come parte del processo di capital budgeting e fornito come informazione aggiuntiva.