Il codice etico del project manager

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L’etica per un project manager è un argomento totalmente moderno e assolutamente rilevante per la sua stessa carriera lavorativa, sebbene, parlare di Etica, possa sembrare qualcosa molto più attinente ad un antico ramo della filosofia.

L’etica riguarda, infatti, molti aspetti dell’operato del PM: non è sufficiente conoscere le metodologie tecniche, ma bisogna sapere come applicarle in maniera consona ai difficili dilemmi del mondo reale.

Ciò che rende questo particolarmente difficile è che, a differenza di processi e metodi, non ci sono regole rigide e veloci su ciò che è giusto e sbagliato.

Le persone, la politica e le domande morali sono spesso disordinate e confuse, per questo si ha bisogno di una guida.

E questo è il ruolo di un codice etico e di condotta professionale del project manager.

Che cos’è l’etica?

In poche parole, l’etica può essere riassunta così: fare le scelte giuste.

Ma non sempre è facile sapere quale sia la cosa giusta da fare; a volte ci si trova di fronte a dilemmi morali spinosi, dove non esiste un’unica buona scelta tra un mare di cattive opzioni e, spesso, esistono solo sfumature di compromessi.

Molte persone trovano difficile accettare l’ambiguità etica perché li obbliga ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte e azioni, piuttosto che seguire regole e consuetudini convenienti e registrate.

Ecco che un codice etico può fornire i principi che possono aiutare a compiere delle scelte in modo coerente.

Per coerente si intende una coerenza nei confronti di sé stessi, delle norme prevalenti nella cultura, società, organizzazione e comunità professionale.

Quindi…

l’etica consiste nel dare un quadro per valutare ciò che può essere giusto o sbagliato in una specifica situazione.

Quali sono i dilemmi etici che un project manager si trova ad affrontare?

Le principali sfide etiche che un Project Manager dovrà affrontare nella sua carriera includono:

  • Costruire una “buona” carriera professionale.
  • Affermare correttamente i suoi diritti e difendere allo stesso tempo quelli delle persone che lo circondano.
  • Soddisfare le proprie responsabilità e farlo con equità e rispetto nei confronti di tutte le parti interessate.
  • Determinare cosa è giusto e sbagliato, soprattutto quando è necessario bilanciare interessi diversi.
  • Agire con onestà e integrità, specialmente laddove i propri interessi potrebbero scontrarsi con quelli di altre parti interessate.

Perché un Project Manager dovrebbe agire eticamente?

A prima vista, si potrebbe “guadagnare” di più agendo per puro interesse personale. Tuttavia, questo vantaggio derivante da una condotta non etica sarà probabilmente a breve termine.

I benefici di una buona condotta etica sono invece a lungo termine.

Questa aiuterà a costruire una carriera duratura e sostenibile perché molte delle opportunità ottenute (o perse) dipendono dalla propria reputazione.

Ecco tre vantaggi principali del seguire un codice etico:

1. Etica come mappa morale: Un project manager si troverà ad affrontare molte scelte nella sua carriera che non sarà in grado di determinare da un punto di vista meramente tecnico. Un codice etico fornirà quindi una base coerente per fare queste scelte.

2. Etica come strumento di pensiero: Spesso, è difficile valutare chi ha ragione in una discussione quando entrambe le parti possono supportare il proprio punto di vista con solidi ragionamenti tecnici. Entrambe le posizioni potrebbero ugualmente portare a risultati accettabili, ma a volte la differenza sta proprio nel dominio dell’etica, piuttosto che della ragione. Ecco che l’etica aiuterà a isolare l’essenza della scelta.

3. Etica come fonte di vantaggio professionale: Il project manager ha bisogno che i membri del team, ed in generale l’organizzazione, si fidino di lui e del suo lavoro. Ecco quindi che comportarsi in maniera etica – oltre che in maniera credibile – aiuta a costruire questa fiducia professionale indispensabile.

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Le 8 componenti dell’etica professionale

Come project manager ci sono in particolare 8 componenti dell’etica professionale da considerare:

1. Integrità

L’integrità può essere riassunta in questi semplici concetti:

  • Fare ciò che è giusto, non ciò che è facile.
  • Rispettare gli impegni e le promesse date.
  • Essere la persona che si dice di essere.

2. Rispetto

Quando si trattano i membri del team e le altre persone con rispetto, il comportamento etico diventa molto più facile – quasi automatico. Le difficoltà sorgono quando un’azione che rispetta una persona o un gruppo farà necessariamente sentire un’altra persona meno rispettata.

3. Discrezione

Legata sempre al rispetto, ma in particolare con riferimento alla privacy, ai sentimenti degli altri e alle informazioni riservate e alla proprietà intellettuale dell’organizzazione.

4. Responsabilità

Ognuno commette degli errori, anche il project manager. Non ci sono problemi in questo se la persona che ha compiuto l’errore se ne assume anche la responsabilità ed impara la lezione.

5. Onestà

Naturalmente, non bisognerebbe ribadire che, come professionisti, bisogna agire onestamente, ma purtroppo episodi di disonestà, anche grave, non sono eventi così rari.

6. Apertura

L’apertura va con l’onestà, ma una cosa è non mentire, un’altra è raccontare tutta la verità. Da un buon project manager si richiede trasparenza e la completa apertura con gli stakeholder se si vogliono compiere delle scelte solide e che tutti abbiano tutte le informazioni a disposizione. Se non è una decisione informata, non è una decisione solida.

7. Equità

Quando si percepisce qualcosa di ingiusto, è normale provare sensazioni che vanno da una lieve irritazione alla vera e propria rabbia. Per questo il project manager dovrebbe prendere una posizione imparziale in qualsiasi processo decisionale e trattare tutte le persone con uguale rispetto.

8. Generosità

Questo non significa necessariamente generosità fisica con regali, ma si tratta di generosità di spirito.

Bisogna fare attenzione che, inevitabilmente, i codici di condotta professionali incorporano quadri etici che derivano dalla cultura prevalente all’interno della quale si trova l’organizzazione che li ha creati.

E ogni cultura ha la sua gamma precisa di norme etiche e morali.

Mentre le persone sono sostanzialmente le stesse in tutto il mondo, il nostro bagaglio culturale differisce enormemente, attraverso influenze come storia, geografia, religione e politica.

Ecco quindi che il project manager che si trova di fronte ad un team internazionale deve tenere conto anche di questo aspetto.

Considerando quest’ultima condizione, si può comunque concludere dicendo che il codice etico per un project manager è un valido strumento che definisce una linea guida nel decidere cosa si dovrebbe e cosa non si dovrebbe fare in ogni situazione.

Abbiamo gli strumenti, abbiamo la cultura.

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