Il backlog di prodotto è un elenco di priorità di lavoro per il team di sviluppo derivato dalla roadmap e dai requisiti.
All’interno di questo documento si trovano nuove funzionalità, modifiche a funzionalità esistenti, correzioni di bug, cambiamenti all’infrastruttura o altre attività per ottenere un risultato specifico.
Il backlog di prodotto è l’unica fonte autorevole per le cose su cui lavora un team; ciò significa che non viene fatto nulla che non sia contemplato nel backlog del prodotto.
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Al contrario, la presenza di un elemento nel backlog non garantisce che questo verrà consegnato. Ciò, infatti, rappresenta solo un’opzione che il team ha per fornire un risultato specifico, ma non un impegno.
È importante tenere a mente che il backlog di progetto è dinamico che cambia costantemente durante l’avanzamento del lavoro con la comparsa di nuove idee e lo spostamento verso l’alto o verso il basso dei diversi elementi.
Come si gestisce il backlog di prodotto?
La gestione del backlog del prodotto comporta diverse responsabilità.
Poiché la roadmap del prodotto viene aggiornata spesso, questa deve essere strettamente collegata al backlog del prodotto. Quindi, di conseguenza, il backlog deve essere ridefinito per riflettere i cambiamenti e le nuove scoperte.
Inoltre, si dovrebbe prestare attenzione a mantenere il questo importante documento organizzato e facile da consultare.
Come detto precedentemente, il backlog di prodotto è un documento dinamico ed ogni membro del team di sviluppo può aggiungere elementi, ma solo il product owner – che ne è il responsabile – decide l’ordine delle priorità e del lavoro.
Come creare un backlog di prodotto di successo
Ecco alcuni suggerimenti concreti per creare e mantenere un backlog di prodotto di successo:
- Mantenerlo organizzato e aggiornato: il backlog di prodotto deve essere una fonte affidabile di informazioni per il team di sviluppo. Mantenerne la gestibilità diventa quindi fondamentale ed un errore comune è quello di rendere il documento troppo esaustivo e ricco di elementi. Il product manager deve decidere cosa fare per massimizzare il risultato riducendo al minimo l’output.
- Non creare più elenchi: è più facile per tutti se si lavora da un unico elenco di backlog. In questo modo il lavoro sarà più trasparente e non si perderanno informazioni.
- Focalizzarsi sul valore dei singoli elementi: se qualcosa non offre valore, non dovrebbe essere nel backlog del prodotto.
- Incoraggiare la conversazione ed il feedback: gli stakeholder e i membri del team di sviluppo potrebbero mettere discussione le priorità del backlog di prodotto. In questi casi è importante confrontarsi e raccogliere feedback per capire se il cambiamento è motivato oppure no.
- Riordinare e riorganizzare continuamente – anche detto “grooming” del backlog di prodotto o “backlog refinement”: il backlog di prodotto è un documento vivo e, di conseguenza, si evolve, cambia, cresce e si restringe nel tempo. Pertanto, è necessario riordinarlo e riorganizzarlo continuamente.
Come strutturare il backlog di prodotto
Il backlog di prodotto può contenere centinaia di attività e organizzare tali elementi in base a dimensioni e rilevanza è uno dei compiti più importanti del product manager.
Le attività e gli elementi di lavoro più piccoli vengono solitamente realizzati suddividendo gli elementi di lavoro più grandi.
Gli elementi che vengono inclusi nel backlog di prodotto devono rientrare nelle voci del metodo INVEST:
- Indipendente (indipendent): ogni elemento deve essere indipendente l’uno dall’altro e ciascuno deve avere una funzione diversa.
- Negoziabile (negotiable): ogni elemento deve essere aperto alle negoziazioni.
- Di valore (valuable): ogni elemento deve offrire valore e vantaggi al cliente, al team e agli stakeholder.
- Stimabile (estimable): il team deve essere in grado di stimare quanto tempo richiederà l’elemento per essere elaborato.
- Di dimensioni adeguate (sized appropriately)
- Testabile (testable)
L’organizzazione delle attività in un backlog di prodotto dovrebbe seguire il metodo DEEP, che sta per:
- Dettagliato adeguatamente (detailed appropriately)
- Stimato in modo appropriato (estimated appropriately) – cioè al meglio delle capacità del team. Chiaramente, quando l’attività è nuova, sarà più difficile dare una stima equa.
- Emergente (emergent): il backlog di prodotto è in continua evoluzione. Man mano che vengono aggiunti nuovi elementi, gli elementi esistenti vengono modificati o perfezionati.
- Organizzato secondo priorità (prioritized): al momento di decidere come classificare gli elementi di lavoro nel backlog di prodotto, il product manager utilizza l’acronimo DIVE che sta per:
- Dipendenze (dependencies): ad esempio, se l’attività A dipende dall’attività B, B deve essere classificata più in alto rispetto ad A.
- Assicurazione contro i rischi (insure against risks): le attività che aiutano a ridurre al minimo i rischi hanno maggiore priorità.
- Valore aziendale (business value): più le attività hanno valore per il cliente e l’azienda, più sono prioritarie.
- Sforzo stimato (estimated effort): quanto tempo si pensa che sarà richiesto per svolgere l’attività?
Il backlog del prodotto è quindi uno strumento potente per il product manager, poiché rappresenta un passaggio dal pensiero strategico al lavoro pratico quotidiano.
Gestire il backlog è più facile con un po’ di aiuto
Un software di project management come Twproject può aiutarti nella gestione del backlog, non solo nella sua stesura ma anche nel misurare l’effort necessario per ognuno dei suoi elementi, per prioritizzarlo, assegnarlo alle giuste risorse e soprattutto suddividerlo nei vari sprint fino al completamento del progetto.
In Twproject trovate un tool pensato proprio per la gestione del backlog, Il kanban. Con questo strumento potrete facilmente gestire il backlog in tutto il suo processo.
Ricorda, il backlog è anche un documento che promuove la concentrazione, la trasparenza e la collaborazione.
Una corretta pianificazione e organizzazione è parte integrante del successo.
Ecco un esempio di come gestire un progetto SCRUM in Twproject.
Se creato e gestito correttamente, il backlog di prodotto diventa uno strumento che aiuta i team a gestire il cambiamento costante, raggiungere la massima produttività e fornire il massimo valore sia all’azienda che al cliente.